Polvere di stelle è il titolo della commedia musicale liberamente ispirata al film di Alberto Sordi, scritta da Bernardino Zapponi, Maurizio Micheli per la regia di Marco Mattolini, con Maurizio Micheli, Benedicta Boccoli, Elio Veller.
Il film, che aveva un cast straordinario composto da Alberto Sordi e da Monica Vitti, Wanda Osiris e Carlo Dapporto, racconta la storia di una compagnia di guitti che, per un equivoco, riesce ad allestire uno spettacolo al teatro Petruzzelli di Bari poco dopo l'arrivo delle forze alleate.
Nel clima di grande euforia generale, riescono a ottenere un successo per loro impensabile ma, quando tutto rientra nella normalità, svanisce il sogno di esibirsi di fronte ad altre platee e la compagnia riprende il tran tran di tutti i giorni. Non è mai facile raccontare in teatro una storia nata per il cinema, ma 'Polvere di stelle', in questo senso, è un film molto speciale. E' un film sul teatro e in particolare sui un genere considerato il più povero, il più guitto, il più plebeo e al tempo stesso il più rimpianto da tante generazioni: l'avanspettacolo.
Una storia di fame, di miseria e di sogni di gloria sulle tavole sconquassate dei teatrini di provincia, vissuta da povere anime sullo sfondo di una guerra tremenda e difficile da capire. Un modo per far rivivere non solo le vicende umane, ma anche il sapore, le atmosfere, gli odori e il fascino (con le battute, le scenette, i doppi sensi e le canzoncine) di un mondo ingenuo e innocente scomparso per sempre . Un microcosmo di guitti, parenti stretti dei comici dell'arte, che lavorano per sopravvivere, certo, ma anche per sognare una vita diversa, di successi e di agi in un paese che più di qualunque altro incarna i sogni e le fantasie degli italiani di ieri e di oggi: l'America.
