Olocausto, il ricordo fa tappa ad Auschwitz e Birkenau
Un monumento di carta per ricordare l'Olocausto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 gennaio 2003 07:04
Olocausto, il ricordo fa tappa ad Auschwitz e Birkenau<BR>Un monumento di carta per ricordare l'Olocausto

FIRENZE- “Auschwitz e Birkenau sono come un faro, una bussola per non dimenticare, per dirci e dire a voi, le nuove generazioni, che occorre resistere e lottare, sempre, per affermare in ogni momento la dignita’ dell’uomo”. Così l’assessore regionale all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi si è rivolto ieri ai 500 studenti toscani venuti fino a Cracovia con il treno speciale organizzato dalla Regione in occasione del treno della memoria. “Dobbiamo combattere contro ogni forma di disinteresse e qualunquismo.

Qui è successo ciò che non sarebbe mai dovuto succedere: nell’Europa dell’Illuminismo, della ragione, della libertà, dell'uguaglianza e della fraternita’ si sono affermate e hanno vinto l’irrazionalità, la follia, la paura del diverso”.
Ai ragazzi, che lo hanno ascoltato davanti al monumento internazionale di Auschwitz ancora scossi dal confronto diretto con il campo, i suoi fili spinati, le sue mura, la sua atmosfera e le decine di migliaia di effetti personali dei deportati requisiti e accumulati dalle SS, Benesperi ha chiesto un impegno morale: “Davanti a questi volti - ha detto l’assesore - in questo luogo, assumetevi questa responsabilità, la responsabilità del ricordo e di ciò che il ricordo comporta”.
La Toscana, l’unica regione in Europa ad aver organizzato un’esprienza di questa portata per il 27 gennaio, ha celebrato il proprio ricordo dei caduti nei lager attraverso la poesia e la musica.

Davanti al muro della morte sono stati letti due testi: una preghiera di padre Turoldo, un canto religioso ebraico ed una poesia scritta lo scorso anno da Chiara Crescioli, una studentessa del Liceo Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo che ha partecipato al “Treno della memoria 2002”, letta da tre sue compagne di scuola.
Dopo Auschwitz la delegazione ha raggiunto il grande campo di sterminio di Birkenau, dove ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime.

Si chiamavano Levi, Coen, Orvieto, Passigli.

Fra loro c'erano donne, uomini, bambini, anziani. Tutti nati e vissuti in Toscana, tutti deportati, fra il 1943 e il 1945, nei campi di sterminio nazisti. Solo pochissimi, fra loro, sono sopravvissuti alla furia della "soluzione finale" voluta da Hitler e attuata, anche nel nostro paese, dal governo fascista. Oggi quasi tutti gli ebrei toscani vittime dell'Olocausto hanno un nome e un cognome e i loro dati sono stati raccolti e pubblicati in un volume a tiratura limitata, edito dalla Regione Toscana per i tipi del gruppo Ugo Mursia come contributo alla terza Giornata della memoria.

Un monumento di carta ai tanti concittadini spazzati via, così come le loro famiglie. Proprio per riallacciare fili così tragicamente recisi, ricercare le tracce di vite e legami per sempre spezzati, la Giunta regionale ha deciso di affidare a una pubblicazione la documentazione relativa alla Toscana tratta dagli elenchi nazionali elaborati da Liliana Picciotto per la Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea.
Scrive il presidente della Regione Claudio Martini nella sua introduzione al volume: "La Regione Toscana crede nella democrazia, opera per la giustizia e la pace e non ha dimenticato l'orrore della persecuzione degli ebrei, la loro deportazione e la "soluzione finale".

Con l'acquisizione di nuovi documenti e testimonianze, l'indignazione e il rifiuto si rafforzano, acquisendo contorni più netti".
Ma l'impegno della Regione per la conservazione della memoria storica si è concretizzato anche nella pubblicazione della prima guida bibliografica sulle stragi nazifasciste perpetrate nella nostra regione negli anni 1943-45.
Proprio ieri, in Polonia, la nutrita delegazione toscana, composta da istituzioni, associazioni, comunità ebraiche guidata dall'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi, ha accompagnato circa 600 studenti delle scuole superiori in visita al campo di sterminio di Auschwitz.

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