Inaugurazione anno accademico: Papini (Verdi) chiede a Prodi audizione sulla direttiva sul copyright
Consegnata anche una petizione su ricerca e formazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2003 13:38
Inaugurazione anno accademico: Papini (Verdi) chiede a Prodi audizione sulla direttiva sul copyright<BR>Consegnata anche una petizione su ricerca e formazione

Seduta straordinaria del Consiglio Comunale dedicata quasi interamente all'Università, in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico. Presente nel Salone De' Dugento anche il Rettore Augusto Marinelli.
Il presidente della Commissione europea Romano Prodi sarebbe ''molto preoccupato'' per la situazione dell'Universita' e della Ricerca in Europa in generale e in Italia in particolare. Lo ha riferito Dario Nardella, uno dei rappresentanti del Comitato dell'Ulivo fiorentino per l'Universita' che ha consegnato a Prodi un appello con 5250 firme per salvare la ricerca, partito proprio da Firenze e che ha ricevuto adesioni via Internet dall'Italia e da tutto il mondo.
La direttiva europea sul diritto d'autore contiene molte norme pericolose.

E' quanto sostiene il capogruppo dei Verdi Alessio Papini che questa mattina ha consegnato al presidente della commissione europea Romano Prodi, presente nel Salone dei Cinquecento per l'inaugurazione dell'anno accademico, una richiesta di audizione proprio sulle norme che l'Unione europea ha adottato per uniformare la legislazione sul diritto d'autore in vigore nei paesi membri. «Questa direttiva - ha sottolineato Papini nella richiesta a Prodi - contiene molte norme pericolose, tutte riconducibili ad un problema fondamentale: la richiesta di tutela legale per le "misure tecnologiche di protezione", ovvero per i sistemi che regolano l'accesso e la copia di materiali coperti da diritto d'autore.

La "tutela legale" implica che ogni tentativo di aggirare queste misure diventa reato. La direttiva sancisce nuovi poteri per gli editori di ricorrere a sistemi digitali che stabiliscono in che modo gli utenti possano utilizzare le opere possedute come e-book, Cd musicali o contenenti dati, Dvd. In futuro assisteremo, ad esempio, alla diffusione di e-book a tempo, che diventano inutilizzabili dopo un certo periodo, e non possono essere stampati o ceduti a parenti o amici; Cd musicali che non si possono copiare, o memorizzare sul computer o sul lettore MP3 portatile; film in Dvd che si possono guardare solo in certi paesi e con certi sistemi operativi; programmi che automaticamente cancellano dal proprio personal computer i file ritenuti "illegali"; computer, periferiche e sistemi operativi che si rifiutano di leggere dati ritenuti "non autorizzati"».

«Una applicazione estensiva di questi sistemi - ha concluso Papini - potrà togliere agli utenti ogni controllo sul funzionamento delle macchine in loro possesso. La richiesta di audizione alla commissione europea mira a chiedere dei chiarimenti sul recepimento della direttiva comunitaria per evitare che leggi nazionali possano danneggiare irrimediabilmente la piccola e media impresa europea già adesso fortemente dipendente da brevetti per la maggior parte statunitensi.
Fondo regionale per la ricerca e uso delle caserme dismesse per alloggi per studenti fuori sede.

E' la ricetta del capogruppo dei Verdi Alessio Papini per «dare ossigeno alle finanze dell'università di Firenze, fortemente a rischio a causa dei tagli del governo di centrodestra che mira a destrutturare la ricerca pubblica». Secondo Papini «parte dei problemi di bilancio dipendono anche dai notevoli investimenti per l'edilizia universitaria a Novoli e Sesto che di fatto hanno rappresentato una scelta a favore delle strutture e contro il rinnovamento del corpo docente e ricercatore». «Le amministrazioni locali possono intervenire, anche se fortemente colpite anch'esse dai tagli della finanziaria del governo - ha rilevato il capogruppo dei Verdi - sia a livello regionale, istituendo un fondo per la ricerca regionale che a livello dei Comuni investendo per gli alloggi per studenti fuori sede.

Il costo della formazione universitaria è fortemente lievitato negli ultimi anni ed a Firenze la parte preponderante della spesa per gli studenti fuori sede è rappresentata dalle spese di alloggio. Proponiamo quindi di utilizzare le caserme dismesse per produrre abitazioni per studenti a basso costo per studenti, a cominciare dalla caserma di via Mariti, nell'ex panificio militare, che si trova in posizione strategica tra Careggi e Novoli . Dall'amministrazione comunale ci aspettiamo risposte chiare e urgenti su questo tema.

Fornire un congruo di numero di alloggi per studenti a basso costo potrebbe finalmente calmierare il mercato degli affitti di tutta Firenze, dove i prezzi sono altissimi proprio per la forte domanda di studenti universitari e stranieri spesso costretti a pagare in nero».
Paolo Manzelli, direttore dell'Education Research Laboratory / EGO-CreaNET dell'Università di Firenze durante l'inaugurazione ha invece consegnato una lettera aperta al Presidente Romano Prodi di cui aveva già scritto NOVE.

Il ricercatore fiorentino ha solo accennato il contenuto che sottolinea l'importanza per la Ricerca e la Formazione di rispondere alle esigenze prioritarie dello sviluppo europeo, come ricercatori, docenti e cittadini, acritici succubi del capitale economico. Ha ricevuto un cortese saluto dal Prof. Romano Prodi.
"L'intervento di Romano Prodi ha messo in evidenza un aspetto che noi perseguiamo da tempo: il rapporto tra Firenze e l'Europa e il ruolo della nostra città sul tema della costruzione della pace.

Sono molto soddisfatto di questa mattinata nel Salone dei Cinquecento, che ha sottolineato non solo il rapporto tra Firenze e l'Università, ma l'importanza di Firenze come città del dialogo e della pace". E' il commento del sindaco Leonardo Domenici al termine della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico che si è svolta stamani in Palazzo Vecchio, alla presenza del commissario europeo. "Prodi - ha detto il sindaco - ha parlato della pace, delle strade per costruirla, della fondamentale rilevanza in questo senso del rapporto fra i paesi del Mediterraneo, della funzione che in questo quadro può avere la nostra città.

Noi siamo qui, pronti a svolgere il nostro ruolo". In apertura di cerimonia, in un salone particolarmente affollato, con le massime autorità cittadine e personaggi del mondo della cultura (fra cui Umberto Eco) Domenici aveva portato il saluto della città, sottolineando l'importanza dell'evento in un "momento difficile per l'università e per i Comuni italiani". "Si può pensare a politiche di alleggerimento della pressione fiscale - aveva detto riferendosi alla situazione conseguente ai tagli di trasferimenti previsti dalla Legge Finanziaria - ma senza mettere in discussione la solidarietà e la coesione sociale".

Il sindaco aveva ribadito il rapporto fra la città, il territorio e l'università, reso ancor più saldo dal comune lavoro svolto nella definizione degli obiettivi del Piano strategico per l'area metropolitana, con la presenza attiva dell'ateneo fiorentino. "L'università deve essere ed è sempre meno una realtà estranea alla città, e sempre più uno degli elementi principale dello sviluppo. Mi auguro che questo rapporto vada avanti e si faccia ancora più stretto".
L'assessore alla cultura e all'università Simone Siliani ha aperto la seduta leggendo la sua relazione di cui riportiamo una sintesi ed a seguire la versione integrale.

L'assessore Siliani ha sottolineato il ruolo importante "ma forse non consapevolmente assunto dalle istituzioni locali e dai cittadini, dell'Università in una città come Firenze, svolgendo un ruolo strategico nello sviluppo economico, culturale e territoriale. Inoltre, altrettanto importanti sono i rapporti di collaborazione fra Università e Amministrazione Comunale". Aspetto che non può essere trascurato è la compressione dei trasferimenti statali previsti dalla Legge Finanziaria del 2003 che hanno suscitato "preoccupazioni ed un vero e proprio grido d'allarme che si sono elevati dalle Università e dai centri di ricerca.

Se poi - ha proseguito l'assessore - anche i rettori si dimettono in segno di protesta contro i tagli, allora vuol di re che forse abbiamo superato la soglia di rischio". Altre due questioni che devono essere fronteggiare sono: la fuga di cervelli all'estero e l'inadeguatezza del sistema dei servizi dell'Università che inizialmente erano nati per fornire servizi a 20.000 studenti ma attualmente devono fare fronte ad un'utenza che è arrivata fino a 60.000 unità. Infine due punti da mettere in evidenza.

"La necessità di dare una rapida ed efficiente implementazione agli accordi siglati fra Amministrazione Comunale ed Università sugli investimenti strutturali ed infrastrutturali (attualmente sono 55). Inoltre - ha commentato Siliani - c'è l'esigenza di avere una sede di costante coordinamento fra l'Amministrazione Comunale e l'Università, una specie di cabina di regia per programmare insieme in modo strategico le attività. Già esiste da un anno la Conferenza Comune-Università: è ora necessario strutturare e rendere effettivo questo strumento di lavoro".
«E' auspicabile un legame più stretto fra università e istituzioni locali affinché, nell'ambito delle proprie competenze si possa giungere ad un costante elevarsi del livello dell'assistenza sanitaria, con l'obiettivo comune ed unico del benessere dei fiorentini».

E' quanto ha detto il consigliere Giovanni Orlandini intervenendo in consiglio comunale, a nome della commissione per le politiche sociali e della salute, durante il dibattito sull'università. «L'università - ha ricordato Orlandini, che è vicepresidente della commissione sanità - ha dato inizio ad un vigoroso programma di diffusione della cultura sanitaria nella popolazione con l'obiettivo di accrescere la coscienza sanitaria dei fiorentini e di sensibilizzare l'attenzione ai problemi della prevenzione, della diagnosi precoce e della terapia avanzata».

«A questo impegno - ha aggiunto Orlandini - ha fatto riscontro il riconoscimento da parte delle istituzioni del ruolo unico ed insostituibile dell'università nella formazione sanitaria, sia nell'ambito tradizionale della formazione dei nuovi medici, sia nella preparazione di tutto il personale sanitario anche mediante corsi decentrati, sia nell'apporto di alte competenze specialistiche nella costituzione di centri sanitari di eccellenza, sia nella messa in atto di progetti di prevenzione e terapia di malattie ad ampia diffusione e ad alto impatto sociale.

Basta citare, a questo proposito, il lunedì della salute, la costituzione di una rete cittadina per la cura delle coronariopatie e dell'infarto miocardico e i recenti progetti che congiungono le competenze sull'ambiente e il clima con quelle cliniche per offrire ai cittadini e alle strutture sanitarie informazioni e previsioni su specifiche condizioni di rischio connesse all'ambiente». «E' necessario - ha concluso il vicepresidente della commissione - che il governo si impegni a fondo per reperire finanziamenti indispensabili per potenziare la ricerca».

«Come commissione - ha spiegato la presidente Agostini - abbiamo voluto dimostrare che è necessario avere posizioni politiche forti e chiare e le più unitarie possibili. L'intervento fatto dal vicepresidente Orlandini vuole sottolineare il nostro impegno unitario a favore di un incremento delle risorse anche a Firenze. L'università è parte integrante dei servizi alla salute dei cittadini e la ricerca rappresenta una speranza per il miglioramento della qualità diagnostica e preventiva ed è il risultato di studi e passioni di tanti importanti specialisti, scienziati che, con il loro impegno, hanno dato dimostrazione di quanto può e deve migliorare la qualità della vita di tutti noi».
Nonostante il gesto clamoroso delle dimissioni dei Rettori, le proteste motivate da una robusta concretezza, “sulla ricerca e sull’Università il Governo italiano manifesta un’incredibile assenza di progetti: lo stanziamento previsto dalla Finanziaria, successivamente alle proteste, dà solo una risposta parziale al problema, meno della metà di quanto c’è bisogno”, spiega Piero Certosi, vicepresidente della Provincia di Firenze e assessore alla Pubblica istruzione.

Certosi ha portato nell’aula del Consiglio provinciale una mozione con la quale si invita il Governo italiano “a riconsiderare le proprie scelte in materia di finanziamenti destinati alla ricerca scientifica, in sintonia con l’impegno recentemente assunto dai Paesi dell’Unione Europea che – spiega Certosi - prevedono di destinare alla ricerca scientifica nazionale una somma corrispondente al 3 per cento del Pil ed ad assicurare un adeguato sostegno al Sistema universitario con l’incremento dei fondi destinati al finanziamento ordinario degli Atenei (Ffo), al Fondo per il Diritto allo studio universitario ed al sostegno della ricerca universitaria”.

Bisogna anche intervenire “con misure idonee ad assicurare, da un lato, la tutela e l’autonomia del sistema universitario e della ricerca pubblica e, dall’altro, a evitare la deprecata ‘fuga dei cervelli’ garantendo ai giovani studiosi percorsi formativi adeguati e dignitosi”.
“Firenze non potrà più reggersi a lungo su un terziario banale, ha bisogno di un terziario avanzato: non si può vivere di rendita, bisogna coniugare tecnologia e qualità professionale” e per questo, sottolinea il Presidente della Provincia di Firenze Michele Gesualdi, il Governo deve sostenere formazione e ricerca dell’Università.

“Condivido appieno l’impostazione data dal Rettore Augusto Marinelli al suo discorso stamani per l’inaugurazione dell’anno accademico – continua Gesualdi – La formazione garantisce lo sviluppo del territorio. Questo è tanto più vero nell’economia fiorentina che per reggere la sfida dell’Europa e della globalizzazione ha bisogno di innovazione in interi settori”. La Provincia di Firenze sta investendo in risorse: è il caso dell’investimento in Castelpulci come polo universitario della moda.

Il Rettore Augusto Marinelli è intervenuto oggi pomeriggio in Consiglio provinciale (è stato assessore provinciale all’agricoltura) per illustrare la situazione dell’Università fiorentina.

Nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2002-2003, svoltasi oggi, presso il salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, è stato conferito il titolo di professore emerito a
Prof. Giacomo BECATTINI, già ordinario di Economia politica nella Facoltà di Economia, Prof.

Ghino GHINASSI, già ordinario di Storia della Lingua italiana, nella Facoltà di Lettere e Filosofia; Prof. Mario LUCIFERO, già ordinario di Zootecnica generale e miglioramento genetico, nella Facoltà di Agraria; Prof.ssa Francesca MORINO ABBELE, già ordinario di Psicologia sociale, nella Facoltà di Scienze della Formazione; Prof. Piero PAOLETTI, già ordinario di Chimica generale ed inorganica, nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; Prof. Franco SCARAMUZZI, già ordinario di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree, nella Facoltà di Agraria, rettore dell’Università di Firenze dal 1979 al 1991.


Il rettore Augusto Marinelli ha inoltre conferito la medaglia dell’ateneo per il personale che ha svolto quarant’anni di servizio nell’Università a:
Prof. GIACOMO BECATTINI, già ordinario di Economia politica, nella Facoltà di Economia; Prof. GIAMPIERO BERNARDINI, già ordinario di Mineralogia, nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; Prof. PIERO BRUSCAGLIONI, già associato di Fisica teorica, modelli e metodi matematici, nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; Prof.

GIORGIO BUCCIARELLI, già ordinario di Chirurgia generale, nella Facoltà di Medicina e Chirurgia; Prof. VINCENZO DIGIESI, già associato di Medicina interna, nella Facoltà di Medicina e Chirurgia; Prof. ALBERTO FONNESU, già ordinario di Patologia generale, nella Facoltà di Medicina e Chirurgia; Prof. FRANCO FRANCHI, già ordinario di Medicina interna, nella Facoltà di Medicina e Chirurgia; Prof. GIANFRANCO GABBRIELLI, già associato di Chirurgia generale, nella Facoltà di Medicina e Chirurgia; Prof.

GIOVANNI GIULIANO, già ordinario di Medicina del lavoro, nella Facoltà di Medicina e Chirurgia; Prof. ENZO GIUSTI, già associato di Fisica tecnica ambientale, nella Facoltà di Ingegneria; Prof. GIOVANNI GODOLI, già ordinario di Astronomia ed astrofisica, nella Facoltà Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; Prof. SERGIO LANDUCCI, già ordinario di Filosofia morale, nella Facoltà di Lettere e Filosofia; Prof. PAOLO PROCACCI, già ordinario di Medicina interna, nella Facoltà di Medicina e Chirurgia; Prof.

PIER LUIGI ROSSI FERRINI, già ordinario di Malattie del sangue, nella Facoltà di Medicina e Chirurgia; Prof. FRANCO SCARAMUZZI, già ordinario di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree, nella Facoltà di Agraria; Prof. ALBERTO MARIO SIMONETTA, già ordinario di Zoologia, nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; Prof.ssa ANNA MARIA SONA, già associato di Fisica nucleare e subnucleare, nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; Prof.ssa LUCILLA ZILLETTI, già ordinario di Farmacologia, nella Facoltà di Medicina e Chirurgia; Sig.ra MARIA TERESA BRUSCAGLIONI già impiegata nell’area amministrativa gestionale del Dipartimento di Scienze del suolo e nutrizione delle piante;
Hanno ricevuto il diploma di laurea, inoltre, gli studenti migliori, uno per ogni Facoltà, laureati nell’anno precedente, con il massimo dei voti e nel minor tempo possibile.

Sono: Giorgio Alberti (Agraria), Lorenzo Zoli (Architettura), Gianluca Mariani (Economia), Lucia Casci (Farmacia), Simone Ginanneschi (Giurisprudenza), Stefania Della Gatta (Ingegneria), Elena Fini (Lettere), Filippo Tondi (Medicina), Simone Gori (Psicologia), Deborah Arianna Del Monaco (Scienze della Formazione), Federica Dragoni (Scienze matematiche, fisiche e naturali), Mario Mariniello (Scienze politiche).

Notizie correlate
In evidenza