Chianina: in Toscana e' allevata da oltre 22 secoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 settembre 2000 15:10
Chianina: in Toscana e' allevata da oltre 22 secoli

La Chianina - ovvero la razza bovina che ha reso la "bistecca alla fiorentina" un piatto famoso ed apprezzato in tutto il mondo - si afferma sempre di piu' come un grandissimo patrimonio della Toscana. "Una risorsa di spicco nel quadro delle sue produzioni agro-alimentari, che la Regione intende ulteriormente tutelare e valorizzare - spiega l'assessore all'agricoltura, Tito Barbini - Gia' negli anni passati, quando gli allevamenti di questa razza incontravano grosse difficolta', il governo regionale non ha risparmiato i suoi sforzi, con interventi di tutela, promozione, sostegno alla commercializzazione.

E' un impegno che intendiamo rinnovare e rafforzare adesso, nella filosofia del nostro Piano di sviluppo rurale, con il suo forte accento sui prodotti tipici e sui legami tra alimenti, territorio, cultura, ma anche nel quadro dei nostri interventi specificamente mirati ad una produzione agro-alimentare di qualita. Tutto questo puntando anche ad una approvazione nei tempi piu' rapidi che sia possibile di una specifica Denominazione di origine protetta".
Ed e' in una realta' in cui gli allevamenti bovini di Chianina registrano segnali di ripresa, che si terra' la settima Mostra nazionale degli allevamenti bovini di razza chianina, in programma dal 26 al 29 settembre presso Ponte Presale, a Sestino di Arezzo.
La mostra
La manifestazione - che e' l'unica mostra zootecnica nazionale riconosciuta dalla Regione Toscana e dal competente ministero - si snodera' nell'arco di quattro giornate, con un articolatissimo programma di iniziative.

Ponte Presale diventera' un mercato - l'anno scorso furono 381 i capi commercializzati tra torelli e vitelli - ma anche un momento di confronto tra operatori economici, tecnici ed amministratori pubblici, e un'occasione per riscoprire ed apprezzare antiche tradizioni rurali. Il programmma prevede cosi', tra le altre cose, la tradizionale "Antica fiera del Ranco", dalle origini medievali, una giornata di studi sulla civilta' appenninica, l'inaugurazione della via Romea dell'arte moderna, sulle rotte antiche della transumanza e dei pellegrini.
La Chianina
Di origine tosco-umbra, e' una razza antichissima, tanto che la ritroviamo anche in una altissima manifestazione dell'arte etrusca come l'Aratore di Arezzo, bronzetto del 400 avanti Cristo.

In questo secolo ha perduto il suo impiego nel lavoro dei campi, per distinguersi come produttrice di carne di eccellente qualita', non solo per il gusto, ma anche per la sua salubrita' (grazie alla sua magrezza e al basso contenuto di colesterolo). A partire dagli anni Cinquanta ha iniziato ad essere esportata, in particolare in allevamenti dell'America Latina (Brasile ed Argentina) e dell'Oceania (Australia e Nuova Zelanda), confermando in ogni ambiente le sue ottime prestazioni produttive. Dal 1961 l'attivita' di selezione della razza e' affidata all'Anabic (Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne).

Attualmente sono iscritti al Libro genealogico nazionale circa 30 mila capi, allevati in 700 aziende. Di questi 18 mila capi e 380 aziende si trovano in Toscana, tradizionalmente la prima regione di allevamento della razza.
Il Consorzio di tutela conta su una rete di vendita costituita da 160 macellerie convenzionate - di cui 70 in Toscana - e puo' fregiarsi dell'Indicazione geografica protetta "Vitellone bianco dell'Appennino centrale". Sono undici le province che hanno ottenuto per gli allevamenti della chianina il riconoscimento Igp, di cui sei in Toscana (Siena, Arezzo, Livorno, Pisa, Firenze, Grosseto).
La situazione
Grazie alla maggiore sensibilita' dei consumatori, sempre piu' attenti alla qualita', ma anche all'opera di valorizzazione svolta dal consorzio, la richiesta di carne chianina e' fortemente incrementato, tanto da riscuotere un grande interesse da parte della grande distribuzione.

E' una tendenza che ha prodotto anche un aumento della remunerazione dell'allevatore, con i prezzi saliti nell'ultimo anno dalle 8.200 lire al chilo alle 9.200 lire.
La Regione Toscana e' intenzionata a rafforzare gli strumenti di tutela della Chianina, proseguendo negli interventi gia' avviati negli ultimi anni, in particolare con le misure di miglioramento genetico e con interventi di valorizzazione, anche turistica, come quello relativo alle "strade della Chianina".

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