Torna "Poke-ma-regole": vigile di quartiere, universitari e anziani nelle classi per insegnare ai ragazzi la cultura della civiltà

Redazione Nove da Firenze
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29 gennaio 2003 15:47
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Lo scorso anno "Poke-ma-regole", promosso dall'assessorato alla pubblica istruzione, ebbe un ottimo successo soprattutto fra i tanti giovani alunni che parteciparono all'iniziativa e quest'anno la seconda edizione del progetto che fa parte delle "Chiavi della città" si presenta ricca di novità: la collaborazione con i vigili di quartiere, con il Centro Anziani (AUSER) e con gli studenti universitari, l'aumento del numero di classi coinvolte e la distribuzione fra i 304 alunni che prendono parte al progetto (il triplo rispetto allo scorso anno), di una borsa contenente un quaderno e un cartoncino identificativo.

Il vigile di quartiere per la prima volta entra nelle classi per spiegare agli alunni che rispettare i segnali stradali, il vivere comune significa risaltare il senso civico di ognuno. Anche gli anziani e gli studenti universitari formati dall'ARCI Regionale entreranno in classe per svolgere il loro ruolo di tutor, per spiegare agli alunni che migliorare i comportamenti di ciascuno, significa migliorare anche il rispetto per il prossimo. Stamani, nel Salone dei '500, tutto il materiale è stato consegnato agli alunni dal sindaco Leonardo Domenici, dall'assessore Daniela Lastri e dalla vicecomandante della Polizia Municipale Patrizia Verrusio.

La borsa, realizzata in juta dal commercio equo e solidale, al termine del progetto dovrà essere restituita al sindaco piena delle proposte degli studenti su come migliorare il territorio. Ogni classe ha ricevuto uno stendardo con il logo del progetto costituito da un alfabeto visivo composto da "Pittogrammi" che s'ispirano alla segnaletica stradale e uniti formano un ipotetico topolino che comunica il senso dei diritti e dei doveri. "Gli obiettivi di Poke-ma-regole - ha spiegato il sindaco Leonardo Domenici - sono di sviluppare nelle nuove generazioni una coscienza civile, democratica e solidale, di sensibilizzare i giovani sul tema della responsabilità individuale per la costruzione di una convivenza rispettosa del prossimo.

Tutto questo per migliorare la vivibilità in città e per far sentire la città come un luogo aperto a tutti, rispettoso delle regole, riconoscendo legittimità d'intervento anche ai più giovani. I ragazzi si sono mostrati molto interessati e motivati a tal punto da suscitare discussioni in famiglia". I 12 insegnanti hanno partecipato a quattro incontri di programmazione e approfondimento del progetto. Le classi coinvolte sono 14 (8 elementari e 6 medie) di 12 scuole. I ragazzi che parteciperanno sono 304 con un'età compresa fra i 7 e i 13 anni.

Collaborano a "Poke-ma-regole": ARCI Regionale, VIGILI DI QUARTIERE e il CENTRO ANZIANI. "Grazie a questa iniziativa - ha commentato l'assessore Daniela Lastri - c'è un'inversione dei ruoli fra adulto e ragazzo. L'osservazione dei bambini è un punto di vista sempre diverso rispetto ai più grandi e un'osservazione di un bambino verso un adulto suscita sempre molta attenzione. Inoltre, è un modo per responsabilizzare molto i più giovani. Soprattutto dà il senso dell'impegno civile, di solidarietà e di consapevolezza di quanto sia importante lavorare per il bene della propria città".

Il progetto si articola in sei fasi.
1. Dal 20 gennaio al 14 febbraio 2003. Quattro incontri in classe tenuti dai tutor dell'ARCI, per far emergere dai ragazzi come concepiscono la coscienza civile. Negli ultimi due incontri, insieme ai tutor, saranno presenti anche i rappresentanti della polizia municipale e i rappresentanti degli anziani.
2. 29 gennaio 2003. Consegna ai ragazzi che hanno aderito all'iniziativa, da parte del sindaco e dell'assessore alla pubblica istruzione, del materiale necessario per la rilevazione "sul campo" di quei comportamenti di vita quotidiana che si verificano nelle strade della nostra città.


3. Dal 17 al 28 febbraio 2003. Esperienza in strada della classe con l'insegnante, per rilevare e annotare nei taccuini le azioni civili e incivili e successiva rielaborazione in classe.
4. Dal 3 al 14 marzo 2003. Si svolgeranno due incontri nelle classi, tenuti dai tutor, per stilare una mappatura delle irregolarità rilevate durante l'uscita.
5. Le classi realizzeranno una campagna sociale per informare altri studenti, genitori e adulti del territorio sul progetto e sulle sue finalità.


6. Al termine del progetto le classi consegneranno al sindaco le mappe e le classifiche delle irregolarità riscontrate nei loro quartieri, proporranno un'azione positiva per risolvere il problema evidenziato e lo consegneranno al sindaco come atto di impegno proprio.

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