Torna in Santo Spirito il Crocifisso attribuito a Michelangelo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2000 20:12
Torna in Santo Spirito il Crocifisso attribuito a  Michelangelo

La ricollocazione del Crocifisso attribuito a Michelangelo per molti è un evento quasi storico, certamente lo è per gli abitanti del quartiere di Santo Spirito che ritrovano uno dei simboli della Basilica, anche se non più sull’Altar maggiore. Da quando nel 1962 la studiosa tedesca Margrit Lisner riconobbe nell’opera la mano del giovane Michelangelo, il Crocifisso non ha passato molto tempo nella sua sede storica, e secondo quella che era il ‘concetto di musealizzazione’ dell’arte in quegli anni, subito dopo il primo restauro risalente al 1963, fu esposto alla Casa Buonarroti.

Molti discutono ancora se sia proprio di Michelangelo, anche se per tanti critici non ci sono dubbi. Certamente l’attuale restauro ha permesso di ritrovare ulteriori prove sull’epoca in cui il legno di tiglio venne scolpito e anche sulle ‘mani d’oro’ che lavorarono. Il restauro, curato dal Servizio Musei Comunali della Direzione cultura del Comune, si è rivelato più difficile del previsto, ma alla fine i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La decisione di sistemarlo nella Cappella Barbadori della Sacrestia di Giuliano da Sangallo, offre probabilmente la miglior collocazione per esaltarne la qualità e le caratteristiche.

Le spese del restauro sono state sostenute dal Comune di Firenze, mentre l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze si è accollata le spese della ricollocazione.(mr)

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