Irlanda in Festa: 14/17 marzo 2001- Palasport – viale Paoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2001 13:56
Irlanda in Festa: 14/17 marzo 2001- Palasport – viale Paoli

Dopo i grandi consensi degli anni passati, mercoledì 14 marzo 2001 apre i battenti la sesta edizione di IRLANDA IN FESTA, kermesse dedicata alla cultura, ai suoni e ai sapori d’Oltremanica. Una manifestazione organizzata con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata d’Irlanda a Firenze. Molte le novità rispetto alle precedenti edizioni: tanto per cominciare IRLANDA IN FESTA quest’anno non sarà ospitata dal Teatro Tenda (attualmente in fase di ristrutturazione) ma dal più capiente Palasport di viale Paoli (Firenze).

Una scelta che ha imposto un calendario più “concentrato”: quattro, intensissime, giornate all’insegna del folk irlandese. Tutte le sere, da mercoledì 14 a sabato 17 marzo, sono in programma (dalle ore 19,30) ben sei ore di musiche dal vivo, oltre a danze popolari, giochi e degustazioni di piatti tipici. Alla manifestazione prenderanno parte importanti gruppi folk della scena straniera e italiana. Fra i tanti ospiti in cartellone segnaliamo le formazioni irlandesi Cian (14/3), Kila (16/3), Na Doirse (16/3), Shantalla (17/3), oltre a Whisky Trail (14/3), Modena City Ramblers (15/3), Ductia (14/3)…IRLANDA IN FESTA si concluderà sabato 17 marzo con una lunga giornata di festeggiamenti ed eventi dedicati a Saint Patrick, patrono dell’isola.

All’interno del Palasport saranno in funzione stand gastronomici, il fornitissimo Saint Patrick Pub, punti vendita di libri, dischi e abbigliamento di tradizione celtica e irlandese.

LA FESTA DI SAN PATRIZIO - Con questa festa Firenze celebra San Patrizio, il patrono d’Irlanda che, come amano ricordare anche gli irlandesi, aveva origini italiane. Questa ricorrenza è sicuramente la più sentita dagli irlandesi che la festeggiano in molti paesi dove questo popoli è rappresentato da comunità di emigranti rimasti sempre molto attaccati alle tradizioni culturali e religiose della patria d’origine.


MUSICA E DANZA - La musica irlandese e di area celtica è la padrona della festa. Il calendario degli spettacoli prevede sei ore di musica dal vivo ogni sera: mercoledì 14 marzo (ore 20,30) Ductia, (ore 22) Whisky Trail, (ore 24) Cian; giovedì 15 marzo (ore 20,30) Stefano Corsi & Lorenzo Greppi, (ore 22) Modena City Ramblers, (ore 24) Dagda; venerdì 16 marzo (ore 20,30) Laudari, (ore 22) Kila, (ore 24) Na Doirse; sabato 17 marzo (ore 20,30) Fenila Lanina, (ore 21,30) Shantalla, (ore 23,30) Rony Micro Band, (ore 24,45) Her Pillow.

Alcuni di questi concerti saranno accompagnati, su un palco adiacente a quello centrale, dal gruppo di ballo Painting Steps. L’ensemble è formato da Sonia Bagni, Serena, Giachetti, Cecilia Magali e Sandra Quercioli, che per diletto svolgono ormai da anni attività di danze di vario genere: dal jazz all’hip hop, dal rock al cha-cha-cha, dal latino-americano al tip tap. E’ grazie alla passione per quest’ultimo ballo, e soprattutto all’amicizia che le lega a Giulia Lorimer di Whisky Trail che dal luglio 1999 hanno intrapreso un percorso di studio rivolto alla musica e alle danze irlandesi, esibendosi in molti dei concerti dei Whisky Trail.


GASTRONOMIA - Irlanda in Festa… non possono mancare ovviamente i piatti della cultura gastronomica d’Otremanica: la Birra Stout innanzitutto, ma anche salmone, fish and chips, zuppa di patate, il tradizionale stew con agnello e patate e il manzo affogato nella birra nera, dolci al whisky e altre specialità irlandesi.
GIOCHI - Sarà presente anche uno spazio dedicato al gioco delle freccette (darts) onnipresente in tutti i pub irlandesi. Lo spazio sarà curato da Giò Perry.
STAND - Alla festa è possibile comprare anche libri e dischi di tradizione celtica e irlandese, abbigliamento tipico e prodotti gastronomici (formaggi, dolci, salmone bacon…)
PATRIZIO & PATRIZIA Il giorno di San Patrizio, sabato 17 marzo, colo che si chiamano Patrizia e Patrizio avranno l’opportunità di entrare gratis alla festa.


INFORMAZIONE La festa avrà luogo al Palasport di Firenze, viale Paoli, zona Campo di Marte, raggiungibile dalla Stazione Santa Maria Novella con gli autobus n° 10/11/17. Ingresso dalle ore 19,30. Biglietti: L. 15.000 intero – L. 12.000 ridotto e studenti universitari. All’interno è garantito un servizio guardaroba. La direzione della festa si riserva il diritto di apportare variazioni al programma per cause di forza maggiore. Info-line: 0556503068.

MERCOLEDI’ 14 MARZO

(ore 20,30)
DUCTIA
Il gruppo dei DUCTIA nasce alla fine del 1996 dall’incontro di tre persone di estrazione musicale completamente diversa.

Gli struemtni etnici o tradizionali, come la cornamusa irlandese, i flauti o il bouzouki di Massimo Giunti poggiano su arie, suoni, loops elettronici generati da tastiere e computers dei quali si occupano Carlo Gnocchini e Stefano Santoni, rispettivamente tastierista e chitarrista. Il risultato vuole essere un punto di fusione tra le varie aree geografico-musicali dove i ritmi serrati e incalzanti e le melodie tipiche meditteranee si alternano o si uniscono con altrettanti elementi, ben più solenni e aperti, delle culture celtiche e nordiche.



(ore 22)
WHISKY TRAIL
Venticinque anni di palco, di concerti con infiniti pubblici. Di strumenti da accordare, musiche da provare e riprovare, suoni da ricercare. Venticinque anni di musica da portare in giro. Sono i Whisky Trail. “Whisky Trail” vuol dire sentiero del whisky. E’ la via che dall’Irlanda all’America hanno percorso anche milioni di emigranti, quelli che agli Stati Uniti hanno dato milioni di operai, contadini, poliziotti. Hanno regalato all’America la musica country che non è altro che la musica delle gighe, dette danza irlandesi lavata nell’Oceano e sporcata nella polvere del West.

Suonano la musica irlandese più antica, i Whisky Trail. Quella ancora non lavata nell’Oceano. Quella che affonda le radici nel tempo, nelle leggende. “E’ nato tutto da questa casa”, dice Giulia Lorimer, componente storica del gruppo, indicando un casolare nelle colline sopra Firenze. Giulia: origini scozzesi un paio di giri del mondo dentro i cromosomi. In questa casa, aperta a tutti, negli anni Sessanta fecero tappa artisti, intellettuali, poeti, rivoluzionari. Ivan Hlich, Ignazio Silone, poeti irlandesi come John Montague e Desmond O’Grady.

Persino un giovane Sean Connery…Nasce così l’avventura musicale dei Whisky Trail. Avventura che continua, con una recente tournée in Portogallo e recensioni entusiastiche all’ultimo disco, la Dea Bianca, apparse addirittura sulle riviste irlandesi. Avventura che si lancia verso il futuro, con un’etichetta, Harmony Music, che mette in vendita tutti i sette CD della loro storia, rimasterizzati, “ripuliti”, con un’inedita nitidezza sonora. Sul palco di Irlanda in Festa i Whisky Trail proporranno una piccola anteprima del nuovo Cd, di imminente pubblicazione.

Un doppio album con cui la band inaugura il nuovo millennio: la tipologia di questo nuovo repertorio è una razzia fra i brani della storia del gruppo che vengono presi come tasselli da risistemare in nuovi intrecci musicali. La grande razzia è il titolo della nuova opera che è, fra l’altro, il nome di un’antica saga della letteratura irlandese in lingua gaelica. E’ la razzia di chi guarda al futuro con la consapevolezza della propria storia di musicisti che affondano le radici nella seconda metà del ‘900 e che ad esso fanno omaggio: ad un periodo che ha visto la nascita di una produzione musicale legata a fenomeni culturali e di costume che hanno sancito l’irreversibilità dei diritti e della libertà della persona.

I Whisky Trail ripercorrono la propria storia e dedicano l’attenzione alle cose più care per la loro vita di artisti. Così, insieme alle composizioni originali e ai brani della tradizione, si possono riconoscere frammenti, riferimenti e citazioni di gruppi come la Bothy Band, Penguin Cafè Orchestra o i Beatles. A loro modo, dal loro punto di vista, con il sound irlandese, i Whisky Trail rendono omaggio al secondo ‘900 per immergersi di slancio nel 3° millennio.

(ore 24)
CIAN
Formazione di recente costituzione ma già all'attenzione di pubblico e critica per il sound corposo e raffinato.

Li guida Tim Murray, un genio dello musica folk irlandese, affiancato da virtuosi che vantano collaborazioni con Chieffains, Manus Lunny, Donald Lunny. I Cian suonano irish music fondendo i suoni tradizionali con una miriade di ritmi ed influenze moderne. Il risultato è una eruzione di sonorità celtiche capace di coinvolgere anche chi non si è mai avvicinato a questo genere. I Cian hanno suonato un pò dovunque con grande successo: certamente da ricordare le “leggendarie” performances irlandesi al “Vicar Street” ed al “Whelans” di Dublino, al “Quays” di Galway, al “St.

John’s Art Center” di Listowel, al “The Queens” di Ennis ed altre. Nel marzo del 1999, il gruppo ha effettuato un tour in Francia, riscuotendo un grande successo, anche sugli schermi alla Tv nazionale. Nell’ottobre dello stesso anno il gruppo realizza il nuovo singolo “Paddy’s Green Shamrock Shore”, cover di un classico del folk accolto con entusiasmo da fans e critica. Il loro album “Three shouts from a hill ” è ai primi posti nelle classifiche dell’Irish Traditional Music, con Chieftains e De Dannan.



GIOVEDI’ 15 MARZO

(ore 20,30)
STEFANO CORSI e LORENZO GREPPI
Da anni membri dello storico gruppo Whisky Trail, Stefano Corsi e Lorenzo Greppi hanno tenuto innumerevoli concerti, calcando le scene di palchi, teatri, pub, arene e piazze, in Italia e all’estero. In particolare Stefano Corsi si è dedicato all’approfondimento delle sonorità e della tecnica dell’arpa celtica, di cui è un apprezzatissimo solista. Lorenzo Greppi si è applicato anche ad altri generi musicali, con collaborazioni che vanno da Tempo reale di Lucaino Berio ai Litfiba, fino alla compagnia teatrale Jerzy Grotowsky.

La loro incessante sete di ricerca li ha inoltre condotti a suonare assieme a musicisti di estrazione jazz, come il percussionista Toni Boselli.

(ore 22)
MODENA CITY RAMBLERS
I Modena City Ramblers nascono nel 1991 come gruppo di folk irlandese, senza alcuna pretesa di suonare per un pubblico che non fosse quello di amici e parenti. Nel 1993, stupiti del calore con cui il pubblico emiliano accoglie la loro mistura di punk, folk irlandese e canti della resistenza italiana incidono il loro primo demotape, oggi introvabile: COMBAT FOLK.

Nel marzo 1994 esce il loro primo album, RIPORTANDO TUTTO A CASA, per l'etichetta indipendente romana Helter Skelter. E' un disco con cui i Modena City Ramblers rivendicano la loro identità meticcia, fatta di Irlanda ed Emilia, dei racconti sulla Resistenza e gli anni Settanta (di cui loro, per ragioni anagrafiche, hanno solo sentito parlare), di viaggi e di lotte. L'album funziona, e, in pochi mesi, stringono rapporti con un management (Mescal) e una major discografica (PolyGram). RIPORTANDO? viene ripubblicato nel novembre dello stesso anno dalla Blackout-Mercury.

Nel marzo 1996 arriva nei negozi un secondo album, LA GRANDE FAMIGLIA, tutto dedicato al pubblico che si va stringendo attorno alla band. Il suono comincia a cambiare, e il folk (fin dall'inizio suonato con attitudine punk) a indurirsi, contaminandosi con il rock. Nel settembre del 1997 esce il terzo album, TERRA E LIBERTA’, fortemente influenzato dalla conoscenza diretta del continente latinoamericano e dalla lettura di alcuni suoi importanti autori, alcuni dei quali diventano interlocutori e amici del gruppo (Luis Sepulveda, Daniel Chavarria, Paco Ingacio Taibo II).

Il combat folk si irrobustisce, allarga i suoi orizzonti senza perdere la sua identità, diventa patchanka celtica. Nel frattempo va crescendo il consenso intorno al gruppo come live-band. I Modena City Ramblers saltano, suonano forte, si divertono e fanno divertire. La tournée di LA GRANDE FAMIGLIA e, ancora di più, quella di TERRA E LIBERTÀ, riempie i locali di tutta Italia, e attira più pubblico dei tours di artisti ben più blasonati. A novembre 1998, dopo un altro anno passato in tour, i Modena City Ramblers sentono il bisogno di un tuffo nel passato e nelle loro origini; realizzano RACCOLTI, insolito album dal vivo registrato in un pub irlandese d'Emilia, completamente acustico e con un pubblico composto di pochi amici.

Raccolti comprende brani dei tre album dei MCR più tre brani inediti. È proprio durante le sessions live di RACCOLTI che inizia a prendere forma l’idea di un nuovo album di studio: registrato tra l’Irlanda e l’Emilia, FUORI CAMPO viene scritto e registrato in un tempo molto breve, ed è già pronto all’inizio dell’estate. Al centro del disco ci sono gli argomenti tanto cari al gruppo, il riaffermare la propria identità sospesa tra riferimenti celtici, radici emiliane e contadine e la spinta all’impegno e alla lotta propria degli oppressi dell’America Latina.



(ore 24)
DAGDA
Nascono nel 1998 con l’intento di riproporre e rielaborare la musica tradizionale celtica. E’ piuttosto difficile all’inizio per un gruppo che si avvicina al repertorio irlandese esulare da quelli che vengono considerati i classici della musica dell’isola verde. Ma i Dagda hanno voluto fare qualcosa di più: hanno cercato nuove soluzioni timbriche, arrangiamenti particolari e brani originali, in un continuo fermento artistico. Il risultato è un suono particolare, un vero e proprio passo in avanti nella ricerca riguardo alla musica celtica, dove si raccoglie, in particolare, lo spirito entusiasta tipico della tradizione irlandese.

Non a caso in due anni di vita il gruppo ha preso parte ad alcuni tra i maggiori eventi di musica celtica in Italia, quali “ Re Appennino Festival”, e si è spinto anche oltre confine. Solo nell’estate 1999 sono stati applauditi supporter dei personaggi del calibro di Bob Geldof, The Chieftains e Amazing Blondel.

VENERDI’ 16 MARZO

(ore 20,30)
LAUTARI
Il duo Lautari propone musica irlandese nella sua forma più tradizionale con strumenti acustici quali violini,chitarra e mandolino.

Nel loro repertorio trovano posto sia le melodie trasognate e fiabesche sia le vivaci danze, mantenendo una continuità della tradizione che porta lo spettatore indietro nel tempo siano al Medioevo.

(ore 22)
KILA
Il gruppo dei Kila si è affacciato sulla scena musicale irlandese nel 1995, anno in cui hanno autoprodotto il Cd Mind The Gap, subito notato dalla stampa specializzata,che li ha acclamati come futuro della musica irlandese. E infatti la band ha sempre dimostrato negli anni la sua innegabile sostanza musicale, attirandosi le simpatie di un pubblico sempre più numeroso cone delle performance dal vivo straordinariamente coinvolgenti.La loro musica riesce a fondere con originalità e intelligenza il linguaggio celtico con espressioni musicali di origine diverse.

Il loro ultimo Cd Tog é go Bog è è stato la conferma del grande livello qualitativo raggiungo dal gruppo, come dimostra anche il disco d'oro ottenuto in Irlanda. Fin dagli esordi i Kila hanno focalizzato il proprio interesse sulla composizione di musica originale. Tutti e sette i componenti della band sono polistrumentisti e compositori di grande talento e non a caso hanno suonato insieme a musicisti prestigiosi quali i Dead Can Dance e Hector Zazou. Hanno inoltre scritto numoerose colonne sonore per il cinema e per la televisione.



(ore 24)
NA DOIRSE
I Na Doirse sono il risultato di un paio di notti di session musicali a Gatway. Lo spirito individuale dei musicisti e l’energia che hanno saputo tramettere al pubblico suonando insieme per la prima volta, li hanno spinti alla costituzione del gruppo. La straordinaria compattezza di suono è dettata dal contributo di tutti e sei i componenti. Un linguaggio musicale pieno di energia e vitalità.

SABATO 17 MARZO

(ore 20,30)
FENILA LANILA
I Fenila Lanila, quattro musicisti legati da una fortissima passione per la musica irlandese, in realtà partirono da una formazione a due Elia Martelli (violinista dall’età di quattro anni) e Lorenzo Ugolini (dodicenne studente di pianoforte) amici fin dall’età scolastica.

La strana coppia decide di prendere il nome di The Sgangherati e cimentarsi in un’incisione domestica di alcune canzoni ancora stonatissime. Intanto grazie ad atmosfere di notti passate in spiaggia intorno al fuoco Lorenzo impara a suonare la chitarra. I Fenila Lanila nascono nel ’99 quando esplode il vero amore per l’Irish Music. A questo punto si unisce a loro Gabrile Baratto, estroso suonatore di cornamusa e whistle. Il giovanissimo trio (ancora senza nome) deciso a guadagnarsi la sopravvivenza intraprende l’avventura di suonare nelle piazze del centro storico fiorentino, in quest’occasione incontra Federico Piras percussionista.

La storia dei Fenila Lanila è tutta qui racchiusa nel loro nome, che è “un’aminoacido” che aiuta la digestione, così sentono la musica irlandese far parte di loro.

(ore 21,30)
SHATALLA
La tradizione è energia: ecco una band che per definizione è una vera forza della natura. Giàdai loro esordi, nel 1997 le performance dal vivo che li vedevano esuberanti protagonisti hanno impressionato il modno del folk europeo, attirando subito l’attensione per los tile smagliante e la potenza musicale.

Anche se i componenti della band sono tutti irlandesi (tranne la cantante Helen Flaherty che è scozzese) la loro base operativa èil Belgio. Qui hanno realizzato infatti il loro album di debutto per l’etichetta indipendente Wild Boar Music, e sempre in Belgio sono stati scoperti dalla più famosa e internazionale Green Linnet Records, che li ha promossi a livello mondiale. Tenuti in alta considerazione dalla stampa specializzata e acclamati come una delle miglior band d’Irlanda, gli Shantalla sono stati paragonati, per carattere e energia, alla leggendaria Bothy Band.

Il gruppo ha inoltre condiviso la scena con i nomi più famosi d’Irlanda e Regno Unito, compresi Altan, Dervish, Liam O’Flynn…

(ore 23,30)
RONY MICRO BAND
Nei brani della Rony Micro Band si fondono gli echi della musica tradizionale europea con le storie personali dei suoi componenti. Le sonorità spaziano dall’est askhenazita e zingaro alla Spagna delle tre culture, dal nord celtico al sud mediterraneo, incontri effettuati anche grazie ad una passata esperienza come musicisti di strada.

La band si è formata nel 1993, e da allora il gruppo si è sempre mosso con libertà stilistica su sentieri appena tracciati, fondendo sonorità differenti in una contaminazione che è sempre stata una caratteristica delle culture più vitali. Per questa scelta il gruppo si è spesso trovato ad affrontare la partecipazione a festival tematici con una musica per così dire di frontiera. Sicuramente è l’unica band che può vantare nel proprio curriculum la partecipazione per tre anni consecutivi a Irlanda in festa, un’occasione che raduna a Firenze migliaia di persone, al Fleadh Festival di Milano e l’intervento al primo Festival Klezmer di Ancona oltre ad un concerto accanto ai Klezmatics gruppo di New York tra i massimi interpreti di musica ebraica.

Per non parlare poi del terzo posto ottenuto al Rock Contest di Controradio oppure il concerto tenuto – in condizioni ambientali estreme – sul Canal Grande di Venezia, durante la regata storica del Carnevale 1997. In questi anni hanno collezionato circa duecento concerti. L’anno passato il gruppo ha registrato il CD “Terre”, contenente i migliori brani dello spettacolo, presentato ufficialmente nel corso di Irlanda in Festa 2000. Il concerto della Rony Micro Band alterna atmosfere travolgenti e coinvolgenti con momenti di riflessione e di ascolto, attraverso brani che segnano un percorso musicale autonomo attraverso invenzioni armoniche, contaminazioni stilistiche ed una buona dose di divertimento istrionico, la scommessa di raccontare delle storie usando una sorta di esperanto musicale più vivo e comprensibile delle singole lingue.



(ore 24,45)
HER PILLOW
Gli Her Pillow si sono formati nel 1992, la formazione del gruppo si è gradualmente ampliata arrivando a quella attuale. Referenti musicali principali del gruppo sono indubbiamente i Pogues, i Dubliners, Tom Waits e la musica tradizionale e popolare in genere. L’impostazione strumentale ha influenzato l’arrangiamento dei pezzi tradizionali e la stessa composizione dei brani propri originali, mantenendo l’espressività delle versioni popolari ma in una dimensione “bandistica” e corale che coinvolge anche chi non è propriamente un appassionato di musica popolare.

Lo spettacolo che viene proposto prevede l’esecuzione di brani veloci quali polkas e reels e di brani lenti quali, appunto ballate e folk-songs. Non di rado (a seconda dell’atmosfera) eseguono intermezzi strumentali ed improvvisazioni su temi tradizionali, anche italiani come la tarantella o il saltarello. In otto anni di attività gli Her Pillow hanno tenuto oltre 200 concerti. Nel 1998 hanno pubblicato - allegato alla rivista “Avvenimenti” - il loro primo CD di musica tradizionale irlandese dal titolo L’Irlanda nel cuore, la birra nelle vene, che comprende 14 brani.

E’ di recente uscita il secondo CD dal titolo Ha-Roo.

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