Si discute sul by-pass del Galluzzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 aprile 2002 06:46
Si discute sul by-pass del Galluzzo

L'amministrazione riveda il tracciato del "By-Pass" del Galluzzo per renderlo più compatibile dal punto di vista ambientale . Lo chiede, in una mozione, il capogruppo dei Verdi Alessio Papini. Secondo Papini «data l'importanza ambientale, floristica e faunistica della Greve, la realizzazione di un viadotto che by-passi l'abitato costituirebbe un'opera di elevato impatto visivo e paesaggistico e si inserirebbe in maniera negativa nel contesto dell'ecosistema fluviale». «Se in passato - ha aggiunto il capogruppo dei Verdi - il fondovalle della Greve è sempre stato salvaguardato da interventi edificatori per tutelare quella che è una naturale cassa d'espansione della valle dell'Arno, e se il tracciato stradale si sviluppasse su un viadotto, rimarrebbe il fatto che in un'area così particolare verrebbe a installarsi per più di due anni un cantiere con sicuri danni all'ecosistema fluviale e rischi di pericolosità per lo stesso cantiere stesso».

La mozione invita l'amministrazione comunale «ad apportare profonde modifiche al progetto del viadotto, modifiche più compatibili dal punto di vista ambientale e paesaggistico, come indicato nelle proposte delle associazioni ambientaliste, che possano risolvere le necessità del traffico delle zone interessate senza per questo aggravare una situazione ambientale delicata».
"Hanno ragione i cittadini del Galluzzo. Il by-pass deve essere realizzato al più presto". L'assessore all'urbanistica e alle infrastrutture Gianni Biagi interviene così sulla polemica nata tra i comitati dei cittadini e le associazioni ambientaliste.

Al centro della controversia la versione del progetto del by-pass presentato da alcune associazioni ambientaliste che si differenzia rispetto all'originale elaborato dalla Società Autostrade per un tratto di 400 metri ma che secondo i cittadini rischia di allungare i tempi di realizzazione di un'opera a lungo attesa dagli abitanti del Galluzzo. "Ripensare il tracciato dell'opera in questa fase appare soltanto come una dilazione dei tempi di realizzazione - ha aggiunto l'assessore Biagi -. Il progetto è già stato esaminato in tutte le sedi, dalla Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici alle Amministrazioni comunali.

Il comitato tecnico istituito presso la Regione sta affinando il progetto per migliorare l'inserimento ambientale". La procedura a questo punto prevede entro maggio l'approvazione del progetto del by-pass da parte del comitato tecnico in modo da consentire l'avvio della fase di appalto dei lavori. Questa opera, che servirà a liberare il Galluzzo dal traffico, come il parcheggio scambiatore della Certosa sono parte integrante del pacchetto della Terza corsia autostradale. "Per questo devono essere realizzate contestualmente alle opere autostradali.

Ci sono degli impegni sottoscritti nel 1999 dalla Società Autostrade - ha aggiunto l'assessore Biagi - e gli impegni devono essere rispettati. La progettazione esecutiva e la realizzazione terrà nel massimo conto le esigenze espresse dalle associazioni ambientaliste. Ma adesso non è possibile rimettere in discussione il tracciato e gli accordi".

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