Domenici: "I Comuni in prima fila per festeggiare i valori repubblicani"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 giugno 2001 13:00
Domenici:

“L’intuizione del Presidente della Repubblica di tornare a dare valore di festa al 2 giugno è stata particolarmente felice”. Il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, anche nella sua veste di Presidente dell’associazione nazionale dei Comuni d’Italia (Anci), ha aperto le celebrazioni della festa della Repubblica con un ringraziamento a Carlo Azeglio Ciampi. “Il nostro paese ha faticato a ritrovare le ragioni di una comune appartenenza, nonché i valori condivisi – ha ricordato Domenici -.

Far tornare il 2 giugno un giorno di festa è stata una scelta utile e giusta, che consente a tutti i cittadini di riconoscersi in un’unica identità. In questo modo viene rivalutata l’idea di appartenenza a una patria comune. Una appartenenza non basata su un fatto naturale (come l’etnia, che tanti danni ha fatto in giro per il mondo e anche qui, vicino a noi), ma su un fatto culturale. Torna l’idea della virtù della repubblica, come appartenenza a una comunità pubblica, come partecipazione a un regime fatta di diritti, ma anche di doveri”.
Firenze, con la “Lezione di Storia” che si è svolta nel Salone dei Duecento ha voluto essere in prima fila nelle celebrazioni.


L’incontro promosso in collaborazione con l’ANCI e sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, è stato aperto dal saluto del sindaco e subito dopo Athina Cenci ha letto un testo di Piero Calamandrei, apparso sul nuovo Corriere della Sera il 9 giugno 1946. Uno scritto dedicato alla nascita della repubblica e che, non a caso, era intitolato: “Il miracolo della Ragione”.
Maurizio Viroli, dell’Università di Princeton e presidente dell’associazione mazziniani italiani, ha svolto la vera e propria lezione di storia, soffermandosi sui temi dell’idea repubblicana, con una prolusione su: ‘La Repubblica: un’ideale di libertà’.


“Con questa iniziativa – ha spiegato il sindaco – non abbiamo voluto solo ricordare il 2 giugno, ma abbiamo voluto sottolineare che i comuni sono la prima vera forma istituzionale del nostro paese. Un ruolo ben sintetizzato nello slogan dell’iniziativa: la festa della repubblica torna in città”.
Prima dell’incontro in Palazzo Vecchio, il sindaco ha partecipato alla deposizione di una corona al Monumento ai Caduti, in Piazza dell’Unità Italiana e, in Prefettura, alla consegna dei titoli di cavaliere.

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