Seminario sui minori a Firenze, presso l'Istituto degli Innocenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2002 06:51
Seminario sui minori a Firenze, presso l'Istituto degli Innocenti

Prende il via oggi un ciclo di nove seminari formativi nazionali, intitolato "La legge 285/97 e oltre: Identita' nel cambiamento", sull'applicazione della L.285/97 sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Gli incontri avranno luogo a Firenze tra ottobre e febbraio e prevedono la partecipazione di circa 450 persone provenienti da 17 regioni.
I seminari, organizzati dall'Istituto degli Innocenti in collaborazione con il Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza, sono rivolti a dirigenti, funzionari e operatori di regioni, enti locali e privato sociale coinvolti nell'applicazione della legge.
I lavori del convegno di domani, a cui partecipano dirigenti e funzionari regionali impegnati nella programmazione di settore, saranno aperti, alle ore 9.00, dalla senatrice Grazia Sestini, Sottosegretario di Stato alle Politiche Sociali (Ministero Welfare), che parlera' degli impegni del governo a favore dell'infanzia e dell'adolescenza nel quadro delle Linee guida del nuovo Piano d'azione per l'infanzia e l'adolescenza, Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
Tre i temi principali in cui si articola il seminario: 1) quello della riforma del titolo V della Costituzione e delle ricadute di tale evento sul sistema dei servizi sociali, trattato da un costituzionalista di grande valore, il professor Silvio Troilo, 2) la programmazione regionale in materia di infanzia e adolescenza, che, ancor piu' dopo la riforma del titolo V della Costituzione rappresenta, con la funzione legislativa, il cuore stesso del ruolo delle Regioni.

Ne parlera' Paolo Ferrario, docente di Politica sociale presso il Corso di laurea in Servizio Sociale dell'Università di Venezia, 3) l'integrazione socio-sanitaria nel quadro delle leggi di riforma dei settori sociale e sanitario e nella prospettiva dell'attuazione della riforma del titolo V della Costituzione, con la relazione di Luca Degani, docente incaricato di Legislazione e organizzazione di servizi sociali Facoltà di scienza dell'educazione e sociologia Università Cattolica di Piacenza.
Il ciclo dei seminari proseguirà fino a febbraio 2003 con altre tematiche che le regioni hanno indicato come prioritarie: la programmazione della legge e gli strumenti amministrativi per la sua buona gestione a livello locale; gli interventi sull'adolescenza in ottica di prevenzione; gli strumenti di valutazione dei piani territoriali per l'infanzia in vista del miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza delle azioni progettuali messe in atto.
Gli obiettivi della formazione nazionale interregionale, che si avvalgono della riserva del 5% del fondo prevista dalla legge per questo tipo di attività, sono quelle di contribuire da un lato a chiarire la collocazione della legge 285 nel quadro delle riforme costituzionali avviate (nuovi rapporti tra stato e regioni) e nel quadro dei cambiamenti sul versante del sistema di welfare (in particolare rispetto alle modifiche che le regioni attueranno a seguito dell'approvazione della legge quadro di riforma dei servizi sociali 328/00), dall'altro contribuire a proseguire la riflessione ed aggiornare le pratiche degli operatori coinvolti nella legge.
Il momento attuale è caratterizzato dal cambiamento e dall'incertezza, sia sotto il profilo del ruolo delle diverse istituzioni sia sotto quello del rapporto fra queste e la società civile, sia, infine, sotto quello della rapidità e, talvolta, dalla contraddittorietà con cui i cambiamenti si succedono e si concatenano l'uno all'altro.

Ad esempio: la legge quadro sul sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali n. 328/2000, che proprio nel momento della sua attuazione ha "incontrato" la riforma del titolo V della Costituzione e, con essa, ha visto paradossalmente cessare la sua stessa funzione di "legge quadro", pur rimanendo vigente ed efficace, almeno fin tanto che le Regioni non adottino propri provvedimenti legislativi modificandone i contenuti.
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