Il Diario di Anne Frank al Teatro Verdi di Pisa martedi' 22 gennaio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2002 17:38
Il Diario di Anne Frank al Teatro Verdi di Pisa martedi' 22 gennaio

Dopo lo scoppiettante Eduardo al Kursaal, sarà di scena al Teatro Verdi martedì 22 gennaio ore 21, con replica mattutina il 23 gennaio riservata alla scuole, IL DIARIO DI ANNE FRANK, di Frances Goodrich e Albert Hackett, nuovo adattamento di Wendy Kesselmann, traduzione di Paolo Collo e Alessandra Serra, prodotto da Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi in collaborazione con la Comunità Ebraica di Firenze. Nel progetto Toscana Spettacolo, su proposta e in collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo, Il Diario di Anne Frank è inserito nel panorama delle iniziative promosse dalla Regione Toscana in occasione della Giornata della Memoria nell’ambito del programma “La Toscana contro il razzismo di ieri e di oggi”.
Valentina Arru, Amerigo Fontani, Roberto Posse, Stefano Gragnani, Alessandra Bedino, Monica Bauco, William Pagano, Elena D’Anna sono gli interpreti di questa storia- momenti nell’esistenza clandestina condotta in una soffitta di Amsterdam da un gruppo di ebrei per sottrarsi alla deportazione- ormai ben tristemente famosa in tutto il mondo. “Un nuovo allestimento teatrale del diario non può che partire da qui:- annota il regista Stefano Massini- ogni distacco deve essere abolito, il velo del tempo immediatamente rimosso, la rassicurante remota dimensione del "bianco e nero" trasformarsi nei vivi nitidi colori di una realtà presente, attuale, indiscutibilmente autentica.

Soltanto allora il teatro potrà rivelarsi una spietata macchina del tempo, capace di proiettare il pubblico fra le squallide pareti di una anonima soffitta nel centro di Amsterdam, tra i soffocanti stenti di otto vite umiliate, annullate, azzerate, disperatamente appese al labile filo di speranze negate. Soltanto allora il diario di Anne cesserà di essere un documento storico per riaccendersi nel suo incendio di rabbie, passioni, incubi e desideri, fragili sussurri e grida disperate”. E’ impossibile non riflettere continuamente sulla disumanità e sull’orrore, ed il regista lo fa proiettando ogni tanto su un velo di tulle trasparente immagini di repertorio, e lasciando che al finale si alzi lacerante il Canto della Memoria di Moni Ovadia.

Le scene di questo eccellente sono firmate da Mirco Rocchi, i costumi da Joanka Micol Medda, il disegno luci da Alfredo Piras, montaggio e produzione video di Alessandro Brandi. Un appuntamento assolutamente da non perdere: la replica matinèe gia esaurita, biglietti ancora disponibili per la serale, in prevendita al Botteghino del Teatro con prezzi che variano dai 18,08 euro (35.000 lire) agli 7,75 euro( 15.000 lire).

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