Astensione dal lavoro dei medici di base e degli addetti alle pulizie delle Fs il 5 novembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 novembre 2001 09:49
Astensione dal lavoro dei medici di base e degli addetti alle pulizie delle Fs il 5 novembre

FIRENZE- Il 5 novembre prossimo si asterranno dal lavoro i medici di base e quelli della continuità assistenziale (delle guardie mediche) aderenti al sindacato Snami. Lo rende noto - in linea con le disposizioni dettate dal Ministero della Sanità, che chiede di dare la massima informazione ai cittadini in caso di sciopero - l'assessorato al diritto alla salute della Regione Toscana. E' stata la stessa Regione a firmare un accordo integrativo con i rappresentanti dei medici. Secondo l'accordo i medici di base aderenti allo Snami sono tenuti a garantire le visite domiciliari a carattere di urgenza, senza alcun onere per gli assistiti, mentre potranno sospendere l'attività ambulatoriale.

Per ciò che riguarda l'adesione allo sciopero dei medici delle guardie mediche che aderiscono allo Snami, questa avverrà il 5 novembre dalle 20 alle 22. Secondo quanto previsto dall'accordo integrativo regionale, le Aziende Usl garantiranno la copertura di almeno il 70% delle postazioni di guardia medica.
Lunedi' prossimo 5 Novembre e' stato confermato anche lo sciopero di 48 ore degli addetti alle pulizie delle Fs.
"Abbiamo ancora negli occhi le immagini di cosa hanno combinato i dimostranti nelle stazioni Termini di Roma e Santa Maria Novella di Firenze -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- Cosi' come abbiamo ancora in mente l'inerzia delle forze dell'ordine a far si' che le stazioni non si trasformassero in dei letamai, e la stessa inerzia nell'impedire che i dimostranti bloccassero il traffico ferroviario per diverse ore, trasformando gli ignari passeggeri in ostaggi di persone che non trovano di meglio che rivendicare la presunta violazione di loro diritti facendone pagare il prezzo ad altri.
In entrambi i casi, quelli romani e quello fiorentino, abbiamo chiamato in causa i rispettivi Prefetti in quanto responsabili politici sul territorio di cio' che il Governo deve garantire ad ogni cittadino, primo fra tutti l'ordine pubblico.

Al di la' del silenzio (Roma) o della deresponsabilizzazione rispetto al controllo degli eventi (Firenze), non abbiamo raccolto altro. Mentre abbiamo raccolto, per esempio a Firenze, la preoccupazione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil (nel nome dei quali i dimostranti si sono impossessati delle stazioni insudiciandole), che hanno ammesso che la situazione gli e' sfuggita di mano e che non e' nelle loro intenzioni manifestare per i contratti in questo modo.
Questi sono i fatti, e questa e' la situazione in cui ci apprestiamo a subire il nuovo sciopero.

Tutti lo sanno, e ognuno ha un suo ruolo, che non puo' essere eluso, approfittando del fatto che l'anello finale della catena economica -il consumatore- e' abituato a farsi mettere i piedi in testa e vive in una sorta di rassegnazione rispetto al fatto che un treno non si sa mai quando parte, se parte e quando arriva, oltreche' se arriva.
E' evidente che ci rivolgiamo anche a chi partecipera' a questo sciopero, perche' capisca che ogni consumatore che subisce un disagio per un suo problema, e' una possibilita' in meno di avere quei rapporti sereni e civici che, abitualmente, portano alla soluzione dei problemi.

Non solo, ma se chi sciopera cerca un alleato, non potrebbe che trovarlo in chi usufruisce dei suoi servizi, perche' il consumatore/utente e' in grado di apprezzarli quando ci sono e sono fatti bene, ma nello stesso tempo e' in grado di comprendere e di esprimersi quando ci sono dei problemi per cui non ne puo' usufruire, ma non certamente quando deve essere lui a pagare in vece di chi ha il problema che sta in quel momento rivendicando.
Che ognuno faccia la sua parte, ricordandosi che se si vuole vivere in una societa' civile, e' con metodi civili che bisogna costruirla, anche e soprattutto nei momenti piu' difficili".

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