Osservatorio ambientale anche per la variante di valico, mentre è prossimo il prosciugamento delle sorgenti di Moscheta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 luglio 2001 18:46
Osservatorio ambientale anche per la variante di valico, mentre è prossimo il prosciugamento delle sorgenti di Moscheta

FIRENZE “La Regione Toscana rinnova al ministro dell’ambiente Altero Matteoli la richiesta di istituire anche per la variante di valico un osservatorio ambientale nazionale”. Lo ha dichiarato l’assessore all’ambiente della Regione Tommaso Franci a seguito delle notizie, diffuse oggi dal ministro per le infrastrutture Lunardi, di un imminente avvio dei lavori. “Riteniamo assolutamente necessario – ha spiegato - che la realizzazione di un’opera così imponente sia costantemente seguita da un organismo dotato di adeguati poteri e che preveda la partecipazione degli enti locali; tale osservatorio dovrebbe essere in grado di vigilare sul rispetto delle prescrizioni connesse alla Valutazione di impatto ambientale e anche di valutare passo passo i problemi di tipo ambientale che possono insorgere in corso d’opera.

E’ importante, a nostro avviso, che si faccia tesoro, anche per la variante di valico, dell’esperienza accumulata con l’Alta velocità ”. “La Regione Toscana – prosegue Franci – ha inserito la richiesta di un Osservatorio ambientale per la variante di valico tra il pacchetto di proposte presentate nel corso della procedura di aggiornamento della Via che si è conclusa nel maggio scorso. Ma mentre tutte le altre proposte sono state accolte, quella relativa all’Osservatorio è rimasta inevasa.

Se ad agosto, come ha detto il ministro, si apriranno i cantieri, è necessario che, in tempi rapidissimi, si dia una risposta anche a questa richiesta”.
Le sorgenti storiche della Badia medievale di Moscheta, nel Sito di Importanza Comunitaria "Conca di Firenzuola", in provincia di Firenze, secondo le previsioni saranno "colpite e affondate" dal tunnel della TAV il prossimo agosto.
Nel notiziario "Comunità Montana informa - le nuove Linee veloci", che la Comunità Montana del Mugello ha prodotto "in collaborazione con TAV" (!) e ha diffuso nella valle a partire da marzo, compare un'intervista al sindaco di Firenzuola Renzo Mascherini dal titolo "Preoccupazioni per Moscheta".
Il primo cittadino del Comune nel quale si erano verificati i primi gravi danni ambientali già nell'estate del '98 (quando furono prosciugate in modo irreversibile le sorgenti che alimentavano gli abbeveraggi del bestiame e gli acquedotti di Castelvecchio e di Visignano, con moria di trote e crostacei), afferma testualmente: "Nel 1995, in conferenza di servizi, nessun impatto era previsto con le sorgenti di Moscheta".

E si dice giustamente preoccupato per la sorte del torrente Veccione, il fiume della valle d'Inferno, con acque incontaminate piene di gamberi e trote, biotopo di valore europeo, destinato ad andare in secca. Ma non c'è solo Moscheta, fa notare il sindaco: "Una situazione analoga riguarda la valle del Diaterna, valle altrettanto stupenda, con ottime prospettive di sviluppo legate al turismo ambientale, prospettive che invece possono essere compromesse dallo scavo della galleria di Castelvecchio, che drena acqua a monte, rischiando di far seccare il Diaterna".
"Riguardo eventuali previsioni di interferenza sulle sorgenti Felciaione e Moscheta (Comune di Firenzuola, valle del Torrente Veccione) che fossero presenti nei documenti progettuali", risponde il 12 marzo 2001 il responsabile della Sezione Grandi Infrastrutture di mobilità dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale, dr.

Stefano Rossi, "da verifiche effettuate, risulta che le due sorgenti erano considerate a probabile rischio di impatto nella relazione idrogeologica presentata in conferenza di servizi nel 1993. In successive fasi della conferenza di servizi (1995) è stata presentata una ulteriore relazione idrogeologica, dove si indicava la sorgente Moscheta come a possibile rischio di impatto, mentre per la sorgente Felciaione si indicava scarsa probabilità di interferenza". E aggiunge: "Si sono succeduti altri documenti progettuali, fra cui i più recenti (ottobre 2000, ndr) indicano entrambe le sorgenti come "ad alta probabilità di impatto"".

Collegamenti
In evidenza