Che fine ha fatto l'ordine del giorno votato dal Consiglio comunale sui torrenti fiorentini? E’ quanto chiede di sapere, in un’interrogazione, il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi. Secondo Toccafondi «dall’approvazione, nel luglio scorso, del documento niente è stato fatto per mettere in sicurezza gli argini dei torrenti fiorentini. Con questo silenzio si ha comunque una ennesima certezza che l'incuria alla quale sono stati lasciati i torrenti non ha scusanti da parte dell'amministrazione».
«Lo stato in cui sono lasciati Terzolle, Mugnone, Greve ma anche l'Arno - ha proseguito Toccafondi - non è dovuto a problemi burocratici tra Ministero dei Lavori Pubblici e Comune di Firenze, ma a mancanza di fondi in bilancio vincolati alla manutenzione dei fiumi». «La spesa preventivata per la pulizia durante tutto l'anno degli argini dei corsi d'acqua fiorentini non supererebbe i 500 milioni - ha aggiunto il capogruppo di Azione per Firenze - milioni che questa amministrazione non ha destinato nel bilancio 2000.
Soldi che nessuno è riuscito a recuperare in altri settori del bilancio e così l'unica soluzione sembra quella di sperare che piova poco. Con un interrogazione urgente al Sindaco, l'ennesima che sottolinea il problema dell'incuria dei torrenti ho chiesto come l'amministrazione intenda affrontare il problema della messa in sicurezza dei corsi d'acqua fiorentini e come gli uffici stiano attuando gli inviti contenuti nell'ordine del giorno votato da tutto il Consiglio comunale».(mr)
