Targhe alterne: ossido di carbonio e benzene a -10 per cento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2001 18:16
Targhe alterne: ossido di carbonio e benzene a -10 per cento

Nei sei giorni di sperimentazione targhe alterne, a Firenze è diminuito l’inquinamento atmosferico: nelle ore in cui era in vigore il provvedimento, la riduzione media dell’ossido di carbonio e del benzene è stata del 10,8 per cento, con una punta massima del 27,4 per cento fra le 14 e le 15. A rendere ufficiali questi dati è una relazione dell’Arpat (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale) trasmessa al vicesindaco Graziano Cioni e all’assessore Vincenzo Bugliani. “Un provvedimento che porta questi risultati, con una tale significativa riduzione degli agenti inquinanti primari – dice Daniele Grechi dell’Arpat – non è davvero usuale: basta pensare che il progresso tecnologico ha portato simili progressi in anni di tempo”.

In particolare, la stima della variazione dei livelli di inquinamento da parte dell’Arpat è stata fatta confrontando le concentrazione medie orarie nelle stazioni Gramsci, Rosselli e Ponte alle Mosse nei giorni di targhe alterne (i mercoledì e i venerdi dal 28 novembre al 13 dicembre) con i giorni di martedì e venerdì dello stesso periodo. “Pur trattandosi di una stima preliminare – si legge nella relazione – possiamo concludere che il provvedimento adottato ha prodotto la riduzione degli inquinanti primari, nelle ore di applicazione delle restrizioni, nell’ordine dei valori attesi, e proporzionali all’effettiva riduzione di traffico”.

Mentre erano in vigore le targhe alterne la riduzione media dei volumi di traffico è stata infatti dell’11,2 per cento. La concentrazione degli altri agenti inquinanti, ovvero polveri fini e biossido di azoto, non è stata effettuata perché si tratta di misurazioni che vengono fortemente influenzate dalle condizioni climatiche, ed hanno bisogno di molti più giorni di rilevazioni. “Credo che questi dati non abbiano bisogno di grandi commenti – afferma il vicesindaco Graziano Cioni - Posso solo dire che dopo il 2 e 3 gennaio, ultimo appuntamento previsto per le targhe alterne, io e Bugliani proporremo di continuare la sperimentazione.

Ribadisco che questo non può essere considerato un provvedimento strutturale. Ma è comunque una soluzione ‘transitoria’ che migliora la qualità della vita dei cittadini su diversi fronti: meno inquinamento, traffico più fluido, meno auto in circolazione, meno stress per gli automobilisti”. E tutto questo, sottolinea Cioni, senza aver provocato disagi veri a nessuno. “Abbiamo dato a tutti la possibilità di muoversi quando era davvero necessario: a chi lavora, a chi va all’ospedale, a chi va a prendere i bambini a scuola.

Tant’è vero che il traffico non è diminuito del 50 per cento, ma del 10-13. Una percentuale che però è bastata a portare questi risultati positivi: crediamo proprio che valga la pena continuare”.
I risultati sono dunque positivi dal punto di vista dell'inquinamento, anche se, c'è da temere, solo per quanto riguarda le aree di rilevazione, cioè la parte di città dove si trovano le stazioni dell'ARPAT. Se ci si spostasse invece nelle zone periferiche di Firenze, in particolare nelle vicinanze dell'Autostrada del Sole sarebbe sensibile l'aumento dei dati inquinanti, in connessione con l'incrementata percorrenza provocata dal divieto in città.
Ma sopratutto, se l'inquinamento è davvero diminuito, con vantaggio per la salute dei cittadini, perché Cioni ha sospeso il provvedimento in questi giorni di shopping? Alla vigilia di Natale non dovremmo essere tutti più buoni?

In evidenza