"Navigando fra le parole": l'intercultura a scuola ma sul web
Una scuola virtuale per migliorare la didattica e l'intercultura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2002 15:37
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Si è svolto ieri pomeriggio nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio un incontro promosso dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze, IRRE Toscana, Vannini Editrice e Cospe per illustrare il Sistema CROCUS, che durante l'anno scolastico 2001-2002 ha fatto incontrare nuove tecnologie e necessità didattiche. Il Sistema CROCUS è stato promosso dal COSPE e da Telespazio ed ha permesso ad alcune scuole elementari e ad alcuni licei di diverse regioni d'Italia, di usufruire della più moderna tecnologia satellitare messa a punto dall'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea.

"L'obbiettivo del progetto - ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - è stato di facilitare l'inserimento nel mondo della scuola ai ragazzi che arrivano in Italia da tutti i Paesi del mondo, offrendo servizi e sostegno alle scuole che devono affrontare nuovi compiti e mondi linguistici e culturali diversi. Importante è il mantenimento e lo studio della lingua del Paese d'origine. In particolare, è stato realizzato un gemellaggio con alcune scuole della provincia cinese dello Zhejiang per consentire di trovare un luogo comune dove poter studiare ed approfondire la propria lingua madre e per permettere ai nuovi arrivati, di mantenere un filo di continuità col loro Paese natio".

La fase sperimentale del sistema si è conclusa con esiti molto positivi e i risultati sono stati presentati nel corso dell'incontro "Navigando fra le parole: interculturalità delle lingue e nuove tecnologie per una scuola pluralista". Il sistema è stato progettato per favorire innanzitutto numerosi studenti immigrati nell'apprendimento della lingua italiana e di mantenimento della loro stessa lingua madre e stimolare anche i loro compagni di classe grazie all'inventiva ed alla creatività che un sistema grafico-informatico riesce a mettere a disposizione.

Una scuola multiculturale virtuale che non ha dimenticato neanche professori e insegnanti e le stesse segreterie scolastiche offrendo loro percorsi di discussione e aggiornamento. Un sostegno simile è stato fornito anche alle stesse famiglie degli studenti come soggetti da coinvolgere attivamente per la migliore riuscita del percorso di studi. CROCUS è un laboratorio permanente, i cui contenuti sono definiti insieme tra erogatori e utenti del servizio stesso. Un gruppo di esperti segue a distanza più scuole, offrendo a tutti gli studenti la possibilità di avvicinare lingue e culture differenti, di apprezzare nel proprio compagno di classe, italiano o straniero, la vera ricchezza della diversità.

CROCUS non si presenta come una scuola alternativa ma come uno strumento in più per realizzare una scuola attenta alle pari opportunità e alla valorizzazione delle risorse di ciascuno, che ben si inserisce in una programmazione didattica mirata all'integrazione degli alunni di origine straniera. La fase sperimentale del sistema è terminata con esiti molto positivi. Ora il sistema diventa un servizio disponibile a tutti: scuole, centri culturali, associazioni possono proporsi per abbonarsi e iscrivere i propri alunni.

Durante l'incontro, aperto al pubblico, sono state presentate le caratteristiche tecniche del sistema e le possibili future potenzialità di sviluppo a livello europeo, grazie ai contatti già presi con altre realtà interessate ad entrare in contatto con la "scuola virtuale". Un modo molto originale e diretto per contribuire alla costruzione di quell'Europa dei cittadini, come previsto dagli impegni assunti a livello internazionale.
L'incontro ha visto anche la premiazione dei vincitori del concorso "La scuola di CROCUS" un simpatico concorso letterario promosso fra le scolaresche che hanno preso parte alla fase sperimentale.

Gli studenti si sono cimentati nella creazione di racconti autobiografici e di storie di amicizia legati all'immigrazione e allo scambio culturale tra bambini e ragazzi italiani e di origine straniera. I partecipanti al concorso sono stati tanti, da tutta Italia e gli elaborati presentati sono stati di notevole valore letterario interculturale. Sarà inoltre riproposto il concorso, che, anche per il corrente anno scolastico, accompagnerà le attività del sistema CROCUS.

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