"Non stravolgete il ruolo della stazione di Firenze Santa Maria Novella"

Redazione Nove da Firenze
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07 febbraio 2001 01:45

Approvando all'unanimità una mozione di Enrico Nistri (An) e Tiziano Lepri (Ds) che hanno recepito anche emendamenti di Sandro Targetti (Rifondazione comunista) il Consiglio provinciale si oppone al "minacciato stravolgimento" del ruolo della stazione di Firenze Santa Maria Novella e ha invitato il Presidente della Giunta Provinciale a farsi interprete della preoccupazione del Consiglio per la sorte del monumento, sia per il possibile stravolgimento del ruolo ferroviario di Firenze-Santa Maria Novella.

La direzione delle Ferrovie dello Stato, infatti, vorrebbe realizzare, nell’ambito del cosiddetto progetto "Grandi Stazioni", una radicale trasformazione della Stazione di Firenze Santa Maria Novella, "monumento nazionale ed esempio fra i più illustri dell’architettura razionale". Già in passato, in seguito a scelte "rivelatesi nel volgere di pochi anni superficiali", Firenze ha visto il suo patrimonio architettonico novecentesco depauperato, come avvenuto per esempio con la demolizione del complesso dell’ex casa della GIL e dello stesso Stadio Comunale, ristrutturato in occasione dei mondiali di calcio del 1990.

Il progetto di ristrutturazione di Firenze Santa Maria Novella, con la trasformazione della biglietteria in un emporio commerciale e la realizzazione di un grande albergo a tre stelle che dovrebbe allungarsi sino alla ex Palazzina Reale, "oltre che minare pericolosamente l’organicità storico architettonica del monumento, produrrebbe uno stravolgimento delle funzioni di trasporto di primaria importanza della stazione".
La mozione approvata ieri dal Consiglio tiene conto anche delle allarmate prese di posizione di insigni studiosi, come il sovrintendente ai beni architettonici Mario Augusto Lolli Ghetti e Marco Geddes, presidente della Fondazione Michelucci, oltre che di semplici cittadini preoccupati per la salvaguardia dell’insigne monumento e per il degrado del tessuto urbanistico fiorentino che potrebbe derivare dal declassamento di Santa Maria Novella a semplice centro commerciale.
Sulla mozione, oltre i proponenti e Targetti, sono intervenuti anche l'assessore ai trasporti Mirna Migliorini ("difendere la centralità della stazione di Santa Maria Novella") e del consigliere di An Alessandro Giorgetti ("la funzione di trasporto è prioritaria").

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