Un piano regolatore per le antenne della telefonia cellulare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2001 23:39
Un piano regolatore per le antenne della telefonia cellulare

La richiesta è del capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi alla luce della mappa delle “antenne fuorilegge” presentato dal Ministero dell’ambiente. «Il numero di antenne che trasmettono il segnale per i telefonini a Firenze - ha spiegato Toccafondi - è destinato ad aumentare vertiginosamente nei prossimi mesi oltre alle attuali antenne arriveranno anche quelle UMTS. In tutto nel 2001 verranno installate 300 nuove antenne. Occorre, prima di questa nuova invasione, che il Comune di Firenze crei un piano regolatore per l’installazione delle antenne».

Secondo il capogruppo di Azione per Firenze «ad oggi infatti sono i gestori che scelgono l'area dove mettere l'antenna e i controlli sull’emissione delle onde elettromagnetiche sono solo posteriori, e a campione. Il rischio è che si creino zone con una alta concentrazione di antenne esponendo quindi gli abitanti di tali zone a rischi eccessivi per la propria salute». «Il Comune - ha concluso Toccafondi - ha il dovere di prendere una posizione volta a limitare i rischi per i cittadini creando una mappatura delle zone dove sia consentito l'installazione di antenne e in che numero.

L'amministrazione comunale ha il dovere e il potere, di intervenire anche alla luce dell’apposita legge regionale che prevede la possibilità di prescrivere localizzazioni alternative degli impianti in considerazione della particolare densità abitativa, di infrastrutture o servizi, nonché dello specifico interesse storico-architettonico e paesaggistico-ambientale».
“A Firenze le regole per l’installazione delle antenne per i telefoni cellulari esistono, e sono state concordate con la Asl e con l’Arpat (l‘agenzia regionale per la protezione ambientale).

Per essere esatti, esiste un piano che fa parte integrante del nuovo regolamento edilizio varato dai miei uffici tecnici: stabilisce norme precise e mette Firenze all’avanguardia in questo settore. Chi invoca un provvedimento che esiste già, evidentemente non è bene informato”. Così l’assessore all’Urbanistica Gianni Biagi replica a chi negli ultimi giorni ha chiesto al Comune un piano per le antenne, per tutelare i cittadini da possibili pericoli per la salute. “Per quanto riguarda invece le antenne per i nuovi cellulari Umts – aggiunge Biagi – non è stato ancora autorizzato alcun intervento: ma siamo orientati alla massima severità”.

Rispetto ai due casi segnalati in questi giorni da alcuni comitati di cittadini, l’assessore precisa che per l’antenna in via Bonaini, al Romito, c’è un parere dell’Arpat del novembre ’99, comunque preliminare alla verifica prevista prima della messa in esercizio; mentre per l’antenna in via di Scandicci, installata con la procedura prevista prima dell’entrata in vigore delle nuove norme, “si è provveduto a trasmettere all’Arpa l’esposto dei cittadini, per fare le necessarie verifiche”.

L’assessore spiega che per installare una “stazione radiomobile” per la telefonia cellulare deve essere presentato alla Direzione Urbanistica un progetto, dove siano rispettati i criteri fissati per la modalità di progettazione e per il controllo delle emissioni, che non dovranno superare i limiti fissati dal decreto ministeriale 381/98. Il progetto fra l’altro deve contenere la planimetria della zona, l’eventuale presenza di altri ripetitori, le perimetrazioni dell’area di accesso vietato e della relativa segnaletica, nel caso che l’antenna sia posizionata in luoghi accessibili, come le terrazze condominiali.

In particolare, dovrà essere segnalato il pericolo e la distanza di sicurezza (un metro) per alcuni soggetti considerati a rischio come portatori di pace-maker, di schegge o protesi, donne in gravidanza o portatrici di spirale (le parti metalliche potrebbero fare da antenna ricevente). Solo se rispetta le norme ed ottiene il nullaosta la stazione radiobase può essere installata. Anche le antenne già installate prima dell’entrata in vigore del provvedimento devono rispettare le nuove norme, ed essere eventualmente adeguate.

“Compresa quella in via XX Settembre – precisa Biagi - segnalata come ‘fuorilegge’ dal ministero dell’Ambiente”. In particolare, le antenne già presenti sul territorio fiorentino sono 96 (38 Wind, 28 Tim, 25 Omnitel e 5 Blue), mentre i progetti presentati per le nuove installazioni sono 120 (19 Wind, 25 Tim, 25 Omnitel e 51 Blue).
Il Consiglio Comunale di Scandicci intanto, con i voti favorevoli dei gruppi del centro sinistra, ha approvato il regolamento che norma l'installazione delle antenne per la telefonia mobile.

Hanno espresso voto contrario sia Rifondazione Comunista che l'opposizione di centro destra. Per effetto del regolamento approvato trovano la possibilità di essere collocate altre 9 antenne che andranno ad aggingersi alle 11 già posizionate sul territorio. Tra le regole, che l'Amministrazione Comunale ritiene garantiscano la cittadinanza dai rischi di una proliferazione selvaggia, quella che le antenne non potranno essere installate su aree private, per cui sarà il Comune ad assumersi la responsabilità della scelta delle postazioni.

La garanzia non è ritenuta sufficiente dalla opposizioni che denunciano i rischi per la salute ed accusano la maggioranza di non aver tenuto conto del parere negativo espresso dai Consigli di Quartiere.

In evidenza