Ad agosto inflazione in calo rispetto a luglio ma aumenta del 2% su base annua

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 agosto 2002 17:20
Ad agosto inflazione in calo rispetto a luglio ma aumenta del 2% su base annua

Frenata dell'inflazione ad agosto. A Firenze l'indice dei prezzi al consumo diminuisce rispetto a luglio dello 0,2% ma registra un aumento del 2% su base annua. Questi dati emergono dall'anticipazione dei risultati del calcolo dell'inflazione (che dovranno essere confermati dall'Istat) secondo gli indici per l'intera collettività nazionale presentata oggi dall'Ufficio Comunale di Statistica. La rilevazione si è svolta dal primo agosto al 15 su oltre 800 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande che alla distribuzione tradizionale, per complessivi 10mila prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere.

Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall'Istat. I pesi dei singoli prodotti e capitoli sono stabiliti dall'Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie. Nonostante i dati presentino aspetti positivi, l'andamento generale del tasso di inflazione a Firenze si mantiene su livelli abbastanza elevati, se consideriamo che il livello dei consumi tende alla contrazione e aumenti significativi si stanno ormai ripetendo da almeno due anni, specie nei prodotti alimentari, nell'abbigliamento e calzature, nelle spese per l'istruzione e nei cosiddetti "altri beni e servizi" che comprendono le assicurazioni auto e le spese bancarie.

A contenere gli aumenti medi sono stati in questi mesi il prezzo dei prodotti petroliferi e il capitolo delle comunicazioni. Secondo l'Ufficio Comunale di Statistica le tendenze inflazionistiche non sono generate da un aumento della domanda (e quindi dei consumi) quanto piuttosto da aumenti in settori chiave come quello degli alimentari dovuto a fattori esterni come le gelate o la "mucca pazza" o in quello delle tariffe e dei prezzi "amministrati" che, agendo in regime di oligopolio, sfuggono alle normali dinamiche di mercato.

Non sembra invece esserci stato, aggiungono dall'ufficio, un effetto apprezzabile a livello di indice complessivo nel passaggio dalla lira all'euro, anche se in alcuni capitoli, come quello di alberghi ristoranti e pubblici esercizi, ci sono prodotti che hanno risentito di arrotondamenti al rialzo. Tornando ai dati dell'inflazione di agosto, la variazione mensile rispetto al mese scorso è di -0,2 mentre quella annuale è di +2,0, come a luglio. A contribuire a questo risultato sono stati la forte diminuzione del prezzo degli alberghi e del capitolo degli alimentari mentre in forte aumento sono i capitoli delle bevande alcoliche e tabacchi e dei trasporti.

Il prezzo degli alberghi ha fatto registrare un brusco calo rispetto al mese scorso del -7,7%, usuale nel mese di agosto a Firenze anche se non in queste dimensioni; senza questo calo l'indice complessivo mensile non avrebbe fatto registrare variazioni. Da segnalare nel capitolo degli alberghi ristoranti e pubblici esercizi il forte aumento del camping (+7,5%). Il capitolo degli alimentari ha fatto registrare una variazione negativa rilevante (-0,6) dovuto alla diminuzione stagionale del prezzo dei prodotti ortofrutticoli tra i quali si segnalano le patate con -10,3%, i pomodori da sugo con -9,2% e gli ortaggi con -1,3%.

La variazione annuale di questo capitolo rimane comunque elevata e pari a +2,2%. Nel capitolo delle bevande alcoliche e tabacchi si registra l'aumento delle sigarette estere (+1,2%). Aumenti importanti anche nel capitolo dei trasporti con il balzo in avanti dei viaggi aerei (+8,9%) e nei servizi per la manutenzione e riparazione delle automobili (complessivamente aumentati di +0,5%). In leggero calo invece la benzina (-0,3%). In rialzo anche il capitolo dell'abbigliamento e calzature: uno +0,2% dovuto ai primi arrivi per la prossima stagione annuale.

Tra i principali aumenti si segnalano l'abito da uomo +0,8%, la giacca da uomo +1,4% e il jeans +0,6%. Anche la variazione annuale di questo capitolo è piuttosto sostenuta: +2,7%. Tra le altre variazioni rilevanti si segnalano la fede in oro (+1,5) e l'orologio da uomo (+1,1%).

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