Aeroporto e inquinamento acustico: Leoni (FI): «Che farà il Comune per tutelare i residenti di Peretola e Brozzi?»
Antenne di telefonia cellulare, Papini (Verdi): "Il Comune sospenda le licenze"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 agosto 2003 23:30
Aeroporto e inquinamento acustico: Leoni (FI): «Che farà il Comune per tutelare i residenti di Peretola e Brozzi?»<BR>Antenne di telefonia cellulare, Papini (Verdi):

«Cosa intende fare il Comune per tutelare i residenti di Peretola e Brozzi sottoposti all'inquinamento acustico ed atmosferico causato dal traffico aereo?». La domanda l'ha posta, in una interrogazione, il consigliere di Forza Italia Francesco Leoni. «Lo scalo - scrive Leoni - ha bisogno di una pista più lunga di almeno 150 metri per consentire l'atterraggio sicuro degli aeromobili. L'eventuale progetto di allungamento della pista, con l'interramento dell'autostrada Firenze-Mare, consentirà di acquisire i metri che necessitano ma porterà la pista a ridosso delle abitazioni di Peretola e Brozzi».

Leoni, «auspicando che l'approvazione ministeriale consenta l'eventuale allungamento della pista dal lato testa, verso Monte Morello», sottolinea che «sono stati numerosi i pareri contrari espressi dall'amministrazione alle proposte di realizzare una nuova pista orientata in diagonale rispetto all'attuale ed all'asse autostradale Firenze-Mare, cosa che avrebbe consentito di escludere gli abitati di Peretola e Brozzi dal cono di atterraggio e decollo con conseguente riduzione del grave inquinamento atmosferico ed acustico a cui sono attualmente sottoposti».

Per questo l'esponente del centrodestra chiede di sapere «quali iniziative intende assumere il Comune a favore dei residenti di Peretola e Brozzi per equiparare la loro qualità di vita a quella degli abitanti del centro storico adesso che la società "Aeroporto di Firenze" è stato privatizzata con conseguente perdita di responsabilità decisionale da parte della pubblica amministrazione».
«Alla luce della recente sentenza del tribunale amministrativo regionale del Veneto, che nei confronti Comune di Noventa Padovana ha riconosciuto l'assoluta competenza di quest'ultimo sul governo del proprio territorio e sancendo la non applicabilità del decreto Gasparri alle antenne di telefonia mobile di tipo ordinario, l'amministrazione fiorentina deve sospendere tutte le licenze per le nuove installazioni fino al chiarimento legislativo dell'intera materia».

E' quanto chiede, in una interpellanza, il capogruppo dei Verdi Alessio Papini. «Il decreto Gasparri - ha ricordato Papini - contiene le nuove disposizioni per le reti di telecomunicazione e toglie ai Comuni il ruolo di prevenzione e controllo urbanistico nel settore. Questo provvedimento costituisce una disciplina speciale solo per le antenne di tipo strategico ma, mancando a ancora l'elenco delle antenne strategiche, tutte le antenne sono da considerarsi di tipo ordinario e come tali non sottoposte alle procedure di questo decreto ma a quelle delle leggi ordinarie statali, regionali oltre che ai regolamenti comunali».

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