Teatro della Pergola: il 5 e 6 ottobre (ore 20.45) Brecht, Ici et Maintenant di e con Hanna Schygulla

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2001 00:51
Teatro della Pergola: il 5 e 6 ottobre (ore 20.45) Brecht, Ici et Maintenant di e con Hanna Schygulla

Programma della serata: Kurt Weill, Die Morität von Mackie Messer (L’opera da tre soldi), Kurt Weill, Bilbao Song, Hanns Eisler, Wiegenlied n. 4, Hanns Eisler, Von der Freundlichkeit des Welt, Hanns Eisler, Falladah, Hanns Eisler, Kälber Marsch, Hanns Eisler, Das Lied von klainem wind, Kurt Weill, Surabaja Johnny, Kurt Weill, Barbara Song, Kurt Weill, Ballade von der sexuellen Hörigkeit, Kurt Weill, Seeräuber Jenny, Hanns Eisler, Nanna’s Lied, Hanns Eisler, Mutter Beinlein, Kurt Weill, Matrosen Tango
L’eredità brechtiana è centrale nella cultura contemporanea e lo stesso destino è riservato anche allo straordinario repertorio musicale dello scrittore di Augusta.

Hanna Schygulla si allinea quindi con il suo Brecht ici et maintenant a una lunga serie di straordinarie interpreti di questo repertorio, a partire da una riflessione sul ruolo dell’autore de L’opera da tre soldi nella sua vita. Scrive infatti l’attrice-chanteuse: “nessun altro poeta del XX secolo ha lasciato altrettante tracce in me e può trattarsi di frasi intere o solo di parole, di accenni di canzoni, di frammenti di versi, di briciole di racconti, di pezzi delle sue pièces che entrano ed escono dalla gabbia socchiusa della mia memoria, come piccioni viaggiatori che portano messaggi da un tempo all’altro”.

Come già nei precedenti recital con Jean-Marie Senia ogni canzone diventa un dramma minimale, momento nodale di una drammaturgia di situazioni. Nella scaletta sfilano songs celeberrime e altre meno note; in un momento in cui “i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più numerosi … ci si ricorda di un certo Bertolt Brecht là e ieri o… qui ed ora?”.
Hanna Schygulla, nata a Katowice in Polonia, studia lingue e recitazione a Monaco e collabora con Rainer Werner Fassbinder in teatro a partire dalle stagioni dell’antitheater alla fine degli Anni ’60 e in cinema dal primo lungometraggio del 1969, L’amore è più freddo della morte, al 1974, tra l’altro ne Le lacrime amare di Petra von Kant e Effi Briest e poi in seguito dal 1978 con opere come Il matrimonio di Maria Braun e lo sceneggiato Berlin Alexanderplatz.

Ha recitato in film di Marco Ferreri (Storia di Piera), Amos Gitai (Berlin-Jerusalem). Jean-Luc Godard (Passion), Carlos Saura (Antonietta), Volker Schlöndorff (L’inganno), Ettore Scola (Il mondo nuovo), Margarethe von Trotta (L’amica) e Wim Wenders (Falso movimento). Da alcuni anni è attiva come chanteuse e opera con musicisti come Jean-Marie Senia, David Lynx, Markus Stockhausen e Roberto Tricari.

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