Dal Capitale Bancario al Capitale Azionario

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 settembre 2000 10:07
Dal Capitale Bancario al Capitale Azionario

Riceviamo dal professor Paolo Manzelli, direttore dell'Education Research Laboratory / EGO-CreaNET dell'Università di Firenze, e volentieri pubblichiamo:
"La massimizzazione della competitività internazionale nell'epoca della globalizzazione dei mercati ha il suo fulcro nella cosidetta organizzazione manageriale della nuova economia guidata dalla conoscenza connettiva.
E' decisivo comprendere le ragioni fondamentali che stanno definendo ed attuando il passaggio dalla economia della societa' industriale avanzata nella quale la conoscenza innovativa veniva inclusa e quindi nascosta entro lo sviluppo tecnologico basato sulla automazione della produzione (Push Button Factories).
I nuovi mezzi di comunicazione permettono infatti di distribuire e condividere connettivamente conoscenza tra imprese ed enti pubblici e privati, entro una struttura informativa e cognitiva correlata in networks di partenariato di impresa, nell'ambito dei quali si sviluppano gradi di elevata complessita' e di ampia velocita' di trasformazione della organizzazione delle conoscenze.
Quanto sopra incide fortemente sulla capacità dello sviluppo contemporaneo delle imprese, le quali, per non subire la concorrenza nel settore della rapida crescita del sapere sulla economia dei sistemi di evoluzione dei mercati, debbono imparare ad aggregare in forma di network-telematico il loro affari (e.Business), per poter agire in un ambiente dove l'informazione e la conoscenza, costituiscono l'area di concorrenzialità piu' avanzata per ottenere nuove possibilita' di massimizzazione dei profitti e della competitivita' nel quadro della economia globale.
Pertanto lo sviluppo conoscenza innovativa e creativa diviene il più elevato valore aggiunto per la economia di impresa nel contesto della societa' post-industriale, sia per un migliore e piu' rapido sfruttamento del capitale investito, sia in funzione de risparmio di costi delle transazioni in internet che abbattono le spese correlate ai processi di gestione ordini e fatturazioni e di transazioni bancarie dei pagamenti a causa delle semplicita' e rapidità delle comunicazione online ed inoltre della possibilita' di essere effettuate da ogni parte del mondo 24 ore su 24.
Per una efficace comprensione dello sviluppo contemporaneo e' pertanto essenziale mettere in luce come la conoscenza connettiva in rete telematica interattiva, tenda ad accelerare la rapidita' di scambio di beni materiali, correlando sempre piu' strettamente domanda ed offerta di beni nel mercato.
In tal guisa, (per chi non venga emarginato dal nuovo sistema di relazioni economiche interattive (e.business, e.commerce, e.learning, ecc), sia apre il passaggio verso una nuova economia fruttuosa che passa da un sistema di rendite decrescenti ad un sistema in espansione nel mercato globale di rendite crescenti.
In una epoca in cui la conoscenza e la organizzazione dei mercati internazionali sta diventando la chiave del successo di impresa la capacita di agire per dare sviluppo alla compartecipazione di cultura innovativa e creativa, diviene il fattore economicamente sempre piu' importante in questo contesto evolutivo, determinato dal passaggio tra la Knowledge Bases Economy (KBE), propria dell'epoca della industrializzazione avanzata verso la nuova Knowledge Driven Economy (KDE) propria dell'epoca della informazione e della conoscenza.
Partendo da questi dati essenziali bisogna di conseguenza riflettere sul fatto che essendo la conoscenza un bene immateriale, tale crescita di valore aggiunto economico del Know-How di organizzazione della Information Communication Technology applicato al mercato, tende a modificare sostanziamente le forme di accumulazione del capitale.

La transizione
Per secoli le rendite parassitarie di chi presta denaro per ricavarne profitti di usura sono state deprecate e condannate.

Il mestiere di guadagnare prestando denaro e' stato censurato da tutte le religioni monoteiste; le regole di condotta ebraiche proibivano l'interesse sui prestiti, ed in fatti Gesu' scaccio' a frustate i mercanti di denaro dal tempio, ed anche Maometto ed in seguito i profeti dell' Islam vietarono ogni forma di usura nell'ambito della legge Coranica.
La pratica della attivita' finanziaria a fini di lucro' e' stata sempre regolata socialmente in quanto anche dal pensiero laico le molte forme di interessi sul credito sono state considerate in campo etico, una innaturale ed ingiustificata riproduzione di denaro per il denaro, accettabile solo nei limiti di un trasferimento di finanze che agisca da mediazione utile per favorire la imprenditorialita' emergente ad elevato valore produttivo.
L'economista Adam Smith fu sostenitore del fatto che il mercato stesso avrebbe autoregolato la attivita' finanziare basate sul risparmio sociale, gestite dal sistema bancario ai fini di un progresso economico capace di svilupparsi nell'ambito della libera concorrenza del mercato; ma anche egli diffido' delle azioni finaziarie che attuavano il ricorso ad alti tassi di interesse, proprio in quanto quest'ultime avrebbero raffreddato lo sviluppo del mercato; infatti per Smith alti profitti del prestito della moneta, corrispondono a fare spreco di risorse economiche mettendo fuori mercato quanti intendono investire per usi produttivi, e quindi alti tassi di interesse molto probabilmente sono appannaggio di prodighi venditori di fumo e di scaltri progettisti di iniziative chimeriche.
Alla base di tali condanne ed attenzioni ostili al pagamento di elevati interessi sul denaro, sta il fatto fondamentale che il benessere sociale di ogni epoca dipende fortemente dalla rapidità della transazioni tra produttori ed acquirenti di merci; pertanto l'accumulazione di capitale, pur utile per attivare impresa innovativa, se diviene rendita speculativa o vera e propria usura agisce da freno degli scambi finanziari tra creditori e debitori, creando effetti negativi per lo sviluppo dell'impresa produttiva, nonché diseconomie sociali che deprimono gli sviluppi del mercato.
Infatti la moneta non puo' essere considerata un bene in se stessa, proprio in quanto ogni moneta ha valore di indicatore delle relazioni tra volumi di scambio di merci.

Pertanto quanto più gli scambi di merci avvengono rapidamente ed in espansione, tanto piu' si eleva il valore di quella moneta di riferimento. Di conseguenza ogni dilazione speculativa sulle monete, trattate come merci di scambio, anziche' come indicatori del flusso dell'intescambio di beni, rallenta ove la si attui la fertilita' della economia di mercato.
Su questo tema oggigiorno si giuocano anche le piu' evidenti contraddizioni nel processo di sviluppo del mercato globale.
La transizione del sistema finanziario dalla tipologia di accumulazione del capitale bancario a quella del capitale di tipo azionario, che oggi assume la dimensione di un fenomeno di massa, fa seguito alla esigenza finanziaria che concerne principalmente il superamento della soglia di ingresso ("start up") delle aziende che si predispongono ad entrare nel mercato elettronico sia nel settore del commercio elettronico sia nell' ambito del BtB che in quello BtC.
Proprio in seguito alla reale complessita' della riorganizzazione inter-aziendale in una dimensione di networking on line necessaria per agire nel mercato globale, l'ingresso nel mercato elettronico delle imprese, necessita il ricorso a elevate quantita' di "capitale di rischio".
Il capitale di rischio si forma affidando il risparmio alle Borse che operano sui mercati azionari con successo economico, quanto sopra è oggigiorno fortemente attivo in specialmodo a riguardo delle azioni correlate alla New-Economy, proprio in quanto per esse si prevede un elevato tasso di crescita a breve scadenza; pertanto per accellerare la accumulazione del capitale, oggigiorno e' possibile ricorrere alle scommesse di borsa tramite il "trading on line" direttamente per via elettronica.
Tale processo di accumulazione del risparmio nell'ambito del capitale di rischio e' in vero meno condizionante e piu' partecipato del sistema di accumulazione del risparmio attuato nell'epoca della industrializzazione dal sistema bancario; prova ne e' che il sistema bancario attualmente cerca di superare la crisi evidente del vecchio sistema di capitalizzazione, per adattarsi al cambiamento derivante dalla modifica del sistema di accumulazione del capitale di rischio.
Per decretare il miglioramento dell'efficacia di sostegno allo sviluppo del sistema di accumulazione del capitale azionario, va comunque superata la contraddizione gia' emersa in riferimento alla negativita' di ogni attività finanziaria del tutto speculativa.
Infatti il capitale di rischio, accumulato dal trading on line o in altra forma, per non rimanere inserito in un sistema di inutili "bolle speculative" associate ad un elevato azzardo economico, tale che può corrispondere a mandare letteralmente in fumo grandi quantita' di risparmi, deve essere utilizzato sulla base della attuazione di progetti di sviluppo di ampi partenariati di impresa capaci di valutare e valorizzare ed integrare la associazione delle competenze e le abilita' creative (know-how) proprie del Capitale Umano, con il Capitale di Rischio accumulato tramite le operazioni finanziare di borsa.
Lo spostamento contemporaneo delle attivita' di investimento dal capitale bancario al capitale azionario, puo' pertanto contribuire notevolmente allo sviluppo della nuova economia del mercato globale, ma cio' puo' avvenire solo per tramite investimenti che non riguardino solo e soltanto una attivita' finanziaria, ma un impegno congiunto negoziato tra il know how innovativo (professionalita' e abilita'di "knowledge management") e forti investimenti del capitale di rischio.
Da tale integrazione tra "intelligenza connettiva" e "capitale di rischio", dipende fortemente la selezione vincente delle imprese capaci di inserirsi nel'ambito delle possibilita' di realizzazione di un elevato "capital gain" potenzialmente offerto dalla globalizzazione dei mercati.
Per risolvere i punti di debolezza nella competizione globale in elementi di forza e cioè gli svantaggi competitivi in rinnovati vantaggi offerti dalla espansione dei mercati, proliferano oggi agenzie di consulenza capaci di agire nel quadro della formare del know-how manageriale per lo sviluppo del mercato elettronico mentre sul piano finanziario si denota la crescita delle cosi' dette "corporate finance ventures" o piu' semplicemente "capital ventures", le quali propognono modelli di finanziamento sulla base di Business plan tra Capitale di Rischio e know-how derivante dal Capitale Umano.
Nei paesi economicamente più avanzati nello sviluppo del commercio elettronico, la strategia finanziaria di compartecipazione tra Capitale di rischio e know how viene denominata "Private Equity".

Tale strategia di sviluppo dell'e.market viene attuata inizialmente (early stage) dalle societa' di "Venture Capital" in cooperazione con agenzie di consulenza di "start up", capaci nel loro assieme di costituire un network telematico, capace di agire congiuntamente con azioni di supporto integrato alla impresa, sia di indole finanziaria che e tecnologico e formativa.
Tali "corporate networked ventures", hanno conosciuto, negli ultimi anni, una fase di espansione internazionale che ha generato nuove opportunità di investimento, associate ad un netto miglioramento della cultura finanziaria ed imprenditoriale contemporanea all'interno delle aziende, che nel complesso ha generato un elevata condivisione e partecipazione delle imprese in networking enterprises del tipo "Virtual Extended Enterprises" ovvero "Virtual Communities on line" che si sono dimostrate essere ad elevato potenziale di crescita nel mercato globale.
La mancata interazione tra offerta e domanda di progetti imprenditoriali capaci di integrare capitale umano e finanziario, determina la caduta della dimensione ed il dimamisno dello sviluppo contemporaneo.
Pertanto la crescita della e.

society richiede la negoziazione e la condivisione degli obiettivi di medio termine tra l'imprenditori finanziari e sistemi formazione avanzata del management per lo sviluppo della net-economy.
Cosiderato infine il fatto che la accumulazione di capitali di rischio e molto piu' rapida della appropriata rielaborazione del sistema formativo del management imprenditoriale , risulta facile individurare quale sia l'elemento di criticità principale per lo sviluppo dell' e.market; la formazione manageriale creativa infatti costituisce il punto di debolezza per l'inserimento del sistema imprenditoriale in particolare a riguardo di quelle medio piccole nella costruzione ragnatela del valore propria della networked digital economy.
Si rende estremamente necessario quindi uno sforzo congiunto Università Scuola Impresa, sostanzialmente finalizzato allo sviluppo della formazione on line di professionalita' necessarie per la implementazione di sistemi di e.commerce ed e.

business che determinano la creazione di ampi bacini di utenza per l'inserimento proficuo delle imprese nell' ambito del trend di espansione contemporanea del mercato globale.

In seguito a tali riflessioni ed accortezze ol LRE-EGOcreaNET della Universita'di Firenze ha iniziato ad attuare varie ed estese collaborazioni di partenariato di impresa con enti Pubblici e privati a livello nazionale ed internazionale, organizzando tutta una serie di progetti di formazione innovativa e di ricerca sviluppo, sia per il livello di apprendimento post-laurea sia attivando una progettazione Europea per la formulazione di nuove professionalita' creative per lo sviluppo delle relazioni tra Università Scuola ed Impresa.
Nella convinzione che la mente umana sia il punto di partenza e di arrivo di ogni innovazione anche in proposito dell' evoluzione contemporanea del mercato: di conseguenza si ritiene che un appropriato assetto formativo, sia un impegno decisivo per lo sviluppo capace di non far isolare e quindi rimuovere dal mercato globale la imprenditorialitaitaliana ed europea.
Visto anche il successo delle iniziative già intraprese lo scorso anno, riproponiano una terza serie del progetto TASTI per laureati sul tema LOW-FINANCE, e contemporaneamente attueremo un rinnovato progetto LEONARDO 2001 sul tema : BRAIN-WORKERS // KNOW-NET.
Per focalizzare ed esplicitare criteri di tali nuove progettazioni promosse dal LRE/EGO-CreaNET, verra' organizzato dal PIN di Prato, il 16/TTOBRE-2000 il meeting internazionale sul tema EXTENDED ENTERPRISES for the DEVELOPMENT of E.Society2.

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