In aumento i visitatori nei musei comunali
Il Museo di Santa Maria Novella e' stato il piu' visitato: al via il restauro del Cappellone degli Spagnoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2003 19:37
In aumento i visitatori nei musei comunali<BR>Il Museo di Santa Maria Novella e' stato il piu' visitato: al via il restauro del Cappellone degli Spagnoli

"Il bilancio di fine anno è più che positivo e rispecchia l'andamento del 2002" ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani riferendosi alle visite nei musei comunali che complessivamente hanno raccolto 607.636 visitatori, con un aumento del 3,4 % rispetto al 2001. L'incremento maggiore, in percentuale, si registra per il Museo di Santa Maria Novella, con un +11,5% (corrispondenti a 5.567 visitatori), grazie anche all'ampliamento dell'orario di apertura del museo effettuato dal mese di marzo.

Seguono, sempre in percentuale, le attività del Museo dei Ragazzi a Palazzo Vecchio (+6.9 %), ed i Quartieri monumentali di Palazzo Vecchio, + 4.6%, che registrano il dato più rilevante in valori assoluti: +16.519 visitatori. "In questi due casi - ha aggiunto l'assessore Siliani - il risultato va collegato sia all'estensione dell'apertura alle domeniche pomeriggio, realizzata grazie alla sponsorizzazione della Società Ferragamo, che ad un potenziamento delle attività promozionali, quindi ad un lavoro sinergico sul lungo periodo avvalorato anche dalla diffusione di materiale informativo".

Ed infatti un effetto positivo è rappresentato anche dalla capillare e costante diffusione del materiale informativo in tutti i punti d'interesse turistico della città (uffici turistici, alberghi, stazione, aeroporto) e la partecipazione ad iniziative promozionali in Italia e all'estero (come le recenti iniziative rivolte al turismo francese in collaborazione con l'APT) e infine la nuova linea di comunicazione adottata, che con lo slogan "Emozioni da museo" presenta tutta la ricca gamma di offerte che oggi Palazzo Vecchio è in grado di offrire al pubblico italiano e straniero di tutte le età (dalla multimedialità alle visite guidate alle animazioni teatrali), facendone "il museo dove i visitatori possono scegliere".

Da segnalare anche l'incremento di visitatori durante le festività natalizie. Un periodo di tempo di quattordici giorni, dal 22 dicembre al 6 gennaio, durante il quale Palazzo Vecchio è stato visitato da 2.290 persone. Rispetto allo stesso periodo del 2001 l'aumento è stato del 30,6%. In questo incremento è stata determinante la nuova tariffa, sperimentata appunto durante queste festività, riservata alle famiglie fiorentine in visita al Museo dei Ragazzi (Euro 11.90 per un gruppo familiare composto da due adulti e tre bambini o ragazzi).

Quasi l'80% dei 1.230 fiorentini che hanno visitato le attività museali di Palazzo Vecchio durante le feste hanno acquistato questo biglietto famiglia.
Affluenza alle attività del Museo dei Ragazzi nel corso del 2002 al Museo di Palazzo Vecchio, al Museo Stibbert e al Museo di Storia della Scienza. Il 2002 si è chiuso con un bilancio estremamente positivo per il Museo dei Ragazzi di Firenze: 47.700 visitatori. "L'apertura del Museo dei Ragazzi ha significato moltissimo per i Musei comunali e Palazzo Vecchio è diventato uno dei punti di riferimento, per i cittadini ed i turisti, sia a livello locale che nazionale ed internazionale - ha sottolineato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - .

Il Museo dei Ragazzi è stato uno degli elementi determinanti per aumentare l'afflusso del pubblico. Si tratta di un'esperienza unica ed innovativa nel Paese che ci spinge a lavorare per studiare nuove opportunità da offrire ai giovani ma anche al pubblico adulto". I visitatori sono in costante crescita: rispetto al 2001, l'aumento è di oltre 13,43% se si considerano le sole attività programmate dal Museo dei Ragazzi. Tutti i musei aderenti vedono crescere il proprio pubblico: Palazzo Vecchio del 7,3%, il Museo di Storia della Scienza del 5,4%, con 2.407 visitatori all'incontro con Galileo Galilei, mentre il Museo Stibbert ha quasi quadruplicato il pubblico all'incontro con Solimano il Magnifico e Giovanni delle Bande Nere con 3.068 persone, +388,5%.

Complessivamente, dall'inaugurazione del 17 gennaio 2000 al 31 dicembre 2002, i visitatori, scolaresche e famiglie, che hanno partecipato alle attività educative del Museo dei Ragazzi nei tre musei soci sono stati 137.316.
Servizio didattico del Museo dei Ragazzi in Palazzo Vecchio e al Museo Stibbert. Con l'anno scolastico 2002-03, nell'ambito del programma "Le chiavi della città" promosso dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze, si è avviato sperimentalmente il servizio didattico del Museo dei Ragazzi in Palazzo Vecchio e al Museo Stibbert, per le scuole d'infanzia, elementari e medie inferiori.

Il servizio didattico consiste in dieci percorsi didattici, ciascuno composto da quattro appuntamenti, al museo e a scuola. Le richieste pervenute richieste dalle scuole fiorentine sono state 450 su 100 posti disponibili. Quest'anno dunque il servizio didattico verrà sperimentato con 127 classi e 2.605 bambini e ragazzi delle scuole d'infanzia, elementari e medie inferiori di Firenze.

Da oggi, venerdì 10 gennaio e fino al 30 settembre, si svolgerà il restauro del Cappellone degli Spagnoli nel Museo di Santa Maria Novella e che dunque sarà chiuso al pubblico per consentire l'intervento conclusivo di restauro degli affreschi del ciclo pittorico di Andrea Buonaiuti (detto Andrea da Firenze) realizzato nel settimo decennio del XIV secolo.

Durante questo periodo sarà anche ridotto il prezzo del biglietto del 50%.
Il ricco e devoto mercante Buonamico di Lapo dei Guidalotti, dopo la morte della consorte durante la pestilenza del 1348, fece costruire a sue spese la sala capitolare del Convento di Santa Maria Novella ed alla sua morte, nel 1355, lasciò per testamento una cospicua somma per la decorazione a fresco delle quattro pareti dell'aula e di quelle dell'annessa cappellina absidale. L'incarico dell'esecuzione degli affreschi fu affidato ad Andrea Bonaiuti detto Andrea da Firenze che riuscì a portare a termine il lavoro, pur di notevole ampiezza, nel 1367.

Il pittore non percorse la via dell'innovazione stilistica ma si applicò agli elementi più prettamente illustrativi. Le vaste superfici furono dominate senza pause e con fluidissima continuità di figure, fattore che accresce l'imponenza dell'insieme e conferisce agli affreschi l'autorevolezza di un ampio corpus dottrinale. Il tema centrale del vastissimo apparato decorativo è l'esposizione organica del concetto che l'Ordine Domenicano, tramite il suo ingente patrimonio di dottrina e la sua lotta all'eresia, è uno strumento fondamentale della Chiesa nella sua opera di guida dell'umanità alla salvazione.

Verso il 1540 la vasta aula capitolare fu assegnata da Eleonora da Toledo, moglie del Granduca Cosimo I, alle funzioni degli Spagnoli al suo seguito: da qui, la nuova denominazione di Cappellone degli Spagnoli.

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