Concorso internazionale di architettura al Parterre Open On Air

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2001 12:54
Concorso internazionale di architettura al Parterre Open On Air

Un successo oltre ogni più rosea aspettativa, quello riscosso dal concorso internazionale di architettura Idee Parterre Open On Air 2001 per la progettazione (architettura effimera) di una porta nell'area del Parterre in Piazza della Liberta a Firenze. Al concorso - promosso da BB.A-Architetti, Controradio e Le Nozze di Figaro con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Firenze - hanno risposto infatti oltre duecentocinquanta persone, per 80 progetti effettivamente in gara. Come da regolamento, la giuria presieduta dall’architetto Mario Preti (Presidente Ordine degli Architetti di Firenze) ha decretato le tre opere vincitrici: 1° classificato il progetto Zazà747 presentato dagli architetti Nicola Santini, Elisabetta Agostini, Jelena Zanchi, Marco Barone; 2° classificato il progetto Door003 presentato dagli architetti.Elisa Palazzo e Bruno Pilucca; 3° Classificato Area001 presentato dall’architetto Marco Pisati, da Geraldina Petronici e Lorenzo Hernan.

Inoltre la giuria ha deciso di segnalare altri quattro progetti e di selezionarne venti. Il progetto classificatosi al primo posto sarà realizzato per la prossima estate. Già da ora, comunque, all’interno del Parterre sarà realizzato l’allestimento visivo della porta come da opera vincitrice, oltre alla proiezione dei migliori progetti. Fino al 31 luglio, negli spazi espositivi del Parterre, sarà aperta al pubblico una mostra delle opere partecipanti al concorso. Ricordiamo che Idee Parterre Open On Air 2001 è un concorso internazionale ideato da BB.A-Architetti e promosso da Controradio e Le Nozze di Figaro con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Firenze per la progettazione (architettura effimera) di una porta nell'area del Parterre in Piazza della Liberta a Firenze.

Il tema si svolge tra comunicazione e architettura, tra l’evento e la città, tra reale e virtuale, tra presente e passato. Il bando di concorso prevede premi per i primi tre progetti (3/2/1 milioni).
IL PROGETTO VINCITORE: Zazà747
Questo è stato, non l’unico, ma quel progetto che più di ogni altro non ha tradotto formalmente l’idea di porta in portale, ma piuttosto, si è concentrato sull’atto di “attraversare”, sul concetto di “spazio di soglia” e non di “limite” sottolineando, attraverso un uso dell’acqua molto manierista, l’ambiguità eterna tra realtà ed illusione.

Il “muro d’acqua”, attraversabile, che nebulizza il confine, fino a ”scomparire nella dimensione temporale” e che diventa il luogo di un’immagine che c’è senza realmente esistere, ricorda molto l’angioletto ne “l’amor sacro e amor profano” di Tiziano che con la manina smuove le acque annullando un possibile specchio dove “rimirarsi” e comunque nega l’immagine riflessa come interfaccia del “reale”. Quindi il luogo dove avviene il rito del passaggio, dove i confini sfumano, che congiunge il sogno al reale diventa il luogo della continuità e del paradosso, uno spazio “tra le cose”, dove gli opposti ambiguamente coesistono.

Forse questa è una risposta, anche provocatoria, rispetto e tante architetture “muscolari”, e che pone l’attenzione sui significati non ovvi che possono essere impliciti nelle opere di architettura. La scommessa della commissione è stata quella di volare alto sperando che ci siano tutte le condizioni per poter portare a termine un progetto culturale che, tra le altre cose, rivaluti lo strumento del concorso pubblico come mezzo per affrontare quelli che saranno i grandi temi ambientali della nostra città che comunque saranno patrimonio comune e che dovrebbero essere oggetto di futuri concorsi dove sviluppare il dibattito culturale ed architettonico e fare grandi opere di interesse pubblico come nelle più antiche tradizioni della nostra città.

Per gli amanti del blues, quella di venerdì 20 luglio è sicuramente una data da cerchiare in rosso sul calendario.

Sul palco del Parterre di Firenze saranno di scena infatti Nick & Peaches, ovvero la band del chitarrista pistoiese Nick Becattini affiancata dalla vocalist americana Peaches. Un concerto che la critica ha definito come “uno degli spettacoli piu’ interessanti e originali apparsi quest’anno sulla scena blues italiana”. Chi li ha visti in azione ha potuto apprezzare le straordinarie doti di questa vocalist americana le cui interpretazioni vengono ulteriormente valorizzate dal grintoso chitarrista toscano, artista capace di trasmettere grandi emozioni con un sound da brivido caratterizzato da un fraseggio passionale e spigliato.

Nick e Peaches: combinazione artistica esplosiva ma anche espressione di grande talento e creativita’. Peaches e’ una vocalist straordinaria, dalla voce ricca e versatile, dotata di incredibile estensione. In soli cinque anni di attività Peaches ha inciso e collaborato con alcuni dei piu’ grandi nomi del blues e della musica nera americana: Taylor, Sugar Blue, Katie Webster, Lonnie Brooks e C.J. Chenier solo per nominarne alcuni. Recentemente ha inciso su Delmark Records “Ladies Blues Revue ’97 ” e su Blue Chicago Rec.

“Red Hot Mamas”, ed e’ considerata fra le voci piu’ importanti della next generation del blues. Nick e Peaches sono amici da molti anni, da quando entrambi lavoravano per affermarsi artisticamente nella dura e selettiva Chicago. “lei e’ stata una vera amica per me sin dai primi giorni in cui mi sono trasferito negli States a suonare” dice il chitarrista pistoiese. Peaches e Becattini hanno collaborato negli Stati Uniti in molte occasioni, sia in concerto sia scrivendo canzoni a quattro mani, dando vita a un proprio gruppo che si esibiva regolarmente a Chicago, arrivando finalista nel prestigioso concorso “Benson & Hedges Blues Search”.

Dopo l’esperienza americana Nick e Peaches sono rimasti sempre in contatto, ritrovandosi spesso “on stage” quando Nick ritorna nella citta’ ventosa. La scorsa estate ancora insieme per un intenso e importante tour che ha toccato numerose piazze italiane ed anche prestigiosi blues festivals lungo tutta la Penisola.
Approda sabato 21 luglio sul palco del Parterre il nuovo tour dei Soul & Energy, potente e dinamica formazione toscana devota al sound funk, rock e reggae. Una band composta da noti session-men del panorama toscano, abili nel riproporre i classici del rock e brani originali.

Sergio Montaleni é il cantante ed il chitarrista del gruppo: dopo varie esperienze e dopo un lungo soggiorno nel ‘95 a Chicago, in seguito a quel fenomeno musicale chiamato “acid jazz”, Montaleni realizza insieme alla band Mansueto il cd “Otello Happiness” per la nota etichetta Irma Molto Jazz. Il cd ha avuto successo in Italia e arrivera’ dodicesimo nelle chart inglesi. In seguito viene ingaggiato per il tour europeo “Get Fonky ‘95” dalla band Mister Thing, la più importante band funky-rap underground newyorkese.

L’artista pistoiese ha partecipato inoltre a numerosi tour e festival al fianco di artisti americani sia in Italia sia negli U.S.A., quali Sugar Blue-ex armonicista dei Rolling Stones-, Andy J. Forest-uno degli ambasciatori del blues in Italia-, Buddy Miles- batterista del leggendario Jimi Hendrix- e tanti altri ancora. Alla batteria siede invece Davide Malito: dopo alcuni anni di discografia e concerti rock con il gruppo Gift e con Roberto Rondelli (Ottavo Padiglione) fa esperienza come percussionista di musica improvvisata nel gruppo di teatro-danza Maline.

Suona al Belga Jazz Festival nel ‘92 con la formazione italo-belga Chinese Laundry e partecipa poi all’iniziale progetto solista di Luca Faggella, ora apprezzato cantautore livornese. Dal ‘93 inizia il capitolo blues che lo portera’ ad esibirsi ai piu’ importanti festival in Europa e negli States con artisti della fama di Pinetop Perkins e Carey Bell (membri della Muddy Waters Band), tanto per citarne alcuni. Poi gli anni del funk-soul al fianco di Dywane Thomas (attuale bassista di Zucchero) nei tour con Lannie McMillan, Rosita Still e Queen Ann.

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