Short Connection

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2002 16:10
Short Connection

Seconda sezione di spettacoli domani e domenica al Teatro Studio di Scandicci per la rassegna "Short Connection" organizzata dai Kinkaleri. In programma lo straordinario spettacolo, ironico e graffiante del coreografo Berrettini e le imprevedibili evoluzioni sonore dell'orchestra meccanica automatica di Piere Bastien.
“Freeze/Defreeze” è un duo per due danzatrici, minimalista rispetto all’uso della parola molto ridotto a differenza di altri lavori. La fonte d’ispirazione della coreografia è un uomo che ha praticamente perso la capacità di parlare a causa di un cancro alla gola: “il Marlboro Man”, in causa con l’impresa che lo ha impiegato per più di 30 lunghi anni e responsabile della sua malattia.
Gli stereotipi pubblicitari (ambiente western e porno soft) modellano i corpi, la danza, divenuta scattante, in continua rottura, “scongelata”, si presenta desacralizzata e rinvigorita.

Una composizione sonora originale accompagnerà le interpreti dal vivo in un ambiente “techno nella cucina di casa propria”.
Barocco, critico, a volte burlesco, il lavoro di Marco Berrettini sorprende, disturba, spostando continuamente le attese del pubblico. Utilizzando il termine PCSC (prodotto culturale spettacolare commerciale) per qualificare le sue creazioni, Marco Berrettini ci ricorda che se l’arte è un affare serioso non deve essere necessariamente pesante.
“Meccano orchestra” è un gioco costruito con elementi del meccano; un automa, una collezione di strumenti musicali, una composizione, una superimposizione di ritmi e loops; il confronto tra due forme estetiche rappresentate da un quartetto di archi classico e una banda ibrida; è anche un’installazione sonora, un mix paradossale tra tecniche e tradizioni.
Durante il concerto, uno strano fenomeno fa sì che l’emozione necessaria arrivi più dalle macchine che dall’uomo.

Il costruttore diventa il conduttore; i suoi musicisti non sono altro che le sue strane macchine metalliche, fatte di resistenze di gomma e di elettromotori riciclati da vecchi registratori.
Pierre Bastien
Compositore francese e multi-strumentista , dopo aver suonato in alcuni gruppi (Operation Rhino, Nu Creative Methods, Effectifs De Profil) e con la compagnia di danza di Dominique Bagouet, ha costruito e messo a punto la sua propria orchestra chiamata Mecanium: un ensemble di robots musicali costruiti con parti del meccano e attivati da motori elettrici che suonano strumenti acustici di tutto il mondo.
L’Orchestra Meccanica ha preso parte a festivals musicali e mostre d’arte contemporanea in Norvegia (World Music Day 90), Australia (Tisea 92), Giappone (Artec 95), Canada (Fimav 95, Sound Symposium 98), Polonia (Warsaw Autumn 95), Stati Uniti (Flea Festival 96), Milano (presentazione di Issey Miyake 2001).
Dal 1993 ha prodotto numerosi Cd: “Musique Machinales” (1993), “Boite n°3” (1996), “Mécanologie Portative” con Klimperei, “Musique Paralloidres” (1999) e “ Mecanoid” (2001).

Nel 2000 crea il Cd-rom “Neuf jouets optiques” con Karel Doing.

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