Firenze ospiterà il Forum Sociale Europeo nel prossimo novembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2002 06:58
Firenze ospiterà il Forum Sociale Europeo nel prossimo novembre

Si tratta del proseguimento a livello continentale del cammino intrapreso nelle prime due edizioni del World Social Forum di Porto Alegre. Dibattiti, incontri, seminari, workshop, feste, concerti che coinvolgeranno circa 10.000 delegati da tutta Europa, con una forte partecipazione anche dall'Est. L'obiettivo del Forum Europeo è quello di studiare ed esaminare possibili strategie comuni per contrastare il sistema neoliberista che provoca sfruttamento, morte e distruzione nel Sud del mondo. L'organizzazione del Forum Europeo a Firenze consente anche di recuperare il forte ruolo che la nostra città ha avuto nel passato come operatrice di pace.

Interessante sarà il livello di coinvolgimento delle istituzioni locali nell'organizzazione del Forum: daranno retta a quei giornali sensazionalistici che annunciano la calata degli Unni o garantiranno i diritti previsti dalla Costituzione italiana in merito alla libertà di opinione?
Un invito alla città, al consiglio comunale, alle forze politiche "a tenere alto il nome di Firenze senza allarmismi o pregiudizi, per confermare e ribadire le caratteristiche fondamentali di accoglienza, apertura, approfondimento culturale e capacità di confronto e di dialogo della nostra città".

E' quanto ha espresso il sindaco Leonardo Domenici oggi in consiglio comunale, rispondendo ad una interrogazione sul possibile svolgimento a Firenze del Social Forum europeo, nel prossimo novembre: "un evento - ha aggiunto il sindaco - che può rappresentare una sfida costruttiva per la nostra città". "Proprio oggi è arrivata al Comune di Firenze, così come a Provincia, Regione e ad altri comuni toscani, una lettera del movimento "no global" in cui si anticipa l'orientamento del Social Forum a scegliere Firenze per l'assemblea europea - ha precisato Domenici - Ma devo aggiungere che la decisione definitiva sulla sede di questa iniziativa sarà presa solo il 21 aprile, e solo allora potremo parlare delle sue caratteristiche tecniche e organizzative".

Sul piano della valutazione politica, Domenici ha ribadito come sia importante che la discussione debba riguardare l'intera città e le sue cariche istituzionali, in primo luogo il consiglio comunale "che deve essere protagonista di questa discussione ed essere informato della situazione in ogni sua fase". Inoltre, ha aggiunto il sindaco, il confronto non deve coinvolgere solo il Comune, ma tutte le istituzioni locali. "Non dobbiamo partire da posizioni di parte - ha ribadito Domenici - ma dallo spirito stesso della nostra città, che non si è mai tirata indietro e non ha mai avuto paura del confronto: come dimostra, ad esempio, la nostra candidatura ad ospitare gli incontri di pace fra israeliani e palestinesi.

Dire di 'no' ora sarebbe assolutamente negativo". Per quanto riguarda invece i possibili aspetti organizzativi, il sindaco ha precisato che dovranno essere valutati tutti i problemi legati agli spazi, all'accoglienza alla logistica. "Nella lettera si parla della Fortezza come possibile sede: dovremo capire se sarà possibile, visto che a novembre saranno iniziati i lavori per il sottopasso e per il parcheggio interrato - ha precisato Domenici - Dovremo poi avere un quadro della partecipazione in termini quantitativi: si è parlato di 5mila, 10mila o 15mila persone e questo cambia molto la situazione legata alla recettività.

Sono tutte questioni che dovremo affrontare in modo equilibrato e non strumentale". "Alcuni mesi fa - ha concluso il sindaco - la Stazione Leopolda ha ospitato l'assemblea nazionale del Social Forum: non c'è stato alcun problema, praticamente nessuno se n'è accorto. E anche se a novembre ci sarebbe una diversa partecipazione, non diverso sarebbe lo spirito: che è quello di Porto Alegre, dove come è noto non si sono verificati incidenti".
«Ben venga a Firenze un consesso a livello internazionale, come il "Forum Sociale Europeo", che sia la prosecuzione ideale dell'iniziativa di San Rossore promossa dalla Regione Toscana dove si sono confrontate le migliori voci di scienziati e uomini di cultura sul futuro del pianeta, alla luce della globalizzazione economica in atto».

Lo ha detto il capogruppo dei Verdi Alessio Papini che anche ha invitato «la Regione e tutto il sistema delle autonomie locali toscane a far diventare la riunione del movimento no-global a Firenze un evento internazionale in cui le culture critiche nei confronti di questo modello di globalizzazione, provenienti dal mondo culturale socialista e cattolico, si confrontino con l'obiettivo di redigere una carta di Firenze per l'equità tra le generazioni e i popoli del mondo. Tutti i Comuni della provincia di Firenze potrebbero essere coinvolti nell'organizzazione dell'incontro e nell'accoglienza dei partecipanti».
"Leggo sulla stampa che l'incontro europeo dei Social Forum si terrà a Firenze nei prossimi mesi -scrive il consigliere comuale scandiccese del PRC Mencaraglia- L'impegno logistico sembra essere di non poco conto e, visto che anche Scandicci con voto del consiglio comunale ha ritenuto di potere e dover contribuire alla riuscita della iniziativa, ritengo che sia importante avviare fin da subito incontri con gli altri comuni dell'area, con i rappresentanti degli organizzatori e con tutte le realtà associative del territorio al fine di organizzare l'accoglienza.
A questo proposito chiedo fin ora, sia pure con questo metodo informale, che il consiglio comunale venga quanto meno tenuto informato degli sviluppi della situazione con cadenze regolari che la Giunta vorrà decidere".
«Il Sindaco non esprima parere favorevole allo svolgimento a Firenze del "Forum Sociale Europeo" in programma per il prossimo novembre».

Lo chiedono, in una mozione, i consiglieri di Forza Italia. «Ho deciso di presentare questa mozione - ha spiegato la vicecapogruppo di Forza Italia Bianca Maria Giocoli - perché deve essere il Consiglio comunale ha decidere su questa questione». «L'affluenza di migliaia di aderenti al Social Forum da tutta Europa - si legge nel documento - suscita comprensibili preoccupazioni riguardo alla tutela dell'ordine dell'ordine pubblico, alla gestione dell'accoglienza, alla difesa del patrimonio artistico monumentale della città.

Firenze non ha spazi al coperto adatti per capienza e agibilità per lo svolgimento della manifestazione e né il consorzio Quadrifoglio né l'Ataf sono in grado, in termini di risorse finanziarie o umane, di assolvere al compito di fronteggiare le condizioni di emergenza che una tale affluenza di persone potrebbe arrecare. Inoltre la città non ha aree che si prestino all'accoglienza di tanti ospiti se non utilizzando scuole, ospedali e poiché la manifestazione è prevista per novembre non potrebbe essere possibile utilizzare nemmeno aree scoperte».

Nel documento si sottolinea anche «i pareri negativi già espressi dai sovrintendenti speciali Antonio Paolucci e Mario Lolli Ghetti nonché dalla personalità della cultura e delle categorie imprenditoriali e commerciali».
''Firenze ha una grande tradizione di accoglienza e di apertura nei confronti delle culture e dell'idea di solidarietà soprattutto per coloro che hanno 'meno voce'. In questo quadro l'ipotesi di fare a Firenze l'incontro del Social Forum Europeo, non può che rallegrarci.

Siamo sicuri che, se l'evento dovesse tenersi veramente nella nostra città, sarà una grande manifestazione di civiltà e di confronto democratico di idee''. Lo ha detto il capogruppo dei Democratici in Consiglio comunale, Riccardo Basosi, intervenendo nel dibattito sul Social Forum Europeo che potrebbe tenersi a Firenze nel prossimo mese di novembre. ''Non condividiamo l'eccesso di preoccupazione che lega 'abusivamente e ingiustamente' il nome del Social Forum con esperienze legate a problemi di ordine pubblico.

Le Istituzioni cittadine e regionali Toscane sono all'altezza delle necessarie capacità di accoglienza. L'alto livello professionale, più volte dimostrato, dal Prefetto - ha proseguito Basosi - garantiscono che anche l'organizzazione potrà essere a livello del nome di Firenze nel mondo''. ''Confidiamo che, anche le forze politiche sapranno utilizzare l'occasione di confronto per eliminare visioni asfittiche e spesso insufficienti, aprendosi - ha concluso il capogruppo dei Democratici - ad una riflessione che superi la dimensione localistica nella direzione del 'pensare globalmente e agire localmente', che rappresenta da sempre la parola d'ordine dell'ambientalismo scientifico''.
Oggi alle ore 16, Hamdan Taha, Direttore Generale del Dipartimento della antichità della Palestina, incontrerà in Palazzo Medici Riccardi il presidente della Provincia Michele Gesualdi, l’assessore provinciale all’edilizia Alberto Di Cintio Di Cintio, il Presidente del Quartiere 1 Laura Abbamondi, il direttore di Archeologia Viva Piero Pruneti, il Direttore del Museo Fiorentino di Preistoria Fabio Martini, la direttrice del Museo Archeologico di Camaiore, Stefania Campetti.

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