Sestetto d'archi nel week-end proposto dagli Amici della Musica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2001 08:53
Sestetto d'archi nel week-end proposto dagli Amici della Musica

E’ il sestetto d’archi, nell’eccezionale accostamento di tradizione berlinese e viennese, il protagonista del prossimo week-end concertistico degli Amici della Musica Firenze.
Il primo appuntamento è Sabato 10 Marzo (ore 16), al Teatro della Pergola: suonano SARAH CHANG E I SOLISTI DEI FILARMONICI DI BERLINO, gruppo che riunisce alcuni musicisti provenienti dai gloriosi Berliner Philharmoniker e capitanato dall’acclamata violinista coreana ex bambina prodigio, scoperta da Mehta e da Muti, ed oggi professionista ventenne di fama mondiale contesa dalle maggiori bacchette.

Accanto a Sarah Chang troviamo così un manipolo di autentici virtuosi: Bernard Hartog (violino), Wolfram Christ (celebre viola dei Berliner Philharmoniker), Tanya Schneider Christ (viola), Georg Faust (violoncello), Olaf Maninger (violoncello). Il programma è diviso fra due pietre miliari di Ciaikovsky e Dvorak: il celeberrimo “Souvenir de Florence” ed il Sestetto op. 48, quest’ultimo caratterizzato da suggestioni del folklore boemo racchiuse in un rigore formale tutto brahmsiano.
Domenica 11 (ore 21), alla Pergola è invece la volta dei WIENER STREICHSEXTETT, gruppo da camera che riunisce le prime parti dell’altra strepitosa formazione orchestrale, i Wiener Philharmoniker, e che torna a visitare la nostra città ancora nella sua formazione originale.

I violini Erich Höbart e Peter Matzka, le viole Thomas Riebl e Siegfried Führlinger, i violoncelli Rudolf Leopold e Susanne Ehn si presentano al gran completo con il Sestetto n. 2 op. 36, mentre in formazione appena ridotta eseguono il Quintetto D 956 di Schubert nella seconda parte del concerto. Si deve proprio a quest’ensemble, presente sulla scena concertistica con grande successo dal 1982, la riscoperta della letteratura musicale per sestetto d’archi, vera miniera di tesori da esplorare e riportare alla luce.

Tra le grandi scoperte degli ultimi tempi il Wiener Streichsextett può annoverare l’edizione originale delle Metamorfosi di Richard Strauss per sestetto d'archi e contrabbasso, ma il gruppo nella sua lunga e prestigiosa attività si è anche occupato delle versioni cameristiche dei “Wesendonck Lieder” di Wagner e della Rapsodia di Debussy e di recente ha portato l’attenzione su compositori spesso a torto ignorati come Korngold e Zemlinsky. Anche questi dunque i grandi meriti del Wiener Streichsextett, assieme all’elevata qualità di esecuzioni che hanno fatto conquistare al solido gruppo premi importanti, partecipare ai festival di musica da camera più prestigiosi e suonare con i migliori solisti; fra le collaborazioni più recenti, quelle con la clarinettista Sabine Meyer, i cantanti Angelika Kirchschlager, Juliane Banse e Ian Bostridge.(RO)

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