Servizio Belle Arti: pubblicato il secondo volume di ‘Quaderni di Restauro’

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 2001 15:58
Servizio Belle Arti: pubblicato il secondo volume di ‘Quaderni di Restauro’

L’obiettivo è quello di fornire ai futuri restauratori e agli studiosi una documentazione valida sugli interventi già fatti, ma anche su quelli che ancora devono essere avviati, per la conservazione di alcuni ‘monumenti nazionali’ la cui competenza e responsabilità è stata affidata all’Amministrazione comunale. Questo lo scopo principale del secondo volume (il primo venne pubblicato nel 1996) di ‘Quaderni di Restauro’, la pubblicazione curata dalla Direzione Servizio Belle Arti di Palazzo Vecchio dove sono stati raccolti tutti i documenti utilizzati per il restauro su complessi come il Museo Stibbert, Villa Arrivabene, ma anche interventi su monumenti di dimensioni più piccole, ma spesso ancor più difficili come il recupero delle porte lignee della cinta muraria o il monumento a Ugo di Toscana alla Badia Fiorentina.

Per gli studiosi c’è quindi la possibilità di documentarsi sul restauro di Palazzo Vivarelli Colonna, del Teatro Goldoni o della Limonaia di Villa Strozzi, ma anche su cosa sarà fatto al Centro d’Arte Contemporanea, al Tepidario del Roster o alla Loggia del Porcellino. Nella pubblicazione, invece, non sono contenuti gli interventi effettuati a Palazzo Vecchio, nelle chiese e nei conventi monumentali dopo che, dal 1997, l’Amministrazione decise di creare due distinte strutture che operano autonomamente.

‘’Il viatico che presentiamo è anche una dichiarazione di impegni potenziali, dipendendo quelli effettivi dalle disponibilità di bilancio. Bisogna tuttavia avere piena coscienza della responsabilità – ha detto l’assessore Simone Siliani – che di fronte al mondo portiamo essendo custodi di questo patrimonio che è al tempo stesso nostra unica, vera e specifica risorsa che fa Firenze diversa da tutte le altre città del mondo. Per questo è lungimirante per l’Amministrazione e per privati intelligenti investire in questo patrimonio nella nostra città’’.

‘’Il volume è anche l’occasione – ha detto l’architetto Giuseppe Cini, dirigente del Servizio Tecnico Belle Arti – per ringraziare tutti coloro che si impegnano in questo settore, dipendenti comunali che riescono a realizzare con un grande impegno, opere di restauro particolarmente importanti per la città’’. Le spese per la pubblicazione sono state sostenute da un nutrito gruppo di sponsor.

In evidenza