Aumenta lo smog: tornano le targhe alterne e il blocco delle auto non catalizzate
Lunedi' via libera alle pari, martedi' circolano le dispari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2002 08:34
Aumenta lo smog: tornano le targhe alterne e il blocco delle auto non catalizzate<BR>Lunedi' via libera alle pari, martedi' circolano le dispari

Targhe alterne e blocco del traffico a causa dello smog. Lunedì e martedì, in base alla recente normativa regionale che prevede interventi in caso di superamento della soglia di attenzione da parte delle polveri sottili PM10, potrebbe infatti rendersi necessaria una limitazione del traffico. Le centraline dell'Arpart hanno infatti segnalato concentrazioni di PM10 vicine ai limiti di legge e se questa situazione dovesse continuare anche nei prossimi giorni il provvedimento di limitazione del traffico sarà inevitabile.

L'ordinanza scatterà in base al bollettino emesso dall'Arpat e prevede due giorni di targhe alterne con l'aggiunta del blocco del traffico per le non catalizzate. Lunedì quindi circoleranno le pari, martedì le dispari mentre le auto senza marmitta catalitica dovranno rimanere sempre in garage indipendentemente dall'ultimo numero della targa. Confermato l'orario (dalle 9 alle 17) e l'area interessata dal divieto (l'intero territorio comunale). Confermate anche le consuete deroghe a patto però che l'auto sia catalizzata.

Via libera quindi ai mezzi elettrici, elettriche, a metano, a gpl; alle auto di emergenza, di servizio di istituzioni ed enti pubblici, di invalidi; le auto di medici; le auto di infermieri in turno di reperibilità (con autocertificazione); le auto immatricolate per trasporto merci; le auto intestate a ditte o soci di attività commerciali e artigianali utilizzate per trasporto merci o attrezzature di lavoro (con autocertificazione); le auto con targa extraprovinciale dirette ad alberghi o autorimesse; le auto di chi partecipa a cerimonie civili o religiose (matrimoni, funerali con autocertificazione); le auto di chi si reca in ospedale per visite o analisi (sempre con autocertificazione); le auto di chi va a portare o riprendere i bambini a scuola (nidi, materne ed elementari, con autocertificazione valida 30 minuti).

A proposito di autocertificazione gli uffici comunali ricordano che non c'è bisogno di esporla sul cruscotto. Basta mostrare la dichiarazione ogni qual volta le autorità preposte al controllo, ovvero gli agenti della polizia municipale, ne facciano richiesta. Confermate anche le staffe di penetrazione, ovvero gli itinerari consentiti ai veicoli indipendentemente dalla targa, nelle aree di via Sestese-viale XI Agosto-viale Guidoni, viadotto dell'Indiano-via Pistoiese, via Pratese-via Baracca-via Baccio da Montelupo-via Pisana, viale Etruria-viale Piombino, via di Scandicci, via Volterrana-piazza Acciaiuoli-via Senese-via Silvani, viale Europa-viale Marco Polo-ponte di Varlungo-via Aretina, via Chiantigiana-via di Badia a Ripoli, via San Domenico-piazza Edison.

La sanzione per chi viola l'ordinanza è di 65 euro.
«I provvedimenti che l'amministrazione ha assunto in materia di traffico e limitazione della mobilità, motorini compresi, hanno l'effetto di un analgesico su un malato terminale». Il giudizio è della consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci. «A fronte di questi provvedimenti - ha osservato la Checcucci - e di piani annunciati sulla base di distinguo scientificamente contestabili per poi ravvedersi in extremis, il dato rilevante è che l'obiettivo, ovvero la diminuzione dell'inquinamento, non è stato raggiunto.

I disagi sopportati dai fiorentini e non solo, non sono stati utili per un abbassamento dei livelli di inquinanti, ma, semmai, per rendere il traffico un po' più scorrevole nella fascia di tempo coinvolta dal blocco». Secondo la consigliera di Alleanza Nazionale «si continua a non parlare e a non attuare seriamente gli unici provvedimenti che invece consentirebbero di incidere sostanzialmente sull'inquinamento come l'applicazione del decreto sui combustibili aumentando i controlli ed incentivando la sostituzione di caldaie che producono un basso contenuto di carbonio o a bassa emissione e l'accelerazione della sostituzione del parco autobus e bus circolante con mezzi a gas, elettrici, o, quando le tecnologie lo consentiranno, a idrogeno».

La Checcucci propone anche «l'interdizione ai vecchi diesel "commerciali"; la concreta attuazione del "car sharing"; l'applicazione rigorosa del principio del "no parking - no standing", attraverso la creazione di nuovi parcheggi, ed utilizzando gli spazi sosta presenti anche all'interno della zona a traffico limitato nelle autorimesse private, partendo dall'assunto che inquina molto di più chi circola senza fermarsi alle porte della ztl alla ricerca di un posto, piuttosto che chi vi entra soltanto per fermare la macchina e parcheggiare; la creazione di parcheggi per i motorini alla porte del centro storico utilizzando i ricavi delle sanzioni amministrative, così come previsto dal codice della strada; i controlli sui ciclomotori per verificare che non siano manomessi e che rispettino i limiti di velocità previsti dalle norme».

«Infine - ha concluso la Checcucci - deve essere presentato alla città un piano della definitivo della mobilità con una valenza nel lungo periodo e non emettendo ordinanze che lasciano i cittadini nel dubbio che da un momento all'altro possano essere revocate e cambiate».

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