Una chiesa antica e misteriosa nel cuore del Castello di Montemassi a Roccastrada

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2000 14:59
Una chiesa antica e misteriosa nel cuore del Castello di Montemassi a Roccastrada

Si è conclusa la campagna di scavi archeologici 2000 nella Rocca di Montemassi portata avanti dall'equipe diretta dal professor Roberto Parenti del Dipartimento di Archeologia e Storia dell'Arte dell'Università di Siena. L'attività di scavo che ha per oggetto la Rocca di Montemassi si inserisce in un programma a largo raggio, condotto a partire dalla fine degli anni settanta dall'Insegnamento di Archeologia Medievale dell'Università di Siena sotto la guida del suo titolare Riccardo Francovich, e dedicato alle indagini sull'archeologia dei paesaggi della provincia di Grosseto.
Al centro di questo progetto ci sono i castelli, i siti principali dei paesaggi medievali e c'è quindi la ricostruzione della genesi e dei caratteri del fenomeno dell'incastellamento in questa parte della Toscana.

"A partire dal VI secolo - sono le parole del dott. Roberto Farinelli del Dipartimento di Archeologia e Storia dell'Arte dell'Università di Siena che, per il progetto del Castello di Montemassi, cura le ricerche sulla documentazione scritta - fino all'VIII si nota la riconquista delle alture da parte delle popolazioni. Di questo periodo sono caratteristici gli insediamenti labili contrassegnati da forme edilizie "povere" in legno e terra. Tra il X, l'XI ed il XII secolo si ha invece la comparsa delle mura in pietra connessa al passaggio al potere signorile.

E' il fenomeno dell'incastellamento ove il castello ha la funzione di controllo sul territorio e sulle persone. E proprio all'XI secolo risalgono le prime fonti documentarie su Montemassi.
Il primo documento infatti risale al 1075/1076. "L'attività di scavo - ha spiegato l'arch. Parenti il coordinatore degli scavi a Montemassi - ha offerto risposte importanti ad una numerosa serie di quesiti che travalicano le pur monumentali evidenze materiali della Rocca di Montemassi: la natura delle eventuali fasi di occupazione della Rocca anteriori al suo assetto castrense, il ruolo svolto dai poteri signorili e dalla comunità locale nell'esercizio dei poteri sugli uomini e sulle cose ed i mutamenti di tale assetto con il passaggio dalle diverse forme della signoria rurale a quelle del dominio comunale cittadino e al ritorno ad una forma di dominio "feudale" nel XVII secolo".

Una importante scoperta ha impreziosito questa campagna di scavi. "Nell'area sommitale del castello tra le due torri - ci ha spiegato Farinelli - è stata rinvenuta una struttura, un grande edificio ad aula medievale, presumibilmente una chiesa. Al suo esterno sono state rinvenute inumazioni umane che testimonierebbero la presenza di un'area cimiteriale e a contatto con i muri della probabile chiesa due tombe monumentali in muratura al cui interno sono stati ritrovati resti umani. Questa scoperta, se confermata dalle prossime campagne di scavo, dimostrerà la presenza di una chiesa più antica di quella presente nel borgo di Montemassi, fatta costruire da Nello Pannocchieschi".
Ma un altro aspetto rende di grande interesse gli scavi del castello di Montemassi.

" Il cantiere di Montemassi - sono ancora le parole di Parenti - sta offrendo l'opportunità di confrontare le acquisizioni delle indagini archeologiche e di quelle documentarie con i risultati dell'analisi iconografica di una straordinaria ed importantissima fonte documentale, costituita dall'affresco del Palazzo Pubblico di Siena raffigurante Guidoriccio da Fogliano all'assedio del 1328 di Montemassi. Dai dati di scavo sono emersi cinque periodi storici, entro i quali si erano riscontrate profonde trasformazioni nell'assetto castrense e dell'edilizia monumentale, cioè dall'età contemporanea alla metà del XVI secolo il primo, dalla metà del XVI secolo al 1392 il secondo, dal 1392 al 1328 il terzo, dal 1328 al 1260 il quarto ed avanti il 1260 il quinto.

Questa suddivisione in periodi è attualmente in fase di ulteriore verifica (permessa dall'ampliamento dell'area scavata e dalla maggior quantità di strutture murarie e depositi "orizzontali" investigati e visibili), con un notevole affinamento delle caratteristiche delle diverse fasi storiche già individuate. Si è confermata la straordinaria ricchezza ed articolazione di attività costruttive, di demolizioni e nuove costruzioni, che si era già intravista nelle precedenti campagne e probabilmente da collegarsi alle vicende dei due assedi ben conosciuti (1260 e 1328) sofferti dalla Rocca, anche se rimane ancora da chiarire in molti dei suoi aspetti, il ruolo svolto dalla macchina da lancio (una sorta di catapulta) documentata nell'affresco, nel causare danni effettivi alle coeve strutture murarie.
Anche i materiali mobili sono aumentati di numero, confermando lo straordinario numero di reperti legati alle vicende belliche del sito, e che sicuramente permetteranno, alla fine della fase di registrazione, analisi ed interpretazione, una maggior articolazione delle vicende più legate alle strutture materiali dell'abitare".

Gli scavi del castello di Montemassi hanno rappresentato una ottima opportunità anche per la cittadinanza locale e per i visitatori del territorio comunale di Roccastrada. Si sono integrati con il programma dell'Estate Montemassina. Nell'ultima settimana di luglio il pubblico ha potuto osservare direttamente gli archeologi al lavoro. Tutto ciò è stato permesso da visite guidate organizzate agli scavi. I risultati di dieci anni di ricerche all'interno del castello sono stati raccolti in un volume dal titolo " Archeologia a Montemassi" curato da Silvia Guideri e da Roberto Parenti, edito recentemente dall'Amministrazione Comunale di Roccastrada, che riporta numerosi contributi sui risultati delle prime campagne di scavo e gli inediti risultati delle campagne di ricognizione topografica del territorio comunale, insieme alla definizione degli interventi costruttivi della Rocca basati sulla documentazione scritta.

Il comune di Roccastrada e l'Università di Siena stanno già lavorando alla realizzazione di un'area museale nel centro polifunzionale ricavato dai locali della ex scuola materna.
Del resto sarà possibile seguire gli scavi del Castello di Montemassi anche su Internet, attraverso ricostruzioni tridimensionali e aggiornamenti in tempo reale.

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