Anche FI interviene sul mercato multietnico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 giugno 2001 17:17
Anche FI interviene sul mercato multietnico

Quali motivi hanno spinto il Sindaco a prendere la grave decisione di assumersi la piena responsabilità del mercato multietnico? E’ quanto chiedono di sapere il capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana ed il consigliere Raimondo Portanova. «Si tratta di una mancanza di fiducia nei suoi assessori? «C’è la volontà di interrompere la concertazione con le categorie? - hanno proseguito Cigliana e Portanova - non è possibile che il nostro sindaco si contraddica con i suoi affermati principi di partecipazione democratica.

Resta il fatto che ha accusato le categorie stesse di litigiosità e di interessi egoistici, in quanto prive di capacità progettuale». «Noi siamo ancora convinti - hanno sottolineato i due consiglieri di opposizione - che l’azione politica non possa assolutamente prescindere da una co-progettazione con tutte le forze sociali e con chi rappresenta realmente i lavoratori sul territorio, in questo caso Confcommercio e Confesercenti in primis. Quindi anche questa scelta politico-amministrativa del Sindaco appare repressiva e autoritaria.

Possiamo solo pensare che il Nostro abbia avuto una folgorazione notturna, un’idea luminosa, la soluzione miracolo che faccia tacere tutti e lo rivaluti - e ce ne sarebbe bisogno - davanti ai suoi concittadini. Solo che questi ultimi non vogliono questo tipo di mercato». «Restiamo in trepida attesa – hanno aggiunto Cigliana e Portanova - non vorremmo però, vista la ormai appurata carenza di luoghi fiorentini adatti ad accogliere il nuovo mercatino, che si affermasse l’ipotesi di piazza Santissima Annunziata o aree simili: gli anticipiamo a mezzo stampa - prima ancora del dibattito in Consiglio Comunale - il deciso no del gruppo di Forza Italia alla occupazione di piazze del centro storico.

Il Sindaco ben conosce le ragioni motivate di questa netta opposizione: e ben le conoscono i concittadini che - assieme ai turisti - vedono Firenze sempre più ridotta a un gran bazar, tra statue viventi, saltimbanchi, venditori di disegni e orologi, musicisti più o meno improvvisati, vu cumprà che giocano a nascondino con i vigili per proteggere la loro merce illegale». «Si dice che i tecnici stiano già da tempo preparando la “copertura giuridica” – hanno concluso Cigliana e Portanova - auspichiamo che finalmente i DS, rappresentati dal loro Sindaco, riescano a parlare di garanzie contro l’ illegalità, di norme per la sicurezza contro la microcriminalità e contro la manovalanza della macrocriminalità organizzata, di norme che garantiscano sulla provenienza e sui depositi della merce, sulla validità delle bolle di accompagnamento e dei documenti di import-export oltre che sulle licenze di vendita e sugli oneri fiscali.

Riferendoci anche alle dichiarazioni fatte dall’assessore Colonna in risposta ad una nostra interrogazione, secondo le quali l’amministrazione non è riuscita a tutt’oggi a condurre un benché minimo controllo sul lungarno della Zecca e Pecori Giraldi neppure sul numero stesso dei venditori oltreché sull’estensione dei gazebo, siamo convinti che questo governo di sinistra non ha le capacità di presentare un progetto equo, condiviso e condivisibile per un vero mercato multietnico. Forza Italia chiede che si ricrei nella città un nuovo clima di collaborazione solidale che contempli possibilità reali di integrazione e di sviluppo».

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