Dai progetti di ricerca sui Piani Integrati di Rivitalizzazione una spinta alla riqualificazione e allo sviluppo della città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2003 08:22
Dai progetti di ricerca sui Piani Integrati di Rivitalizzazione una spinta alla riqualificazione e allo sviluppo della città

Ieri in Palazzo Vecchio presentazione a cura dell’Assessore alle Attività produttive del Comune di Firenze, Francesco Colonna, delle idee progettuali propedeutiche all’elaborazione dei PIR (Piani Integrati di Rivitalizzazione), risultate vincitrici dei 4 concorsi per progetti di ricerca con riferimento agli ambiti economico-territoriali del Carmine (Oltrarno), Peretola, Isolotto-Legnaia, Gavinana-Europa.
Si chiamano Pir (Piani integrati di rivitalizzazione) e hanno l'obiettivo di promuovere i progetti volti a rivitalizzare le aree di degrado urbano attraverso il sostegno e lo sviluppo della piccola distribuzione e dell'artigianato di servizio.

Dopo una lunga selezione delle idee progettuali arrivate in risposta del bando pubblicato a suo tempo dall'Amministrazione comunale, sono state presentate le quattro proposte vincitrici che riguardano rispettivamente Oltrarno-Carmine, Isolotto, Peretola e Gavinana. "Si tratta di un traguardo importante - spiega l'assessore alle attività produttive Francesco Colonna - perché adesso le idee progettuali selezionate potranno diventare progetti veri e propri per la rivitalizzazione commerciale di quattro zone importanti della nostra città".

In totale sono arrivate 17 idee progettuali (3 per Oltrarno-Carmine, 5 per Isolotto e Gavinana e 4 per Peretola) da cui sono state selezionate le quattro vincitrici, una per ogni zona. "Ovviamente - sottolinea l'assessore Colonna - si tratta di interventi destinati soprattutto all'organizzazione dell'area dal punto di vista sociale ed economico piuttosto che a lavori veri e propri sul tessuto urbano. Ma contengono anche indicazioni che investono la riqualificazione urbanistica dei quartieri e alcuni dei problemi più sentiti nelle varie zone: per esempio nel piano dell'Oltrarno, dove una delle priorità è quella della sosta, troviamo la previsione del parcheggio sotterraneo di piazza del Carmine.

Un progetto previsto - aggiunge l'assessore Colonna - ma che non può fare parte del piano di rivitalizzazione che riguarda interventi in materia di attività economiche e produttive".
Il bando era indirizzato a imprenditori o organizzazioni di imprenditori, associazioni, comitati di strada, consorzi di una determinata zona e sfruttava una opportunità prevista dalla Legge Bersani. Le aree interessate erano comprese nell'ambito dei Quartieri 1, 4 e 5, in particolare: San Frediano, Santo Spirito, Pignone, Monticelli, Soffiano, Legnaia, Isolotto, Le Torri, San Quirico, San Lorenzo a Greve, Ugnano, Mantignano, piazza Puccini, Novoli, Barco, Cascine, Peretola, Osmannoro, Petriolo, Le Piagge, Quaracchi, Brozzi, Inceneritore.

Ai vincitori verrà consegnato un contributo di 20mila euro per trasformare l'idea in un progetto vero e proprio che dovrà essere pronto entro l'anno. Poi l'Amministrazione comunale ha previsto uno stanziamento di oltre un milione di euro per la messa a punto dei piani.
"Ora categorie e amministrazione devono continuare la collaborazione per trasformare questi pre-progetti in azioni concrete, supportati dalle relative coperture finanziarie -afferma in un comunicato la CNA fiorentina- Dalle elaborazioni presentate sono emerse con grande evidenza molte delle finalità e degli obiettivi di lavoro al centro dell’iniziativa di CNA nella città di Firenze, dalla riqualificazione degli spazi con nuovi parcheggi sotterranei e di superficie, al miglioramento dell’arredo urbano, alla valorizzazione con centri e servizi ad hoc dell’artigianato di qualità, al recupero degli edifici dismessi da destinarsi ad attività nuove o già esistenti, alla ottimizzazione e alla riorganizzazione gestionale dell’esistente per un nuovo sviluppo ed una nuova identità dei centri commerciali naturali".
I PIR, a parere di CNA Firenze, sono strumenti importanti per il decollo e l’animazione economica e sociale del territorio, ma hanno bisogno di un contesto e luoghi che ne esaltino i tratti salienti della concretezza.

Tanto per fare un esempio, nel rapporto di concertazione che dovrà proseguire nei prossimi giorni e nelle prossime settimane fra privati e pubblico, sarebbe opportuno avere per la pubblica amministrazione un unico interlocutore interassessorile che spazi nel campo urbanistico, della mobilità e delle attività produttive.

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