"La strada del vino Monteregio di Massa Marittima" ha il suo Museo a Roccastrada

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2001 15:41

Si è inaugurato oggi, a Roccastrada, il Museo della Vite e del Vino. Racchiude in sé preziosi "gioielli" che raccontano la storia e le tradizioni dell'attività vitivinicola che ha caratterizzato la nostra terra fin dall'antichità. Lo stesso ambiente che lo ospita è una "perla". Il Museo, infatti, è stato allestito in un palazzo del centro storico i cui spazi imponenti e le gallerie scavate nella roccia ne fanno il luogo ideale per questa destinazione. Notevole, inoltre, è stato il lavoro dei professionisti, tutti di comprovata esperienza nel settore, a cui il Comune di Roccastrada, su richiesta della stessa Regione Toscana, ha affidato la progettazione degli interventi di recupero dell'edificio, degli arredi e dell'allestimento museale.

In particolare è stata eccellente la scelte dell'architetto Camilli di procedere ad un restauro conservativo dell'antica cantina che ospita il Museo lasciando il più possibile in evidenza le tracce delle varie ristrutturazioni. Interessanti sono le tinteggiature e le decorazioni che sono state ritrovate sotto l'intonaco più recente, le parti in roccia viva, il pozzo presente nell'attuale antibagno, la terrazza panoramica e la grotta scavata nella roccia al piano sottostrada con una volta a botte in mattoni.
I visitatori del Museo della Vite e del Vino entrando troveranno, al piano terra, una sala reception da cui parte un lungo corridoio con tre nicchie espositive per parte, poi la zona per la degustazione dei vini delle aziende agricole locali e la terrazza.

In questa parte del Museo sono stati collocati pannelli espositivi con testi esplicativi e immagini ricavate da vecchie foto, da stampe e quadri antichi con soggetti ispirati al vino e alla vendemmia, da registri e censimenti della popolazione da cui emerge la realtà contadina della zona. All'interno dei pannelli fanno mostra di sé oggetti di uso comune recuperati sul territorio. Scendendo al piano di sotto l'impressione è fortissima. Questa seconda zona museale è un'imponente galleria sotterranea scavata nella roccia, una cantina monumentale con una serie di botti per il vino.

Qui sono state posizionate gigantografie ed utensili dell'attività in miniera molto forte in passato nel territorio roccastradino e in molte altre zone della Maremma. In vetrina anche numerosi oggetti legati al vino quali bigonzi, un piccolo strettoio, bollitori, vecchie damigiane e bottiglie, tini, botti. Ci sono poi, anche, una serie di utensili che servivano alla lavorazione della pietra, quali mazze, scalpelli, abbeveratoi in pietra, un vecchio palo della vigna in pietra trachitica e lo stemma di Roccastrada scolpito nella pietra , un tempo sulla volta della porta di ingresso al paese vecchio.
Il Museo della Vite e del Vino, realizzato anche grazie al sostegno regionale e del Leader II, è un importante contributo che il Comune di Roccastrada ha voluto dare alla scelta fatta nel '98 di partecipare, nell'ambito di un più vasto progetto di valorizzazione del territorio comunale, delle sue emergenze e delle sue produzioni tipiche, all'Associazione "Strada del vino Monteregio di Massa Marittima".
Tutti gli utensili in mostra sono stati donati al Museo grazie al lavoro di ricerca dei volontari dell'ArcheoClub di Roccastrada.

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