Presentato il progetto integrale dell' Alta Velocità
La "modernizzazione" di Firenze e le opere infrastrutturali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 novembre 2002 18:18
Presentato il progetto integrale dell' Alta Velocità<BR>La

Il sindaco Leonardo Domenici, il presidente e amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Giancarlo Cimoli e Lord Foster hanno presentato questa mattina in Palazzo Vecchio alla stampa il progetto vincitore del concorso internazionale di architettura per la nuova stazione sotterranea dell'Alta Velocità/Alta Capacità di Firenze. Del progetto, firmato da Norman Foster con Ove Arup Engineering, sono stati mostrati alcuni disegni e il plastico originale. La nuova stazione, che sorgerà nell'area di Belfiore, si svilupperà su una superficie di oltre 45mila metri quadrati e prevede un investimento di circa 240 milioni di euro.

Il complesso, che darà accesso ai 7 chilometri di linea sotterranea ad alta velocità che attraverseranno Firenze, è destinato a diventare il principale nodo di interscambio cittadino e regionale e sarà collegato alla stazione di Santa Maria Novella e al centro storico di Firenze da una nuova linea tramviaria e dai treni metropolitani di superficie. Il sindaco ha ricordato come la stazione sia un fondamentale segno di innovazione e di qualità urbana per Firenze.

L'opera progettata da Lord Foster caratterizzerà fortemente una parte importante di città ed è il frutto di un concorso internazionale di altissimo livello, che ha dimostrato ancora una volta come i grandi architetti contemporanei considerino Firenze un luogo ideale dove misurarsi, non solo per il suo passato ma anche per il suo futuro: il suo nome si affianca a quello di Arata Isozaki, Santiago Calatrava, Roberto Gabetti e Aimaro Isola, Leonardo Ricci, Jean Nouvel, Renzo Piano, autori di importanti opere per la nuova Firenze.

La stazione sarà anche il simbolo del "salto" infrastrutturale e della rivoluzione della mobilità che si appresta a vivere la città, non soltanto con il passante ferroviario, ma anche con il sistema delle tranvie, la terza corsia autostradale, i nuovi parcheggi. Cimoli ha sottolineato che la nuova stazione di Firenze rappresenta una tappa importante nella strada che le Ferrovie dello Stato hanno ripreso da alcuni anni, dopo decenni di parentesi, come promotrici di grande architettura nel Paese.

Oltre a Firenze, infatti, nasceranno nuove stazioni a Torino, Roma, Bologna e Napoli, con progetti affidati, sulla base dei concorsi internazionali, ad alcuni tra i più affermati architetti del mondo. L'occasione che ha permesso alle Ferrovie dello Stato di tornare a questa tradizione di committenza della grande architettura è l'ingresso in molte metropoli della più importante infrastruttura pubblica oggi in costruzione in Italia, cioè le nuove linee ferroviarie veloci. Lord Foster, che firma a Firenze per le Ferrovie dello Stato la sua prima grande opera italiana, ha infine illustrato il proprio progetto, che risponde alle impegnative condizioni imposte dal luogo e dal programma del concorso con un'impostazione funzionalmente perfetta.

L'immagine dell'opera è sintetizzata da una grande copertura vetrata sorretta da un'agile struttura in acciaio che riporta alla memoria la tradizione delle imponenti "gallerie dei treni" ereditate dall'Ottocento. Ma la copertura ideata da Foster ha contenuti nuovi, ricercati attraverso lo studio di un sistema multilayer dove ciascuna componente assolve a funzioni diverse. La copertura è articolata in diaframmi, la cui struttura variabile garantisce il controllo ambientale e acustico, l'illuminazione naturale, il ricambio dell'aria e l'evacuazione dei fumi.

Per la nuova stazione di Firenze come per i suoi edifici più recenti, Foster ha adottato soluzioni tecnologiche che fanno ricorso a risorse rinnovabili, riducono il fabbisogno di energia e l'emissione di sostanze inquinanti. Quella progettata per Firenze è una tipologia nuova per l'Italia. La stazione avrà una "distribuzione verticale": lo spazio interno è aperto a tutta altezza, rendendo visibili i treni fin dalla superficie. Scale mobili e tapis roulants inclinati, attraverso percorsi segnati da diverse gradazioni di luce naturale e artificiale, collegano il piano del ferro (a quota - 25 metri sotto il livello stradale) al piano terra dove sono concentrati tutti i servizi di stazione (biglietterie, agenzie di viaggio, informazioni, ristoranti negozi) e alle uscite verso i terminal degli autobus, la fermata del tram, i taxi, i parcheggi e le banchine dei treni regionali.

Un'opera, insomma, che vuole armonizzarsi perfettamente con Firenze, e insieme spiccare come un importante monumento destinato alla storia. Firenze, dopo anni di immobilismo, è al centro di una serie di interventi destinati a modernizzare la città. Opere pubbliche ma anche interventi privati accomunati da una particolare attenzione alla qualità della progettazione. E i concorsi che si sono svolti in città e che hanno visto la partecipazione di famosi architetti italiani e internazionali, tra cui appunto quello per la stazione dell'Alta velocità vinto da Norman Foster, sono stati lo strumento ideale per garantire un'architettura di qualità.

Altri progettisti hanno vinto altrettanti concorsi per disegnare pezzi di Firenze: Arata Isozaki per l'Uscita dei Nuovi Uffizi, Jean Nouvel per il progetto dell'area della filiale Fiat di viale Belfiore, Renzo Piano con il suo piano di recupero dell'ex carcere delle Murate, Santiago Calatrava per l'ampliamento del Museo dell'Opera del Duomo fino ai nove giovani professionisti selezionati per progettare una parte dell'area ex Fiat di Novoli sulla base del piano di Aimaro Isola e Roberto Gabetti. Grandi nomi e giovani promesse che hanno superato un'agguerrita concorrenza e che testimoniano che a Firenze si è aperta una nuova stagione in cui l'architettura è tornata a essere protagonista.

L'elenco delle opere in via di realizzazione o che presto vedranno la luce è davvero lunga e differenziata: si va dai programmi complessi di recupero urbano alle Piagge e a San Bartolo a Cintoia ai processi di adeguamento della rete commerciale della grande e media distribuzione, dalla riqualificazione del settore ricettivo ai nuovi parcheggi, fino agli interventi nelle aree dismesse della città tra cui spicca quello dell'ex Fiat di Novoli. Dove un tempo sorgeva una fabbrica sta nascendo un nuovo quartiere: oltre il Palazzo di Giustizia progettato da Leonardo Ricci e al Polo universitario disegnato da Adolfo Natalini, verranno realizzati alloggi, negozi, parcheggi e un grande parco.

Si sono attivati anche significativi interventi nel centro storico e in città per il recupero di importanti immobili abbandonati.
Un tassello fondamentale nella modernizzazione di Firenze passa attraverso le opere infrastrutturali. Anche da questo punto di vista si deve fare i conti con un ritardo accumulato negli anni, ma l'Amministrazione comunale si è impegnata e continuerà a impegnarsi per far fare a Firenze un decisivo salto di qualità avvicinandola alle più avanzate città europee.

L'elenco delle opere è particolarmente nutrito partendo proprio dal sottoattraversanento fiorentino dell'Alta velocità. Sette chilometri di tunnel sotto la città: i super treni entreranno sotto terra nella zona di Campo di Marte per poi riuscire a Castello e la nuova stazione sorgerà nell'area di Belfiore-Macelli. I lavori per la nuova linea veloce inizieranno nel 2004 per terminare entro il 2008. La stazione invece entrerà a regime l'anno successivo. Lo spostamento dei treni veloci sotto terra permetterà l'utilizzo dei binari di superficie per il trasporto metropolitano e regionale che avrà il suo centro nella "vecchia" stazione di Santa Maria Novella.

I lavori per l'Alta velocità comprendono anche una serie di opere connesse tra cui il raddoppio del sottopasso di viale Belfiore, la sopraelevata che collegherà via del Romito al piazzale Montelungo, la nuova arteria sotterranea che unirà viale Strozzi alla zona di via Circondaria. Un altro tassello del futuro sistema di trasporto pubblico su rotaia è la rete tramviaria. Il progetto prevede tre linee per un totale di quasi 20 chilometri (senza contare le diramazioni successive) e quarantasei fermate: la prima unirà Scandicci con la stazione di Santa Maria Novella, la seconda collegherà Peretola a piazza della Libertà mentre la terza coprirà il percorso Careggi-Fortezza da Basso.

Il passaggio della tramvia si tradurrà anche in una riqualificazione della città e una risistemazione complessiva di strade e piazze. I primi mesi del 2003 partiranno poi i lavori della Terza Corsia dell'Autostrada del Sole: 22 chilometri tra Firenze Nord-Firenze Sud che contribuiranno a decongestionare il traffico nell'area metropolitana. Importanti anche le opere collegate ai lavori della Terza Corsia tra cui i parcheggi scambiatori, il by-pass del Galluzzo, la nuova uscita di Firenze Signa, la conclusione del viadotto del Varlungo.

E rimanendo in tema di mobilità, Firenze ha intrapreso, fra le prime città italiane, la strada della finanza di progetto per realizzare opere importanti come la piazza pedonale tra la Fortezza da Basso e via Valfonda, realizzabile grazie all'interramento del traffico, e una serie di parcheggi interrati lungo la cerchia dei viali con una riqualificazione di importanti piazze cittadine.
(mr)

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