Manifestazione dei 400mila: in Toscana la più grande dello sciopero

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2002 23:22
Manifestazione dei 400mila: in Toscana la più grande dello sciopero

Il cuore di Firenze, il triangolo che include Palazzo Vecchio, la Chiesa di Santa Croce e il Duomo, letteralmente invaso da 400.000 persone arrivate da tutta la regione per la manifestazione regionale indetta nell'ambito dello sciopero generale. Una cosa mai vista. La manifestazione più grande d'Italia per numero di partecipanti, la più grande che mai sia stata fatta a Firenze.
''Non ci fermeremo'': è deciso e chiaro il messaggio che Sergio Cofferati invia al governo dal palco di piazza Santa Croce.

Altrettanto deciso e chiaro è il sostegno dei 400 mila che hanno sottolineato i 45 minuti di comizio del leader con 35 applausi. Uno di questi applausi è scattato compatto e convinto quando Cofferati ha detto con un'ironia che non gli è consueta: ''Quelle del governo sono scelte di restaurazione presentate come riforme, chissà che imbarazzo provocherà nella Tatcher e in Reagan sentirsi collocati nella schiera dei riformatori dal nostro presidente del Consiglio''. Una giornata, quella fiorentina, che ha confermato la stima e la fiducia dei lavoratori verso Sergio Cofferati.

''Sergio sei tutti noi'', grida la gente che si accalca lungo il marciapiede, anche solo per scattare fotografie e per stringergli la mano. Contro il governo gli slogan e le scritte che hanno campeggiato nei cortei e in Piazza Santa Croce. La fantasia non è davvero mancata ed in molti casi gruppi di manifestanti, giunti in piazza, hanno srotolato il cartello che avevano preparato per l'occasione. Nei tre cortei tutto è filato liscio, polizia e carabinieri presenti in forze hanno semplicemente guardato sfilare i manifestanti.

Per la viabilita' al lavoro anche tanti vigili urbani che sul petto, ben in vista, hanno esposto un adesivo rosso con scritto ''io aderisco allo sciopero''. In piazza Santa Croce Prima di Sergio Cofferati hanno parlato Vito Marchiani, segretario generale della UIL Toscana e Gianni Salvadori segretario generale della CISL Toscana presentati da Luciano Silvestri segretario generale della CGIL Toscana ma prima ancora c'è stato spazio per la musica: con una orchestra e casse acustiche sistemate su un tir a lato del palco, ad allietare i presenti ha pensato il cantautore pistoiese Luca Nesti, e la Banda Bardò.

Al termine tutti a casa convinti di aver partecipato ad una giornata straordinaria, contento anche il prefetto di Firenze Achille Serra che ha dichiarato: non poteva andare meglio di cosi' e quindi posso dire che il prefetto e' davvero molto soddisfatto''.
"Quella di ieri è stata una giornata importante. Firenze ha dimostrato di essere un punto di riferimento nazionale di grandi eventi, ed ha confermato che la capacità di accoglienza è uno dei suoi principali elementi di caratterizzazione".

E' soddisfatto il sindaco Leonardo Domenici, il giorno dopo la grande manifestazione sindacale che ha portato in piazza 400mila persone. "Lo voglio ripetere: sono orgoglioso di essere il sindaco di questa città, che ha dimostrato grande civiltà e capacità organizzativa. E voglio ringraziare tutti quelli che si sono adoperati perché tutto si svolgesse nel migliore dei modi". Ed entrando più nel merito della valutazione politica, Domenici aggiunge: "E' importante che la città abbia dimostrato questa forte volontà di partecipazione, che non è stata solo limitata ai lavoratori dipendenti.

Si sta ricreando un clima che non potrà che essere utile al paese e alle stesse forze politiche. Mi auguro che anche nel governo prevalga la disponibilità al confronto".
"Ogni cambiamento deve sempre prevedere la concertazione tra le parti sociali -commenta Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana- ma soprattutto non deve mai creare ingiustizie e diseguaglianze. Le garanzie previste dall'articolo 18 rappresentano una tutela per i lavoratori, sono il frutto di una cultura sociale rispettosa dei cittadini.

Siamo tutti quanti consapevoli che il mercato del lavoro è in continua evoluzione, ma questo non significa perdere di vista la salvaguardia del posto di lavoro. Anche il governo del centro sinistra aveva avviato la riforma dello Statuto dei lavoratori, ma con ben altri obiettivi. Oggi più che mai se da una parte c'è l'esigenza di trovare nuove regole per garantire i diritti di tutti i lavoratori, dall'altra c'è la consapevolezza che questo non può avvenire partendo dalla cancellazione dei diritti già acquisiti, che porterebbe soltanto alla creazione di nuove diseguaglianze sociali.

Oltretutto, acuire lo scontro e alimentare le tensioni sociali non favorisce certamente né le imprese, né il livello complessivo di benessere del Paese".
Hanno lavorato per consentire il regolare svolgimento delle manifestazioni sindacali ma devolveranno la paga giornaliera in beneficenza. Ieri cinquanta agenti della Polizia Municipale, pur aderendo all'astensione da lavoro indetto dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, hanno prestato servizio volontario con un adesivo rosso sul petto dove si poteva leggere: "Aderisco allo sciopero ma lavoro per garantire i servizi essenziali".

Saranno gli agenti della Polizia Municipale a decidere a chi donare l'equivalente della paga giornaliera. Tra le ipotesi l'ospedalino Meyer, Medici senza frontiere ed Emercency.

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