Conti (Margherita): un dibattito sulla cultura in Consiglio Comunale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 agosto 2001 13:00
Conti (Margherita): un dibattito sulla cultura in Consiglio Comunale

Sui problemi della cultura a Firenze interviene il portavoce della Margherita, Gianni Conti. Dopo un’analisi della situazione, Conti chiede all’assessore Simone Siliani di farsi promotore di un dibattito generale in Consiglio Comunale.
Questo il testo della dichiarazione di Conti:
"Strana e assurda sorte quella di Firenze. Avvolta in una robusta ed estesa rete di presenze culturali che per decenni sono state invidiate da città e nazioni; culla per tradizione e per elezione di situazioni che fanno cultura, quando deve manifestarle in modo organico, raccordarle fra di loro, metterle a confronto, coniugarle per un progetto comune che dia della città un immagine che produce e diffonde cultura, non approda allo scopo.

La grande attesa degli enormi funzionali spazi della ex Manifattura Tabacchi di Piazza Puccini - almeno per ora - è andata delusa. Eppure quella della ex Manifattura era decisamente succulenta. Ma al di là delle scarse responsabilità dell’amministrazione comunale in questa vicenda, la priorità di acquisire nuovi spazi per rilanciare l’iniziativa culturale cittadina rimane una necessità inderogabile. Se guardiamo indietro nel tempo, da circa dieci anni si registra una scarsa attenzione alla cultura, alla ricerca mirata degli sponsor, alla coltivazione del mecenatismo; gli stanziamenti di ieri e di oggi sono sempre più ridicoli per la modestia: dieci volte meno di quanto disponeva l’Assessore Camarlinghi nei primi anni ottanta.

Apparentemente sembra che Firenze sia affetta da un male oscuro. La verità è un altra: in molti operatori pubblici del settore è diffuso il banale convincimento che l’attrazione secolare della città di Firenze possa colmare l’assenza di investimenti di richiamo con grandi eventi e rassegne. E i fiorentini? Dunque perdere il treno in fatto di cultura per Firenze è quasi un abitudine. I maligni dicono un vizio. Dopo le negative esperienze del Centro d’Arte Contemporanea di Rifredi che hanno rappresentato una sorta di Caporetto per tutti gli Assessori (compreso il sottoscritto) che si sono succeduti negli ultimi venti anni, sarebbe oltremodo necessario trovare il coraggio politico di ridiscutere - tutta la vicenda presente e futura - in Consiglio Comunale: il ruolo, la funzione e soprattutto, la gestione futura dell’incompiuta di Rifredi.

Potrebbe anche darsi che la causa dello stento sia all’origine dell’idea medesima, oppure della localizzazione troppo decentrata. Oggi, inseguire la costruzione del progetto attraverso il vecchio bando ci sembra più una seduzione per un opera edilizia che una certezza di realizzare un centro di produzione artistica, capace di decollare e raggiungere l’obbiettivo prefissato negli anni ottanta. Lungo discorso meriterebbe, inoltre, l’aspettativa del completo utilizzo di Palazzo Strozzi, sempre in bilico tra la voglia (legittima) di misurarsi con Parigi ed altre città europee ed il timore di incrementare i debiti accumulati nelle ultime gestioni delle iniziative svoltesi in questo prestigioso palazzo.

Tralasciamo la triste telenovela del Parterre ormai divenuto un caravan serraglio. Eppure, oggi, a Firenze c’è un immenso spazio per la cultura, c’è voglia di cultura. Dare un risposta non è facile si possono esprimere solo desideri. Ecco perché ci auguriamo che l’annunciato incontro con gli Stati Generali della cultura fiorentina, convocato dall’Assessore Siliani per il 7 di settembre sappia anche apprezzare lo sforzo delle Associazioni Culturali della città, e riscoprire che ognuna ha un suo patrimonio da offrire, da sviluppare e da promuovere.

E non sono patrimoni da poco. Purtroppo, hanno tutti un grave difetto: si ignorano. In secondo luogo, molto spesso, sono ignorate anche dagli enti pubblici. I Consiglieri della Margherita chiedono all’Assessore Siliani che dopo questo incontro illustrativo del programma del suo Assessorato, si faccia promotore di un dibattito in Consiglio Comunale".

In evidenza