Celebrata stamani a Firenze la giornata internazionale della libertà di stampa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 maggio 2002 17:35
Celebrata stamani a Firenze la giornata internazionale della libertà di stampa

FIRENZE- La Regione Toscana intende rafforzare l’esperienza dell’Osservatorio internazionale sulla libertà di informazione - costituito nel 1998 insieme a Informazione senza frontiere (Isf) - lavorando al progetto di un centro studi che coinvolga non solo i giornalisti, ma anche altri soggetti, in particolare gli editori e le università, chiamate, quest’ultime, a rispondere ad una crescente domanda di formazione qualificata nel settore. Lo ha detto l’assessore regionale alla comunicazione, Chiara Boni, aprendo stamani a Firenze i lavori del convegno “Guerra e informazione.

Censura e autocensura dopo l’11 settembre”, organizzato da Fnsi, Isf e Regione Toscana in occasione della giornata internazionale della libertà di stampa. “Pensiamo ad un centro – ha proseguito – che per autorevolezza e imparzialità dovrà essere guardato con fiducia e rispetto da qualunque parte del mondo venga messo in discussione un pilastro della democrazia: il diritto ad informare e ad essere informati”. Si tratta di un nuovo capitolo nella difesa dei diritti, ha spiegato ancora l’assessore Boni, da aggiungere ai molti che vedono impegnata la Regione Toscana, dal Meeting sui diritti umani a quello di San Rossore: “Perché le attività di pace, solidarietà e cooperazione – ha concluso Boni – sono un fondamento della nostra politica, qualcosa che fa parte del nostro Dna”.

I lavori della mattinata, coordinati dal segretario di Isf, Pino Rea, hanno poi visto un ampio confronto sul tema “Guerra e informazione”. Intervistati dal capo della redazione toscana della Rai, Stefano Marcelli, gli inviati Francesco Battistini (Corriere della sera), Maurizio Naldini (La Nazione), Alice Chasan (World Press Review di New York) Geneva Overholser (Washington Post) e Sarah de Jong (Federazione internazionale dei giornalisti) hanno raccontato le loro esperienze, sottolineando le novità che dalla guerra del Golfo, all’attentato delle Torri gemelle, alla guerra in Afghanistan hanno reso più difficile il compito di informare dai teatri di guerra.
Il dibattito, che ha visto anche un confronto sulle nuove esperienze dell’informazione sul web, è stato chiuso dal segretario nazionale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi.

Suo l’appello finale - rivolto ai rappresentanti di “tutti i giornalismi” - a mantenere alta, “di fronte ai segnali negativi che vengono da tutto il mondo, la mobilitazione per la difesa della libertà di informazione”.
In occasione della Giornata per la libertà di informazione Ugo Caffaz, Antongiulio Barbaro e Giorgio Bonsanti (rispettivamente capogruppo e consiglieri Ds) hanno depositato la risoluzione "per un'informazione libera e pluralista". La risoluzione prende spunto dalle recenti dichiarazioni rilasciate in Bulgaria dal presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, contro Enzo Biagi, Daniele Luttazzi e Michele Santoro, sottolineando come siano «indice di un'erronea e illegittima percezione nutrita dal presidente del consiglio circa la potestà del governo su scelte redazionali e di palinsesto di esclusiva competenza, invece, dei giornalisti in questione e degli organi di gestione della Rai, prefigurando altresì una sinistra ingerenza dell'esecutivo».

Il documento, inoltre, ricorda l'anomalia italiana che vede il presidente del consiglio «proprietario del più importante complesso informativo e pubblicitario privato italiano, condizione che lo pone in evidente conflitto con l'alto incarico di governo attualmente ricoperto, che non è minimamente attenuata dal consenso riscosso nelle elezioni politiche del 2001». Per questi motivi i tre consiglieri diessini esprimono «solidarietà nei confronti di Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi, nonché nei confronti di tutti i giornalisti della carta stampata e del sistema radiotelevisivo pubblico e privato»; si dichiarano preoccupati «per il clima intimidatorio che da mesi aleggia sul sistema informativo, ed in particolare sulla Rai»; invitano i presidenti dei due rami del parlamento e la commissione parlamentare di indirizzo e di vigilanza sul sistema radiotelevisivo «ad esercitare il controllo più attento sulla Rai affinché le scelte redazionali non siano influenzate dal governo e siano pienamente coerenti con i principi di libertà e di pluralismo tutelati dalla Costituzione»; ed infine invitano il parlamento «ad approvare quanto prima una legge che stabilisca in modo chiaro la separazione tra l'esercizio del potere esecutivo e la proprietà di mezzi di informazione di massa, e più in particolare l'incompatibilità tra incarichi pubblici e la proprietà di società esercenti di concessioni di servizi pubblici».

Caffaz, Barbaro e Bonsanti, nell'ambito della mobilitazione nazionale «Piazze per la libertà», invitano infine i cittadini a partecipare all'iniziativa del 4 maggio 2002 indetta dal coordinamento provinciale di Firenze de L'Ulivo, ore 10.30 al Caffè Giubbe Rosse (piazza della Repubblica), dove si svolgerà il dibattito "Per la libertà' e il pluralismo dell'informazione: l'esperienza toscana", con la partecipazione di Ennio Remondino, Paolo Serventi Longhi, Giuseppe Giulietti, Vannino Chiti, Lapo Pistelli, Vincenzo Vita.

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