Abbattimento alberi privati: i cittadini rispettano il regolamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 agosto 2002 17:38
Abbattimento alberi privati: i cittadini rispettano il regolamento

Quasi 750 richieste di abbattimenti, di cui circa 460 autorizzati nel 2001. Sono gli alberi privati che il Comune abbatte su richiesta precisa del cittadino, dopo aver valutato attentamente le motivazioni della domanda. Nel 2001 più di 160 autorizzazioni non sono state concesse perché dopo le opportune verifiche, l'ufficio tutela alberi privati della Direzione ambiente non ha ritenuto le richieste di abbattimento idonee. La domanda può essere fatta in carta semplice, ma va sostanziata puntualmente.

L'Ufficio provvede poi a fare un sopralluogo avvalendosi anche, quando è necessario, della consulenza di esperti. Le valutazioni vengono fatte verificando gli effettivi danni che l'albero può causare, se è malato, tenendo sempre presente l'aspetto paesaggistico. Gli uffici devono esaminare i danni anche strutturali che una crescita selvaggia delle piante può provocare. Spesso molte alberi non hanno spazio per crescere e si ammalano. Questo accade a molti pini piantati irrazionalmente negli anni settanta in alcune zone della città come l'Isolotto e viale Europa.

Le piante che si tendono a salvare sono quelle autoctone come i cipressi, i lecci , i pini, i pioppi che sono quasi sempre ben inserite nel nostro contesto paesaggistico. Nel 2001 gli abbattimenti hanno infatti risparmiato 80 pioppi, 29 pini, 17 cipressi, 14 cedri e 11 abeti. Meno scrupoli per quanto riguarda la Robinia, una sorta di acacia, l'ailanto che è una pianta piuttosto infestante e il ligustro . In particolare su 73 richieste di abbattimento di abeti, 53 sono state autorizzate e 11 negate.

Per quanto riguarda i cedri, di 44 richieste, 27 sono le autorizzate e 14 le negate; 60 le richieste per i cipressi di cui 17 negate. Tutti concessi gli abbattimenti dell'ailanto (21piante in tutto) e del leccio (15). Rimane comunque una percentuale di abbattimenti abusivi, attualmente del 50%, che sfugge al controllo. L'obiettivo è infatti quello di un'ulteriore messa a punto del regolamento attivo dal 1992 per renderlo ancora più preciso e puntuale. "L'aumentata sensibilità dei cittadini verso i problemi ambientali, - fa sapere l'assessore all'ambiente Vincenzo Bugliani- aumenta progressivamente l'autocontrollo sociale, che è quello che permette di far sapere in breve tempo se è in corso qualche abbattimento abusivo".

Qualche zona cosiddetta franca, da dove non arrivano richieste di autorizzazione, c'è ancora e si tratta dell'area alta di via Bolognese, la parte collinare di Firenze Sud, dalle parti del Galluzzo. Dal 1993 le richieste ufficiali di abbattimento sono aumentate. Da 231 nel 1993, 305 nel 1994, siamo arrivati ad un aumento progressivo con 469 domande nel 2000 e 471 nel 2001. Il che segnala una progressiva diffusione del regolamento, ulteriore presa di coscienza dei cittadini riguardo l'importanza ambientale che rivestono gli alberi anche in ambito privato.(mr)

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