Uccellacci e uccellini a Rignano.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2002 14:59
Uccellacci e uccellini a Rignano.

Sembra incredibile, ma più passano i giorni e più le vicende politiche di Rignano assumono i connotati di un legal-thriller. Dopo le dimissioni del Sindaco Settimelli e la fine di un'esperienza politico-amministrativa che faceva acqua da tutte le parti (in primis il grosso disavanzo finanziario), nel consiglio comunale del 29 gennaio scorso il capogruppo di Forza Italia Fabio Forni ha preannunciato l'invio del verbale della seduta alla procura della repubblica e un'iniziativa parlamentare per le gravi affermazioni dell'esponente del P.P.I.

Renzi, presidente della commissione consiliare di indagine e inchiesta sull'operato dell'ex sindaco Settimelli, che avrebbe detto, secondo l'esponente azzurro, "un uccellino mi ha segnalato che sarebbe opportuno non concludere i lavori di commissione d’indagine e d’inchiesta". "Noi crediamo- afferma l’esponente di Forza Italia- che con le affermazioni che sono state fatte nell’ultimo consiglio Comunale del 29/01, si è in qualche modo fatto intendere, che esiste a Firenze una magistratura non pienamente autonoma e che non agisce con la discrezionalità dovuta. Le dichiarazioni dell’esponente del P.P.I.

T. Renzi- afferma il capogruppo del centrodestra- sono lesive delle prerogative che i vari consigli comunali eletti democraticamente eletti si prefiggono". Già da ora le prossime elezioni amministrative si preannunciano caldissime.
Aggiungono gli esponenti del Polo delle Libertà di Rignano Forni, Banchi e Palmisani: "Noi crediamo che le dimissioni del Sindaco, anche se preannunciate, non abbiano consentito quel corretto e giusto approfondimento del fallimento politico che ha attraversato l’intero schieramento dell’ulivo Rignanese dal 1995 ad oggi. E’ stata una artefatta semplificazione, che ha visto come capo espiatorio il Sindaco dimissionario di una intera classe dirigente politico- amministrativa fallimentare clientelare e molto assistita. Addirittura si assiste paradossalmente all’enfasi del PPI che ha fino a ridosso delle amministrative del 1999 l’intera politica dell’ulivo Rignanese, approvando con il suo rappresentante in giunta e in Consiglio Comunale tutta la procedura che da il via all’indagine al vaglio della magistratura. Il colmo si raggiunge nel tentativo di mistificare l’unico vero atto concreto proposto sottolineato e accolto dal Consiglio Comunale è stata una iniziativa partita dai banchi dell’opposizione moderata di centro- destra che ha determinato l’istituzione di una Commissione di indagine e d’inchiesta mai terminata, a causa di una precisa volontà del suo presidente T.

Renzi (PPI). Crediamo al di là della politica gridata, i Rignanesi abbiano chiaro chi è e qual è la vera opposizione da sempre a Rignano Sull’Arno, a riguardo ne parlano gli atti comunali e la cronaca. Credo, sia abbastanza chiaro che individuato il capo- espiatorio, i giochi sull’area ex- cementificio ritornano alla normalità come antecedentemente il 1999. Nel frattempo nel Piano di recupero urbano dell’ex- cementificio si è trasformato 2.000 Mc di turistico- recettivo in residenziale, senza che l’amministrazione comunale abbia protocollato agli atti un lavoro commissionato dalla Baldassini e Tognozzi ad una fantomatica ditta molto vicina all’area politica di centro sinistra riguardante l’area turistico- ricettiva. E’ per questo , che un osservazione protocollata in data odierna (29.01.2002) dal gruppo Polo per le Libertà al Piano di Recupero area ex- cementificio vuole riportare chiarezza e trasparenza su tutti giochi e giochetti che i vari comitati di turno hanno perpetrato".

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