Fallimento di Mediaclick
Tani: «Arnovalley è un progetto della amministrazioni toscane»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2002 21:43
Fallimento di Mediaclick<BR>Tani: «Arnovalley è un progetto della amministrazioni toscane»

"Bancarotta fraudolenta, truffa aggravata, ricorso abusivo al credito, venti milioni di euro di passivo fallimentare accertato -racconta Controradio- Sono questi i numeri e le accuse formulate nei confronti dei soci fondatori della Mediaclick e che sono costate il carcere al fiorentino Filippo Reitano, e gli arresti domiciliari al torinese Paolo Geymonat, entrambi soci fondatori, oltre al commercialista dell’azienda. Fondata nel 1999 Mediaclick, aveva 30 dipendenti, sedi a Firenze e Torino con forti prospettive di espansione a livello nazionale.

Coi suoi 80 miliardi di fatturato nel 2000 era stata salutata come un astro nascente della new economy e fra i suoi clienti annoverava Chl, Dada, Netsystem, Strabilia e D-Mail. 120 miliardi era invece il fatturato previsto per il 2001, prima che nascessero i problemi, le dimissioni del consiglio di amministrazione e infine l'istanza di fallimento presentata nel marzo scorso dal Credito cooperativo fiorentino. Filippo Reitano è stato arrestato negli Stati Uniti, dove si trovava in vacanza, grazie alla collaborazione dell'Interpol italiana".
Il progetto Arnovalley, ovvero la community delle imprese della net-economy della Toscana, è un'iniziativa ideata e promossa dalle amministrazioni locali toscane, a partire dal Comune di Firenze, iniziativa a cui per qualche mese, nel 2001, si associò anche Mediaclick».

E' quanto ha dichiarato Simone Tani, assessore alle new economy, a proposito del fallimento di Mediaclick. «Il progetto Arnovalley sta andando avanti - ha ricordato Tani - è stato riconosciuto dalla Regione Toscana e stanno sviluppandosi varie iniziative, tra le quali il comitato promotore della community e il dossier "La net-economy in Toscana", a prescindere dal fallimento di Mediaclick».

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