Beati i tempi di Peppone e don Camillo.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2002 15:52
Beati i tempi di Peppone e don Camillo.

Bufera sul parroco di Rignano sull'Arno che ha partecipato a una manifestazione pro-Palestina tenuta alla Casa del popolo di Rignano.
"Siamo arrivati al colmo- afferma il consigliere azzurro di Rignano F. Forni- non esiste più pudore né tantomeno equilibrio e buonsenso. A più riprese mi sono “morso la lingua” per non dovermi cimentare in dichiarazioni arditamente salaci, non ultimo l’autorizzazione a celebrare una festa di partito all’interno dell’area parrocchiale che notoriamente dovrebbe essere adibita ad iniziative legate al culto.

Nell’occasione fui costretto secondo coscienza a lasciare il mio incarico d’amministratore all’interno del Consiglio pastorale, ovviamente dopo aver esternato tutte le mie perplessità riguardo a tale atteggiamento, a mio avviso non consono a chi è delegato a gestire con equità ed equilibrio l’intera comunità religiosa di Rignano Sull’Arno."
"Credo- afferma Forni- che partecipando presso la casa del popolo, alla presenza di tutti i partiti che fanno capo alla sinistra uliviana e non, Don Giovanni si sia senza mezzi termini schierato politicamente, lasciando oggettivamente l’amaro in bocca a chi ancora crede sia un luogo di missione ed evangelizzazione e l’equidistanza dovrebbe prevalere su quei ruoli dove il laico è chiamato ad esprimersi. Partecipando alla manifestazione pro- Palestina il prete di Rignano S.Arno a ridosso delle elezioni in nome della parrocchia (ci piacerebbe sapere in quale misura questa è stata coinvolta) di Rignano S.Arno, si schiera politicamente e diventa l’ennesimo cespuglio dell’ulivo Rignanese. Noi moderati di centrodestra- conclude F.Forni- ci sentiamo traditi da chi dovrebbe rimanere al di sopra delle parti soprattutto in un momento che ci vede, dopo l’attacco terroristico del 11/09 u.s.

dei fondamentalisti islamici ai paesi democratici occidentali, preoccupati e in seria riflessione su quello che accadrà nel prossimo futuro. Siamo fortemente allineati contro il terrorismo, per plaudire quei paesi canaglia, come parte della Palestina che ancora protegge e alimenta terroristi di tutte le specie. Grande è la nostra responsabilità, che ci fa riflettere e pensare ancora di più in questi momenti che chi rappresenta la chiesa debba pensare come uomo di culto, solo ed esclusivamente alla salvezza e alla guida delle anime e delle tante pecorelle smarrite e non pentite soprattutto a sinistra. Dopo questa riflessione verrebbe spontaneo pensare che forse questo tipo di preti si meriterebbero di coabitare con una bella moschea nei paraggi, ma la ragione ci conforta e ci dice, che forse per il pensiero e la posizione di pochi, non vale la pena turbare e mettere in subbuglio l’intera comunità."

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