Social Forum: le dichiarazioni di Pisanu e Casarini e il commento di Martini

Redazione Nove da Firenze
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23 ottobre 2002 08:06
Social Forum: le dichiarazioni di Pisanu e Casarini e il commento di Martini

"Non si tratterà di un blocco delle persone, né di una sospensione dei diritti" Ma, spiega il ministro in un'intervista pubblicata ieri su La Repubblica, dell'applicazione di quanto proprio la convenzione di Schengen all'articolo 2 prevede: "Che, cioè, per un determinato periodo siano effettuati controlli alle frontiere per esigenze di ordine pubblico".
Per quanto riguarda l'ordine pubblico, Pisanu annuncia che a Firenze non saranno impiegati i funzionari di polizia "sottoposti a procedimento penale" per i fatti di Genova del luglio 2001 e confessa le sue preoccupazioni per la mancanza di 4 mila posti di accoglienza per i partecipanti al Social Forum.
“Giudico l’intervento del ministro Pisanu alla Camera dei Deputati un contributo al rasserenamento”.

Questo il commento del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, alle dichiarazioni pronunciate dal responsabile del dicastero degli interni a proposito del Social Forum di Firenze. “Prendo atto – ha proseguito - dell’insieme delle considerazioni del ministro: garantire l’accesso a tutti e uno sviluppo ordinato dell’evento che lui stesso ha definito pacifico; vigilare contro possibili infiltrazioni o intenzioni violente; nessun cedimento all’allarmismo e alla paura immotivata; dialogo con il movimento e collaborazione con gli enti locali e la Regione.

Sono tutti impegni che il ministro ha preso e che contribuiscono a rasserenare il clima”.
“Spero – ha detto ancora Martini - che da oggi in poi tutti, a Firenze, lavorino in questa direzione. Mi auguro anche che, in questi ultimi 15 giorni, sia finalmente possibile fare quello che non è stato possibile fino ad oggi: confrontarci sui contenuti e sui temi al centro del Social Forum”. Un ultimo apprezzamento il presidente toscano lo ha rivolto ai toni usati dal ministro: “Mi sono sembrati distesi e tranquillizzanti rispetto ad una campagna urlata e sopra le righe che a Firenze dura ormai da circa sei mesi e che non ha alcun riscontro nel lavoro attivo e concreto che istituzioni e Prefettura hanno fatto e stanno facendo”.
"La sospensione del trattato di Schengen per il periodo del forum di Firenze è un brutto segnale, foriero di molta tensione".

A poco più di due settimane dalla riunione del Social forum europeo, Luca Casarini polemizzava ieri sulla Stampa con la decisione delle autorità di ripristinare i controlli alle frontiere per i giorni della manifestazione, in programma dal 6 al 10 novembre, provvedimento annunciato per evitare le incursioni dei temuti black bloc. Comunque Casarini prevede che a Firenze i «disobbedienti» saranno fra i 5 e i 10 mila e annuncia che se il Comune non concederà gli spazi necessari, «noi ce li prenderemo».

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