Puccini: Lucia Poli in Il fantasma di Canterville (secondo la Signora Umney) di Ugo Chiti (liberamente tratto da Oscar Wilde)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2002 06:54
Puccini: Lucia Poli in Il fantasma di Canterville (secondo la Signora Umney) di Ugo Chiti (liberamente tratto da Oscar Wilde)

“Il fantasma di Canterville” è uno tra i racconti più famosi di Oscar Wilde, sicuramente il più divertente per l’insolita accoppiata di humor e horror. Chi è, invece, la signora Umney che, in questo adattamento, si prende il compito di raccontare la vicenda? Nel racconto di Oscar Wilde occupa giusto una paginetta, è una figurina precisata come espediente narrativo per ricevere, nella sua compunta veste di governante, la rumorosa famiglia americana, quei signori Otis che per il resto del racconto “guerreggeranno” con l’aristocratica presenza del fantasma, ovvero l’ombra di Sir Simon de Canterville.

La signora Umney accompagna i nuovi padroni del castello all’interno della proprietà, fornisce spiegazioni circa una misteriosa macchia di sangue che sembra far parte dell’arredamento ed è la testimonianza di un delitto compiuto alcuni secoli prima, poi sviene, sparendo di scena, quando il giovane Washington Otis cancella la macchia con un pratico stick tascabile. Il super smacchiatore Pinkerton insomma fa dileguare anche la vecchia governante. E la staffetta della narrazione passa a personaggi meno anonimi.
Da prologo lLa signora Umney è diventata così protagonista assoluta: a modo suo un riflesso in tono minore dei pensieri del fantasma e quindi un corpo facile da attraversare, possedere, per dare voce e presenza scenica al fantasma stesso.

La signora Umney può “dettare” con Sir Simon de Canterville rispettando la simmetria patologica di una possessione. Attraverso lei il fantasma può precisare lo spirito del romance, infatti come agente del mondo sovrannaturale può incarnare l’alterità e l’indeterminatezza dell’occulto, contrapponendosi all’uniforme e livellante razionalità del quotidiano. Tanto più la contrapposizione è violenta quando sulla linea opposta è schierato il pragmatismo della famiglia americana.
Lo spettacolo inizia con assoluta fedeltà al racconto di Wilde, fedeltà di breve durata,poche righe e subito si avvertono i tradimenti.

Ci sono sogni, deliri, sottolineature, piccoli elzeviri maledetti, pensieri che si allungano come ombre impreviste, trasalimenti…Ma si tratta solo di parziali tradimenti perché la drammaturgia rispetta sempre la leggerezza sorridente e malinconica del testo d’origine.
La scrittura corre sempre in parallelo con la musica: ne è scaturita una seconda drammaturgia, apparentemente discreta, ma parte integrante del testo.
prezzo biglietti: € 17.50 (I settore) € 14.50 (II settore)
Prevendite presso la cassa del Teatro Puccini dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19 e presso tutti i punti del circuito regionale del box office.

Per informazioni: 055/362067.

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