I progetti dei bambini per le città della Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2003 15:47
I progetti dei bambini per le città della Toscana

Cortili scolastici, aree verdi, nuovi spazi per l'infanzia aperti anche la sera, percorsi sicuri per andare da casa a scuola, ma anche piazze, giardini, piste ciclabili: il tutto nato grazie ai bambini e ragazzi che hanno collaborato ai progetti riuscendo a far valere le loro osservazioni persino in alcuni piani regolatori generali. Questi e altri significativi cambiamenti si sono realizzati in paesi e città della Toscana dove si è messa in moto a partire dagli anni '90 la pratica della progettazione partecipata dei bambini contribuendo a migliorare la vita di tutti i cittadini, oltre che dei più giovani.
Queste 'buone pratiche' nei centri toscani sono emerse e sono state valorizzate anche grazie al "Riconoscimento", e poi al Premio "Città sostenibili delle bambine e dei bambini", istituito dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio per far conoscere, e promuovere i miglior progetti di politica ambientale realizzati dai comuni con il coinvolgimento attivo dei bambini.
Questo l'elenco dei comuni toscani che hanno preso parte alle prime quattro edizioni del Premio (dal '98 al 2001), in alcuni casi ottenendo conoscimenti, premi o una menzione speciale da parte della Commissione giudicatrice: Agliana, Arezzo, Borgo San Lorenzo, Calcinaia, Camaiore, Campi Bisenzio, Capannoni, Capoliveri, Cascina, Casole D'Elsa, Castelfiorentino, Empoli, Firenze, Fucecchio, Grosseto, Lari, Lucca, Montale, Monte San Savino, Pistoia, Pontassieve, Pontedera, Prato, Quarrata, Santa Croce sull'Arno, Scandicci, Siena, Viareggio. Nelle varie realtà della regione I bambini sono stati coinvolti, spesso grazie alla collaborazione delle scuole, anche in numerose esperienze di educazione ambientale che li hanno visti protagonisti nel ripulire aree verdi, creare nuovi parchi urbani e fluviali, nel partecipare alle attività delle fattorie didattiche e a campagne di sensibilizzazione ambientale.

Per favorire la mobilità autonoma è stata ideata una segnaletica stradale specifica per i bambini e si è incentivato l'uso della bicicletta.
In diverse città i bambini hanno progettato il luogo dove passano la maggior parte del loro tempo, cioè il giardino o cortile scolastico. Una volta ristrutturati, di questi spazi viene garantita l'apertura anche in orario extrascolastico per un uso allargato alla comunità. Altri comuni per evitare che il coinvolgimento dei bambini fosse solo episodico hanno istituito dei laboratori permanenti dove si elaborano idee e proposte per una città a misura di bambino.

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