Stamani un'azione di Greenpeace a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 marzo 2001 16:45
Stamani un'azione di Greenpeace a Firenze

Greenpeace ha organizzato oggi azioni dimostrative in una ventina di città italiane. Attivisti dell'associazione sono entrati nei supermercati etichettando prodotti che minacciano le foreste pluviali temperate della Columbia Britannica (Canada).
"Abbiamo chiesto a diversi produttori e rivenditori di astenersi dall'acquistare prodotti e materie prime provenienti da pratiche distruttive nelle foreste pluviali della Columbia Britannica. Alcuni ci hanno risposto positivamente, altri, come per esempio Sofidel, uno dei principali produttori di tissue (titolare per esempio dei marchi Regina, Delicarta, Nicky, Florex, Alis, Tiffany ed acquirente di tali cellulose), non hanno alla fine dato risposta positiva" ha commentato Sergio Baffoni, di Greenpeace.

"Ora ci rivolgiamo ai consumatori".
Gli attivisti hanno poi informato i consumatori, distribuendo materiale informativo ed apponendo cartelli nelle immediate vicinanze dei prodotti. Al di fuori dei supermercati hanno aperto striscioni. Le località coinvolte nell'operazione sono Milano, Como, Brescia, Trento, Verona,Vicenza, Bologna, Ferrara, Modena, Urbino, Livorno, Firenze, Roma, Ciampino (RM), Perugia, L'Aquila, Napoli, Salerno.
"I consumatori vogliono sapere, non vogliono contribuire ad un nuovo disastro ecologico" ha aggiunto Sergio Baffoni.

"L'Italia è il quarto importatore di cellulose dalla Columbia Britannica. Molte di queste cellulose, estratte da alberi centenari, e distruggendo un ecosistema unico al mondo, finiscono in prodotti come carta igienica, fazzoletti usa e getta, tovaglioli di carta."
L'iniziativa fa seguito ad una serie di operazioni condotte da Greenpeace in queste settimane, comprendenti il blocco di navi cariche di prodotti forestali in tutta Europa, iniziate proprio con l'abbordaggio lo scorso16 febbraio a Livorno, di una nave che trasportava cellulose canadesi contenenti fibre estratte distruggendo la "Foresta del Grande Orso".

La Foresta del Grande Orso, è l'ultima grande foresta pluviale temperata., che assicura un habitat a diverse specie minacciate di estinzione. Un ecosistema fortemente messo in pericolo dall'attività distruttiva di estrazione di legname, basata al 93% sull'abbattimento industriale a raso ("clearcutting"). L'Italia è il quarto importatore mondiale di cellulosa dalla Columbia Britannica, con importazioni annue pari a un valore che supera i 190 milioni di dollari. Greenpeace chiede a Delicarta e alle altre cartiere italiane di impegnarsi a non acquistare cellulosa proveniente dalla distruzione delle foreste originarie.

Le alternative ci sono e sono realizzabili. Proprio in questi giorni, su sollecitazione di Greenpeace, Coop Italia si è impegnata, con lettera a firma del Direttore Prodotti a Marchio, a certificare l’esclusione dai propri prodotti a marchio di cellulose provenienti da pratiche distruttive, e ad impegnarsi nella promozione di soluzioni alternative, quali l'incremento di carta riciclata con tecnologie pulite e l'esplorazione di adozione del sistema di certificazione FSC per prodotti in legno e in cellulosa.
"Un importante passo avanti per la salvaguardia delle per le foreste del mondo, ed un significativo segnale di responsabilita' da parte di un importate soggetto economico italiano".

Cosi' Greenpeace commenta la decisione da parte di Coop, di impegnarsi a certificare l'esclusione dai propri prodotti a marchio prodotti contenenti materie prime provenienti dalla distruzione delle foreste.
Greenpeace ha lanciato la campagna foreste in Italia lo scorso 16 febbraio, abbordando nel porto di Livorno la nave norvegese "Star Harmonia" carica di cellulose provenienti dalla distruzione delle foreste pluviali temperate del Canada. Da allora si e' rivolta alle aziende affinche', nel rifornimento di materie prime, adottino da subito politiche di rispetto delle foreste primarie.
Su sollecitazione di Greenpeace, Coop Italia si e' impegnata a:
· certificare l'esclusione dai prodotti a marchio Coop di cellulosa che contribuisce alla distruzione di foreste primarie ad alto valore di conservazione, come la Great Bear Rainforest in Canada, e in generale di cellulosa proveniente da pratiche distruttive,
· sensibilizzare i propri fornitori su questo problema affinche' estendano questo divieto sui prodotti a loro marchio,
· impegnarsi nella promozione di soluzioni alternative, quali l'incremento di carta riciclata con tecnologie pulite
· esplorare la possibilita' di aderire al sistema di certificazione FSC per prodotti in legno e in cellulosa.
Si tratta di un importante passo, che dimostra come sia possibile anche per chi opera nel mercato, unire valori etici, salvaguardia ambientale e affari, venendo incontro alla richiesta sempre piu' forte, da parte dei consumatori, di prodotti che non danneggiano l'ecosistema.

Ora Greenpeace chiede alle cartiere italiane, ai produttori ed ai distributori di impegnarsi a non acquistare cellulosa proveniente dalla distruzione delle foreste originarie. Una delle aree di produzione di cellulosa e' la Columbia Britannica, che ospita l'ultima grande foresta pluviale temperata. Molta di questa cellulosa estratta da alberi millenari finisce in fazzolettini, carta igienica, tovaglioli usa-e-getta. L'Italia e' il quarto importatore mondiale di cellulosa dalla Columbia Britannica, con importazioni annue pari a un valore che supera i 190 milioni di dollari.

Le scelte del mercato e dei consumatori italiani possono influire con forza nel processo di trattative attualmente in corso, ed aiutare a spingere verso una soluzione positiva di un conflitto ambientale che dura ormai da decenni.
Greenpeace sara' presente oggi in diversi supermercati italiani, con iniziative volte ad informare i consumatori sui prodotti che possono provenire dalla distruzione di preziose foreste ancestrali. L'iniziativa fa seguito ad una serie di operazioni condotte da Greenpeace in queste settimane, comprendenti il blocco in tutta Europa di navi cariche di prodotti forestali estratti con pratiche distruttive, iniziate proprio con l'abbordaggio della "Star Harmonia" lo scorso16 febbraio a Livorno.

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