Il ritorno sulle scene fiorentine per Ani DiFranco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2001 21:30
Il ritorno sulle scene fiorentine per Ani DiFranco

La folk-singer americana sarà in concerto martedì 4 dicembre – ore 22, ingresso 36.000 lire - al Tenax, per una serata all’insegna del rock d’autore. Folksinger dall’attitudine punk, role model per migliaia di ragazze, titolare di una label discografica, cover girl per i magazine d’oltreoceano, la popolarità di Ani DiFranco è cresciuta a dismisura, fino a rendere stretto il vestito di artista indie che l’artista si è cucita addosso. Sul palco del Tenax proporrà il suo nuovo doppio album Revelling/Reckoning, oltre ai successi del recente passato.

In pochi anni di carriera, Ani DiFranco è diventata una sorta di “caso” commerciale e culturale nel campo della canzone d’autore americana. Nata nel 1970 a Buffalo, nello stato di New York, dove e’ tuttora fissato il suo quartier generale, Ani DiFranco fin da ragazzina manifesta un grande interesse per la musica e appena ventenne debutta con un album a suo nome, prodotto da un’etichetta che lei stessa ha fondato, per garantirsi la massima autonomia artistica. Il disco e’ tutto centrato su proprie composizioni, scelte tra le cento e passa canzoni che Ani aveva scritto nell’adolescenza trascorsa nella fattoria dei genitori.

Ani DiFranco si segnala per il suo piglio originalità, per la forza e la radicalità dei suoi testi, che la vedono particolarmente vicina al circuito femminista e al movimento di liberazione delle donne. Con il tempo Ani elabora e articola il suo linguaggio espressivo e, se all’inizio mi presenta nei club e nei college accompagnandosi soltanto con la chitarra, dopo l’uscita dei primi dischi si uniscono valenti musicisti come la bassista Sara Lee e il percussionista Andy Stochansky. Anche gli spazi in cui esibirsi si ampliano, per ingaggi in teatri di media-grande capienza.

Nonostante la sua popolarità si amplifichi e il successo le arrida anche sul mercato, Ani conserva tecnicamente la sua struttura produttiva, occupandosi personalmente dei vari passaggi, dal merchandising alle copertine dei dischi, dalla realizzazione dei video alla gestione della tournée: tutto fa capo agli uffici della Righteous Babe Record, etichetta con sede a Buffalo. Soprattutto nei concerti dal vivo si riesce i catturare la grinta e la carica emotiva dell’artista e a suggello delle performance offerte sul palcoscenico, ecco nel 1997 un doppio album, “Living in a clip”, improntato alla linearità e a una sanguigna comunicativa: una formula che ha suggerito ad alcuni critici la definizione di «fo]k-punk”.

Capace di alternare spigoli e durezze alla semplice melodia, la rabbia urbana alla poesia delle sue radici, Ani DiFranco e’ un personaggio di punta per la nuova generazione di quella canzone di protesta che nella storia degli Stati Uniti vanta un passato autorevolissimo, da Woody Guthrie a Bob Dylan, che in segno dì stima l’ha chiamata come supporter nel suo tour americano del 1997. Nel febbraio ‘98 esce “Little Plastic Castle”’ e, subito dopo, Ani e’ in Italia per una serie di live per MTV e TMC2 che ottengono uno straordinario successo di critica e pubblico.

Sempre in prima linea nell’impegno sociale, Ani DiFranco partecipa in estate al concerto contro la pena di morte a fianco dei Pearl Jam e di Tom Waìts. Il ‘99 e’ un anno particolarmente intenso per Ani DiFranco. A gennaio pubblica il nuovo album “Up up up up up up”, poi collabora con Utah Philips per “Fellow Workers” (giugno’99) e a novembre ha già pronto un altro, strepitoso, album: ‘To the Teeth” che vede la presenza di Prince in uno dei brani. Subito prende il via un tour europeo che tocca anche l’Italia a fine novembre con 2 concerti esauritissimi a Genova e a Torino.

A maggio 2000, Righteous Babe Records, l’etichetta discografica di Ani DiFranco pubblica l’album tributo a Woody Guthrie “Til we outnumber ‘em”, contenente la registrazione di un concerto tenutosi alla Severance Hall di Cleveland nel settembre ’96. Prestigiosi i nomi che vi compaiono: Bruce Springsteen, Billy Bragg, Arlo Guthrie, Country Joe Mc Donald, Indigo Girls, Rambling Jack Elliott, Tim Robbins, oltre alla stessa DiFranco. A luglio viene pubblicato l’Ep “Swing Set” con quattro brani inediti oltre al brano “Swing” in versione radio e album (da “To the teeth”).

Inediti sono le rivisitazioni di tre brani di cantautori amatissimi da Ani: “Hurricane” di Bob Dylan, “When I’m gone” di Phil Ochs e “Do Re Mi” di Woody Guthrie, registrata con Gillina Welch (Almo Sounds), oltre a una nuova verisone di “To The Teeth”. E poiché Ani DiFranco predilige il contatto diretto con il pubblico, e’ nuovamente in tour nell’estate 2000: in Italia tiene cinque grandiosi concerti, toccando per la prima volta anche il Sud del Paese (a Milano suona anche alla prestigiosa rassegna musicale Festival di Villa Arconati, a Salerno nella bellissima cornice dell’Arena del Mare).

Nel gennaio e febbraio 2001 è nuovamente in Europa per una lunga serie di concerti. Ani appare anche in Tv al Roxy Bar di Red Ronnie. Il 10 aprile 2001 viene pubblicato il nuovo album “Revelling Reckoning”, un doppio cd con 28 brani inediti e, dal 30 novembre 2001, S4 distribuisce sul mercato italiano 3 album degli esordi “Imperfectly”, “Like I said” “Out of range”, rendendo così reperibile anche nel nostro Paese l’intera discografia della songwriter americana. E’ annunciata tra la metà di.

novembre e primi di dicembre la nuova tournèe europea di Ani DiFranco.

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