Manifestazione dei professori universitari: anche Martini al corteo contro il Governo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2002 23:03
Manifestazione dei professori universitari: anche Martini al corteo contro il Governo

"Alexis de Tocqueville diceva che nei paesi democratici le persone non possono fare a meno di un forte potere giudiziario e della libertà di informazione -annuncia Claudio Martini, presidente della Giunta regionale toscana- Questa è la citazione con cui si apre l’appello firmato dai 92 docenti universitari fiorentini che giovedì manifesteranno in piazza. E questa irrinunciabile necessità è oggi minacciata da alcune scelte del governo, che nelle ultime settimane si è reso protagonista di una preoccupante escalation nello scontro fra potere politico e potere giudiziario, e che fra poche settimane, con il rinnovo del consiglio di amministrazione della Rai, prenderà possesso della quasi totalità dei mezzi di informazione.

Ecco perché ho deciso di partecipare anch’io, a titolo personale, alla manifestazione contro gli attacchi mossi alla democrazia dal governo di centro destra. Aderisco con convinzione all’appello dei docenti, e mi auguro che tanti cittadini facciano lo stesso".
Il Gruppo consiliare DS di Palazzo Vecchio, riunitosi ieri comunica la propria adesione convinta all'appello sottoscritto da numerosi docenti dell'Ateneo fiorentino con cui viene richiamata l'attenzione della cittadinanza sui rischi per il tessuto e le istituzioni democratiche determinati da alcune azioni del Governo Berlusconi, nonché per lo stesso conflitto di interessi che coinvolge il Presidente del Consiglio e diversi Ministri:
«Il Gruppo DS ritiene significativo che questo richiamo venga direttamente da noti e apprezzati docenti, e auspica che tale appello e la mobilitazione democratica che sollecita trovino largo e immediato ascolto in città, segnando un primo momento di riflessione critica diffusa capace di invertire quella sorta di indifferenza che sembra essere calata su larga parte dell'opinione pubblica italiana.

Il Gruppo DS ricorda come non da oggi abbia segnalato pubblicamente i tratti autoritari e illiberali dell'attuale maggioranza che sostiene il Governo Berlusconi. Già all'indomani del secondo turno delle elezioni amministrative della primavera 2001 e del vertice dei G8 di Genova, il Gruppo DS approvò documenti molto chiari a questo proposito. Tuttavia, le iniziative, i proclami, le prese di posizione, i concreti provvedimenti della destra attualmente al Governo stanno certamente andando al di là delle nostre iniziali valutazioni.

E' giunto il momento di una mobilitazione generale, di una denuncia forte, capace di mettere il Governo di fronte alle proprie gravi responsabilità. Per questi motivi i consiglieri comunali del Gruppo DS di Palazzo Vecchio parteciperanno alla manifestazione del 24 gennaio da Piazza San Marco a Piazza San Firenze. Per questi motivi il Gruppo DS auspica una più incisiva, vasta e unitaria ripresa dell'iniziativa politica di opposizione da parte di tutte le forze democratiche e della società civile: sono in gioco i valori fondanti della nostra nostra democrazia, dello stato di diritto, delle libertà civili».
Anche il gruppo dei Comunisti Italiani ha aderito alla manifestazione per la giustizia, organizzata dai professori universitari, che si terrà giovedì prossimo a Firenze.

«E’ una manifestazione molto opportuna, alla quale aderisce tutto il partito - ha commentato il consigliere Luca Pettini - e che va a colmare un vuoto di iniziativa politica da parte delle forze di opposizione. Su un tema così delicato come quello della giustizia il nostro segretario Oliviero Diliberto era intervenuto più volte sottolineando i rischi che stanno correndo la democrazia e lo stato di diritto nel nostro paese». «E’ poi importante - ha concluso il consigliere dei Comunisti Italiani - che dal mondo della cultura, con questa iniziativa, parta anche un appello per la difesa del mondo lavoro e per la soluzione del conflitto di interessi.

Da giovedì si rafforzerà l’opposizione al governo Berlusconi».
«In democrazia è ovvio che ogni cittadino goda, come tale, dell’elementare diritto a manifestare contro qualsiasi governo e, come appartenente ad una certa categoria di lavoratori, a scioperare od attivarsi con i colleghi per tutte le questioni collegate al proprio contratto. A Firenze invece siamo di fronte ad un gruppo molto selezionato di lavoratori, i professori universitari, che, come tali, manifestano non per problemi legati all’Ateneo ma invitano la cittadinanza a “costruire insieme l’opposizione al governo Berlusconi”».

Lo ha detto il Vicepresidente Consiglio Comunale Graziano Grazzini. «L’Università - ha puntualizzato Grazzini - è da sempre luogo di elaborazione e confronto culturale, farla diventare terreno di scontro politico-partitico è tentazione tipica di organizzazioni studentesche. I docenti intrattengono di solito relazioni politiche e di supporto culturale, talvolta di vera e propria militanza personale, ma non è certo loro prerogativa mobilitarsi in funzione filo od antigovernativa». Secondo il Vicepresidente del Consiglio comunale «le considerazioni molto equilibrate del rettore Marinelli, sono evidentemente cadute nel vuoto.

Quando poi si parla di “attacchi alla democrazia” bisognerebbe almeno riconoscere che è il governo in carica non è conseguenza di golpi militari o ribaltoni parlamentari ma legittimato dal libero voto dei cittadini, ancorché l’obiezione venga da persone molto colte e il voto sia viceversa universale». «Non mancano certo le occasioni, nazionali o locali, per chi vuol partecipare a manifestazioni promosse da associazioni, sindacati o partiti per protestare contro chicchessia - ha concluso Grazzini - in questo modo si crea un precedente davvero insidioso.

L’istituzione Ateneo è patrimonio di tutti, che un gruppo la strumentalizzi per propri fini questa è la vera distorsione».

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