Il futuro tecnologico del Vecchio continente è nell’energia pulita

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2001 21:17
Il futuro tecnologico del Vecchio continente è nell’energia pulita

Partono domani mattina, nell'Aula Magna del Rettorato dell'Università degli Studi di Firenze, i lavori della IV Euro-Conferenza sulle Turbomacchine.
Un nutrito numero di interventi caratterizzerà le quattro giornate fiorentine di studio. Oltre 200 progettisti in rappresentanza di 24 nazioni del Vecchio Continente. Un grande abbraccio, una volta tanto non solo ideale, fra gli Stati dell'Unione ed i Paesi del blocco orientale in nome della cooperazione senza confini.
Si tratta di fare il punto della situazione sulla competitività europea nei settori della progettazione e della realizzazione delle turbine e dei compressori nei campi aero-spaziale e della produzione energetica.
Molti gli argomenti in discussione.

Fra tutti, spicca il rapporto fra rendimento, risparmio energetico e compatibilità ambientale. Il futuro tecnologico del Vecchio continente è nell’energia pulita.
E' la prima volta che l'Euro-Conferenza viene organizzata in Italia. La scelta di Firenze non è casuale. La Toscana, grazie ad una solida tradizione nel settore progettazione, è riuscita ad imporsi facilmente come sede italiana di questa sessione biennale di studio. Inoltre l'intensa attività promozionale del professor Francesco Martelli del Dipartimento di Energetica "Sergio Stecco" dell'Università di Firenze, in qualità di rappresentante italiano nel Comitato Europeo del Congresso, ha permesso di fare il resto.
La giornata inaugurale della IV Euro-conferenza sulle Turbomacchine si concluderà con una cerimonia di benvenuto nello splendido Salone dei 500, in Palazzo Vecchio, alla presenza delle più alte cariche della Regione, della Provincia e del Comune di Firenze.

Presenti anche nomi storici dell’industria come Rolls Royce – Bmw, Fiat, Volkswagen e Nuovo Pignone che si riuniranno a Firenze dal insieme ai dipartimenti di progettazione e tecnica di oltre venti Università dell'intero Continente, per fare il punto della situazione sulla competitività dell'Europa nella realizzazione dei progetti legati alla produzione energetica e all'industria aero-spaziale.
Durante l'Euro-Conferenza, che viene organizzata in Italia per la prima volta - saranno presentate le più importanti novità nel campo della ricerca scientifica e verranno illustrati gli studi effettuati sulle recenti realizzazioni ingegneristiche che hanno fatto registrare consistenti incrementi di rendimento nel rapporto macchine e risparmio energetico e compatibilità ambientale.

Analizzando i dati sarà così possibile sapere a che punto si trova la crescente competitività europea nei confronti dei colossi americani e orientali, ma soprattutto si parlerà di ricerca e di come attivare maggiori risorse economiche che permettano di introdurre e mantenere più facilmente i giovani brillanti, nel circuito della ricerca internazionale, riuscendo nel contempo a costruire dei rapporti di integrazione sempre più consistenti con le Regioni dell'Europa dell'Est, valorizzando le loro esperienze.

La scelta di Firenze non è casuale perché la Toscana, grazie ad una solida tradizione nel settore progettazione, è riuscita ad imporsi facilmente come sede italiana di questa sessione biennale di studio. Infatti, il Dipartimento di Energetica "Sergio Stecco" dell'Università degli Studi di Firenze, ha assunto posizioni di rilievo in questo particolare comparto, negli ultimi anni. Grazie anche all'intensa attività promozionale del professor Francesco Martelli come rappresentante italiano nel Comitato Europeo del Congresso.
L'istituzione fiorentina vanta ormai numerose collaborazioni con importanti compagini societarie a livello mondiale del calibro di gruppi come la Rolls Royce-BMW, l'Ansaldo, la Skoda Energo-Volkswagen, la FiatAvio, la Nuovo Pignone e l'Enel.
L'intensa attività di ricerca svolta dall'istituto, ha permesso inoltre di costruire dei legami che si sono poi sviluppati attorno a modelli di studio che puntavano decisamente ad una visione europeista della ricerca stessa.

Le linee guida promosse dal professor Martelli, hanno permesso di lanciare sul mercato dei progetti che hanno contribuito in maniera evidente ad abbassare i tempi di realizzazione e la qualità della componentistica in settori vitali dell'economia mondiale come l'industria aero-spaziale e della produzione energetica. In quest'ottica, all'Euro-Conferenza di Firenze, parteciperanno anche i rappresentanti dell'industria aero-spaziale ed energetica del blocco dei Paesi dell'Est Europeo. E' la prima volta che in un contesto così importante, si vengono a trovare scienziati di tutta Europa.
Nelle sale della Scuola di sanità militare di via Venezia i duecento ingegneri, in rappresentanza di oltre venti Paesi del "Vecchio Continente", esporranno i loro lavori.

Ci sarà anche un nutrito numero di giovani dottorandi (quasi il 30% degli interventi verrà curato da loro) che avranno così una platea d'eccezione a cui presentare i propri saggi.
La realizzazione della Conferenza Europea sulle Turbo-macchine guidata dal Comitato Europeo e gestita dal Comitato di Studio per le Turbomacchine dell’ATI, in cui Martelli ricopre la carica di presidente, è stata affidata operativamente al Dipartimento di Energetica dell'Università degli Studi di Firenze. La sessione biennale è stata patrocinata dal Comune di Firenze, dalla Provincia di Firenze, dalla Regione Toscana e dalla Commissione Europea.

Un grande sostegno all'iniziativa è arrivato dai gruppi industriali come l'Ansaldo Energia, la FiatAvio, la Nuovo Pignone e l'ENEL. Fra gli istituti di ricerca che hanno voluto supportare l'Euro-Conferenza ci sono il DLR tedesco e l'EOARD statunitense, divisione Europa.
La Conferenza Europea sulla Turbomacchine e tutto ciò che riguarda gli aspetti relativi alle macchine oleo e termo dinamiche, nasce con la precisa esigenza di fare un punto della situazione sui problemi legati alla competitività con il mercato globale che necessariamente fa i conti quotidianamente con i colossi americani e giapponesi.
Inoltre mette in evidenza i diversi elementi della ricerca che hanno uno sguardo costantemente rivolto al risparmio energetico ed alla compatibilità ambientale.
Quindi la necessità di sviluppare delle politiche ben correlate fra loro che mettano in risalto il know-how europeo, senza più alcuna frammentazione di sorta.

Si tratta di un incontro a grandi livelli, dove le maggiori e più prestigiose università europee, ed i relativi dipartimenti di ricerca nazionali, si trovano a confronto.
Durante l'incontro organizzato a Firenze dal Dipartimento di Energetica dell'Università degli studi di Firenze, verranno discussi oltre 100 paper, saggi, che tratteranno l'argomento progettazione sotto diverse angolazioni. Una buona parte di queste sarà dedicata alla funzionalità ed al rapporto con il risparmio energetico.

Non solo. Si sta cercando di evidenziare una serie di meccanismi in cui si arrivi a competere anche a livello commerciale. L'obiettivo primario è quello di diminuire il tempo fra le fasi di progettazione e di realizzazione delle macchine.

Short time to market
Con questo principio si vuol evidenziare l'importanza di creare nuove strutture in grado di essere immesse sul mercato in termini di tempo sempre più brevi.
Se non si riducono questi tempi si arriverà lentamente ad una estromissione dal mercato, con punti percentuali di perdita di posti di lavoro in questo importante settore chiave dell'economia.

Infatti quando si parla di turbo-macchine, compressori, strumentazioni, pompe e turbine non vanno fatte considerazioni solo sulle grosse apparecchiature che forniscono milioni di Kwh ma anche sulle lavatrici, i tostapane, persino i trapani degli ambulatori dentistici. Infatti queste apparecchiature utilizzano tali apparati, sia pure di modesta potenza, ma in numero elevatissimo. Con l'espressione inglese "short time to market" si intende la capacità di ridurre i tempi fra l’idea e la sua realizzazione concreta in termini di prodotto.

Inoltre si cerca di farlo con livelli di ricerca della qualità sempre più elevati.
Naturalmente è necessario pensarle queste macchine ed è accettabile progettarle anche non al massimo del rendimento se questo può aiutare l'aspetto della commercializzazione tanto da poter arrivare sul mercato in tempo. Senza vanificare gli sforzi anche economici, fatti in questa direzione.
Mutuando l'espressione "short time to market" siamo arrivati a coniare un'altra espressione e cioè

Short time to podium
Durante l'Euroconferenza di Firenze verrà introdotta una seria valutazione sugli elaborati dei PhD student.

Poco più di 50 degli elaborati provengono dai dottorati di ricerca messi a punto da giovani che hanno mediamente 30 anni. Soprattutto gli viene offerta una platea di esperti che ascolterà i loro lavori. In gran parte si tratta di progetti finanziati dall'Unione Europea che avranno la meritata eco, non solo sulle pagine di qualche rivista tecnica specializzata, ma di fronte ad accademici che collaborano intensamente con il mondo della grande industria.
Con lo stesso principio si sono inseriti gli stessi studiosi, anche di fama mondiale, che vengono dai Paesi dell'Est.

Anche per loro una platea creata per ascoltare le loro dinamiche operative.
E' un settore quello della progettazione che ha molto bisogno di fondi per la ricerca. Il problema sta nel fatto di valutare i progetti che arrivano sul tavolo, mettendo a punto la loro fattibilità con i canoni qualitativi voluti dagli organismi internazionali di nazioni come USA e Giappone, senza dimenticare gli Stati membri dell'Unione.
Sostanzialmente si vuol rincorrere una maggiore integrazione europea mettendo definitivamente la parola fine alla fuga dei cervelli verso strutture che finora hanno offerto maggiori garanzie sul piano del sostegno economico a favore della ricerca.


Ciò che sta avvenendo in questo settore speriamo faccia da battistrada alla volontà di sperimentare, dedicando sempre di più maggiori fondi alla ricerca nel suo complesso ed in ogni campo.
Il voler tenere insieme l'impresa obsoleta del vecchio blocco ex-sovietico, la dice lunga sugli obiettivi di agenzie del calibro della DLR tedesca, una sorta di Nasa, anche se si avverte anche la necessità di uno sfruttamento del materiale umano che quasi sempre presenta una velocità di calcolo mentale, nell'ambito della ricerca delle soluzioni, da non sottovalutare.
Il comitato di studio sulle Turbomacchine ha la propria sede nella città di Firenze.

La carica di presidente del CST, attualmente, è ricoperta dal professor Francesco Martelli.

La Nuova Pignone
La Nuova Pignone, fondata nel 1842 a Firenze, ha attraversato completamente le varie evoluzioni tecnologiche del secolo scorso. Con grande impegno ha contribuito decisamente allo sviluppo delle conoscenze nel settore delle turbo-macchine.
Vanta il primato di essere stata la prima azienda italiana ad aver progettato e costruito un compressore per uso industriale. Nel 1954 inizia l’avventura nella produzione di equipaggiamenti per la produzione energetica. Nel 1960 sviluppa dei rivoluzionari modelli di Turbo-compressori.
Nel 1994 la GE, General Electric, acquista il pacchetto di maggioranza della Nuovo Pignone Spa.
Questa data è stata considerata storica per la società nata alle porte di Firenze.

I programmi di sviluppo si sono andati sempre più ad arricchire di elementi qualitativi in fase di progettazione e realizzazione. Inoltre la molteplicità dei campi di intervento gestiti dalla GE ne hanno fatto un’azienda globale presente in tutto il mondo, con i proprio know-how.
Le recenti acquisizioni promosse dal management della GE, Rotoflow e Thermoyn, hanno aumentato ulteriormente il peso specifico dell’azienda nata oltre cento anni fa in Terra di Toscana.

Collegamenti
In evidenza