Una gara sfortunata, quella di Kalavrita, per il team KST-Husaberg. Nelle prove speciali in terra ellenica, i piloti hanno pagato un pesante tributo alla sfortuna. Alla fine tutti i piloti si sono ‘spalmati’ in pochi centesimi, con i ‘vichinghi’ che sono arrivati sotto al podio. Nella 500cc 4 tempi, Bjorne Carlsson è arrivato al quarto posto, mentre in sesta posizione si è attestato Andreass Toresson. Nella seconda classe che vede impegnati i centauri del KST, la 450cc 4 tempi, Martin ‘Rambo’ Lind ha guadagnato la sesta piazza dopo una gara regolare e senza sbavature.
Difficoltà in gara uno e i postumi di un infortunio hanno determinato invece l’undicesimo posto di Marko Tarkkala. Il ventunenne finlandese è atteso a un pronto riscatto tra meno di un mese, nella prova francese di Aigueperse. In classifica mondiale, Carlsson (5°) e Tarkkala (4°) cercano l’occasione buona per tentare la rimonta. «Il percorso non era tra i più selettivi – questo il commento del team manager KST, Carlo Badini – dopo questa prestazione, attendiamo la risposta dei nostri piloti in Francia prima, poi nella gara italiana, in provincia di Brescia».
Mentre i piloti correvano in Grecia, nel paddock era stato allestito l’Emergency point, a supporto dell’associazione umanitaria. Il logo di Emergency compare anche su maglie e moto del KST. Da venerdì scorso gli uomini di Emergency operano a Baghdad, portando con sé un cargo con 30 tonnellate di medicinali e materiale di consumo per chirurgia di urgenza. «Non ho mai visto niente del genere – racconta Gino Strada - la città è in preda alla anarchia totale. Le porte dei palazzi vengono sfondate dai tank e poi tutto viene abbandonato a se stesso.
La città è preda di migliaia di sciacalli che compiono razzie, mentre la popolazione rimane rintanata in casa. E, per le strade, solo sciacalli. Sciacalli e cadaveri, tanti sciacalli e purtroppo tanti cadaveri».
