Raffello Pareti con Antonello Salis e Stefano “Cocco” Cantini al Castello Malaspina di Fosdinovo venerdì 18 luglio (ore 21.30)
Barbara Casini in “Uragano Elis” in piazza S. Spirito

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 luglio 2003 17:02
Raffello Pareti con Antonello Salis e Stefano “Cocco” Cantini al Castello Malaspina di Fosdinovo venerdì 18 luglio (ore 21.30)<BR>Barbara Casini in “Uragano Elis” in piazza S. Spirito

Per questo progetto Raffaello Pareti ha voluto con se due musicisti con i quali collabora stabilmente da molto tempo. La duttilità, la straordinaria capacità di invenzione melodica, la naturalezza con la quale sanno plasmare ogni frammento delle loro innumerevoli esperienze musicali in forme nuove e sorprendenti sono gli elementi che accomunano i tre musicisti e fanno della musica di questo trio un’ esperienza in cui il rigore della ricerca e l’amore per la canzone si fondono mirabilmente.
Diplomato al conservatorio Mascagni di Livorno, Raffaello Pareti ha partecipato ai seminari di Bruno Tommaso e Dave Holland.

Ha fatto parte del quartetto di Massimo Urbani, del trio di Luca Flores, dei gruppi Giochi Proibiti e Libens, del quintetto di Tiziana Ghiglioni. Ha partecipato alla registrazione di numerose incisioni discografiche e suonato tra gli altri con Franco D'Andrea, Art Farmer, Chet Baker, David Murray, Kenny Wheeler, Dick Oatts, Toots Thielemans. Ha fatto parte dell'orchestra di Barga jazz dal 1986 al 1992. Ha lavorato anche in teatro con Giorgio Albertazzi e in due tours europei della compagnia Pupi e Fresedde.

Ha collaborato, in studio e dal vivo, con il cantante Sergio Caputo. Antonello Salis inizia a suonare la fisarmonica a sette anni. Dal '68 al '75 suona l'organo in diversi gruppi di musica da ballo e nello stesso tempo studia il pianoforte come autodidatta e scopre il jazz. Nel '74 forma, con Riccardo Lay e Mario Paliano, il Trio Cadmo, diventato poi un quintetto con l'aggiunta dell'altosassofonista Sandro Satta e del trombonista Danilo Terenzi. Dal '75 inizia con una serie di collaborazioni con musicisti italiani fra i quali Enrico Rava, Maurizio Giammarco, Massimo Urbani, Mario Schiano, Riccardo Fassi, Paolo Dalla Porta, Pino Minafra, Paolo Fresu e con musicisti stranieri come Lester Bowie, Anthony Braxton, Michel Portal, Billy Cobham, Don Cherry, Ed Blackwell, Claude Barthelemy, Gerard Pansanel, Nanà Vasconcelos.

Ha collaborato in veste di fisarmonicista con esponenti della pop music italiana come Pino Daniele, Teresa De Sio, Denovo, James Senese, The Gang, e ha avuto esperienze musicali con il teatro d'avanguardia di Remondi e Caporossi, col cinema muto, con la poesia contemporanea, con la danza. Al sax soprano e tenore Stefano “Cocco” Cantini musicista toscano che ha suonato con alcuni dei più grandi artisti nazionali ed internazionali come Michel Petrucciani, Chet Baker, Dave Holland, Enrico Rava e Paolo Fresu ed ha al suo attivo numerose incisioni.

Ha suonato in molte colonne sonore di film come quelli di Francesco Nuti, "Stregati", e Franco Nero. Ha registrato un cd dedicato a Petrucciani.

Musica e cultura dei mondi e dei popoli venerdì 18 luglio ore 21.30 a Piazza Santo Spirito
“Una piazza per Axè”
BARBARA CASINI
“URAGANO ELIS”
Barbara Casini (voce), Riccardo Luppi (sassofoni, flauto), Roberto Rossi (trombone), Giampaolo Casati (tromba), Sandro Gibellini (chitarra), Bruno Cesselli (pianoforte), Ares Tavolazzi (basso), Francesco Petreni (batteria), Heraldo da Silva (percussioni), arrangiamenti di Paolo Silvestri
Questo spettacolo è un omaggio appassionato alla grande cantante brasiliana Elis Regina, prematuramente scomparsa nel gennaio del 1982, a soli 37 anni, lasciando una vastissima e preziosa eredità di incisioni in studio e dal vivo nelle quali si rivela interprete insuperata di grandissimi autori, dagli antichi compositori di samba a Edu Lobo e Tom Jobim, da Milton Nascimento a João Bosco, Gilberto Gil, Chico Buarque, Ivan Lins, Caetano Veloso e molti altri.
Il repertorio scelto vuole essere una sintesi delle varie anime di Elis, privilegiandone l’aspetto più grintoso e dinamico, e di riproporre il sapore anni ‘70 dei suoi spettacoli, filtrato attraverso una prospettiva contemporanea grazie al contributo di Paolo Silvestri, ideatore del progetto e curatore degli arrangiamenti.
Affiancata dal suo gruppo “storico”, la Casini si avvale anche delle percussioni di Heraldo da Silva, brasiliano doc di Rio de Janeiro, e di una sezione fiati di altissimo livello, alla quale vengono affidate anche parti soliste.

Infatti, sebbene lo spettacolo sia incentrato sul canto, al suo interno sono ritagliati vari spazi per l’improvvisazione, in quel connubio fra la più autentica tradizione della musica brasiliana d’autore e il jazz che da sempre caratterizza il lavoro di Barbara Casini.
INGRESSO GRATUITO

Collegamenti
In evidenza